LA VITA DI FRANCA RAME E' STATA "ALL'IMPROVVISA"
“È ora che Franca cominci a recitare, oramai è grande”. Franca Rame aveva allora tre anni, era un soldo di cacio allegra e intelligente, e già cominciava la sua grande carriera artistica e la sua vita piena di momenti belli e brutti, di successi in palcoscenico, di sorprese, di passioni: quella che nella sua autobiografia (scritta insieme all’inseparabile Dario Fo) lei definisce “Una vita all’improvvisa”, come è il titolo del volume edito da Guanda e come “all’improvvisa” era definito il teatro che facevano i suoi familiari, attori “scavalcamontagne” da molte generazioni; un teatro che avrebbe portato lei fino a diventare senatrice della Repubblica e lui a guadagnare il Premio Nobel per la letteratura. Il libro è un lungo racconto dettato, più che scritto, che tiene conto delle scansioni teatrali, poiché è tratto dai racconti che la stessa Rame (e in parte Dario Fo) hanno fatto tante volte in palcoscenico. Come un libero gioco teatrale, la storia di Franca Rame comincia da lontano: una vita stracolma di esperienze che suo marito Dario, il figlio Jacopo, gli amici l’avevano ripetutamente invitata a raccontare, senza riuscire a vincere le sue resistenze.
Finché un giorno Dario, aprendo un cassetto, incappa in una grande busta di appunti. Curioso, di nascosto si fionda nella lettura: storie che raccontano di Franca bambina, della sua straordinaria famiglia di attori, le cui origini risalgono a cinque secoli fa, della corriera chiamata Balorda con cui si spostavano di piazza in piazza, dell’incontro con Dario, della loro vita e del loro lavoro teatrale comune, del successo di pubblico e della tormentata vicenda in Rai, che censurò il loro spettacolo, e dell’impegno sociale e politico, con spettacoli di denuncia - dalla corruzione alla mafia, dal golpe cileno alla morte di Pinelli - delle battaglie, dello stupro subito, fino all’impegno come senatrice.
“Adesso provaci un po’ a raccontarmi che non ce la fai a scrivere le tue storie! Queste cosa sono?!” le dice Dario sbattendo sul tavolo il malloppo. Discutono, litigano con accanimento, poi Franca sbotta: “E va bene, ci sto! Mi impegno a fame uno scritto da teatro… perfino un libro se vuoi! Però pretendo che tu mi dia una mano pensando alle cento che ti ho dato io!”. Dario fa una risata e come un fulmine si mette a lavorare. Non smette per due mesi filati e alla fine il libro è pronto.
http://blog.panorama.it/libri/2009/05/09/la-vita-di-franca-rame-e-stata-allimprovvisa/

LONDRA, 6 MAG - Mario Pirovano ha scelto un teatro del Kent per la prima mondiale della versione inglese dell'opera di Dario Fo, Lu Santo Jullare Francesco. Il debutto della sua traduzione, dal titolo Francis the Holy Jester, e' avvenuto ieri sera al teatro Trinity di Tunbridge Wells. Pirovano ha messo in scena il lungo monologo sulla vita di Francesco d'Assisi: non il santo, ma soprattutto l'uomo, il giullare, quello che intratteneva folle e voleva raccontare il Vangelo al popolo.
Una vita insieme che diventa un libro. Franca Rame e Dario Fo, una «coppia reale» della nostra scena e non solo raccontata in un libro “Una vita all’improvvisa” che Guanda manderà in libreria giovedì. Un libro dove si racconta di loro attraverso gli occhi di Franca, i disegni di Dario, le parole di lei e di lui: gioie, dolori, battaglie culturali e politiche, il senso vero e profondo di una storia di vita e di teatro che dura da 55 anni. Domani (6 maggio 2009) in edicola con l'Unità in esclusiva uno speciale di 7 pagine con i disegni di Dario Fo e una chiacchierata di Maria Grazia Gregori con Franca Rame e il premio Nobel.
Lo ha annunciato Dario Fo nel corso di una trasmissione di un'emittente fiorentina. 'Verrò a Firenze, molto probabilmente per uno spettacolo su Giotto, per narrare la storia di questo immenso pittore", ha spiegato il premio Nobel.L'annuncio è arrivato nel corso di una trasmissione dell'emittente fiorentina 'Lady Radio'. "Verrò a Firenze, molto probabilmente per uno spettacolo su Giotto, per narrare la storia di questo immenso pittore": queste le parole di Dario Fo.
El dramaturgo italiano Dario Fo y el novelista portugués José Saramago -ambos Premios Nobel de Literatura- recibieron ayer el galardón a la Cooperación Internacional que cada año otorga Caja Granada. El acto de entrega, al que no pudo asistir Saramago por problemas de salud, estuvo presidido por la vicepresidenta primera del Gobierno, María Teresa Fernández de la Vega."Gracias a la técnica yo puedo estar aquí y a la vez estar allí con todos vosotros", dijo el escritor portugués en un vídeo grabado en el que agradeció el galardón y explicó la trayectoria del Festival 7 Soles, del que es presidente de honor, que se celebra en pequeñas ciudades del Mediterráneo y la costa atlántica y que pretende ser un punto de encuentro intercultural.
Dopo l’offerta di Dario Fo, sarà il sindaco a mettere mano al portafogli per pagare la multa di cento euro che venerdì scorso i vigili hanno dato a un mimo in corso Vittorio Emanuele. «Ringrazio Fo, ma avevo già dato istruzioni ai miei uffici perché fossi io a pagare» ha detto il sindaco dal suo ritiro pasquale a San Patrignano. 