[STAMPA] Dario Fo torna con Mistero Buffo

Il 23 gennaio all'Obihall di Firenze

 

Dopo più di quarant’anni ritorna sui palcoscenici italiani Mistero Buffo di e con Dario Fo e Franca Rame. La prima rappresentazione risale al 1969 e, da allora, è stato replicato migliaia di volte in tutta Italia e all’estero.

dario fo e franca rame

Lo spettacolo è nato per dimostrare l’esistenza di un teatro popolare di valore, non certo minore di quello dei testi della tradizione erudita. Venivano proposti monologhi di origine popolare, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo e provenienti da tutta Europa.

Il nuovo tour, partito a novembre 2011, propone una selezione di testi tratti dal loro spettacolo. Oltre a ciò ci sarà una buona dose di improvvisazione, da sempre molto presente nelle raprresentazioni della coppia.

Il tour, che ha toccato già Bergamo, Roma e Milano, continuerà a Varese (18 febbraio) e Torino (20 marzo).

fonte: spettacoli.notizie.it


[STAMPA] Il Nobel Dario Fo all'Auditorium della Conciliazione con Mistero Buffo

Venerdì 20 Gennaio 2012 - 07:53 di Giancarlo Leone

dario fo e franca rame

ROMA - Aquarantatré dal debutto (era il 1969), il premio Nobel, Dario Fo porta in serata unica all’auditorium Conciliazione il Mistero buffo.

Ancora attualissimo.
«Sì, ma senza forzature. Non siamo noi a far entrare la cronaca politica nel nostro lavoro, ma è lei, la politica, che ci si mette sempre di mezzo».

In che senso?
«Oggi alcuni pezzi dello spettacolo sono attuali. Mi viene in mente, ad esempio, la resurrezione di Lazzaro, con il popolo che incita Gesù a fare il miracolo».

E chi dovrebbe ricordarci?
«Il pubblico pensa subito all’ex premier Silvio Berlusconi. L’ho già sperimentato in più di una città, ridono a crepapelle».

Non è d’accordo?
«Sono stato costretto a commentare, “avete legato Silvio a Gesù, ma bravi!”».

Il segreto del successo di Mistero?
«Il segreto, secondo me, sta tutto nei Vangeli. Un capolavoro della letteratura, un esempio di sintesi straordinaria che arriva fino a noi attraverso i veicoli più semplici, i più universali, quelli del popolo».

Lo spettatore vedrà il Mistero buffo dei primordi?
«Non proprio. Io e Franca torniamo in scena con una selezione di questo spettacolo. Non è stato molto facile fare questa scelta».

Improvviserete?
«Sì, in futuro inseriremo altri testi e reciteremo improvvisando, perché per noi recitare non è un mestiere, ma soprattutto è puro divertimento».

Sta preparando una sua mostra personale a Palazzo Reale.
«Sì, sarà la più grande mostra di pittura e satira mai realizzata».

E cioè?
«Lavori vecchi, tele nuove, quadri giganti.Sto rifacendo anche Michelangelo, un nuovo Giudizio Universale, con degli elementi satirici eccellenti».

fonte: leggo.it


[STAMPA] Torna in scena il Mistero Buffo di Dario Fo

Torna in scena il Mistero Buffo di Dario Fo Inviato da Edoardo il Gio, 19/01/2012 - 15:51

mistero buffoFra gennaio e marzo, Dario Fo e Franca Rame tornano in alcuni dei più importanti teatri d'Italia con il celebre Mistero Buffo. Concepita nel 1969 come un'opera di ripensamento del teatro istituzionale attraverso la forma dello spettacolo popolare, a più di quarant'anni di distanza il Mistero Buffo conserva ancora la stessa energia buffonesca grazie soprattutto alla forza dei loro interpreti.

La giullarata popolare della storica coppia del teatro italiano si presenta ancora come un insieme di monologhi che narrano episodi di carattere religioso come fossero aneddoti popolari. Una riscrittura immanente e terrena dei miracoli cristiani, che mescola episodi della vita di Gesù e racconti di santi e miracolati dal punto di vista della gente comune. Ma è il carattere essenziale dell'improvvisazione e dell'elemento della performance costruita su un semplice canovaccio ciò che rende a tanti anni di distanza il Mistero Buffo ancora un'opera fondamentale e sorprendente.

Il carattere popolare e volutamente “basso” del lavoro di recupero di vangeli apocrifi e dei testi del tardo medioevo è stato fin dall'inizio la chiave del progetto di Dario Fo, che negli anni Sessanta lavorava per scardinare il teatro fuori dei luoghi borghesi e istituzionali per riportarlo nelle piazze o nelle fabbriche abbandonate. Un progetto che passava attraverso l'invenzione di un linguaggio gutturale, espressivo e colorito. Risale infatti a quest'opera l'invenzione del celebre grammelot che ha reso l'attore famoso in tutto il mondo: una mescolanza di suoni gutturali e onomatopeici, frutto di una sovrapposizione fortemente espressiva fra dialetti padani e una recitazione iperbolica. Giullari vivaci anche a ottant'anni, Dario Fo e Franca Rame cercano così di riportare barlumi di vivacità popolare nella scena odierna, attraverso il gusto satirico e lo spirito grottesco di una rappresentazione ricca di stimoli e di inventiva.

Grazie a questo successo immarcescibile, quasi mezzo secolo dopo il Mistero buffo rimane un'opera fondamentale del teatro contemporaneo italiano. Un modello perseguito da molti autori che fanno della parola e dell'arte affabulatoria il loro mezzo espressivo privilegiato (come, ad esempio, Paolo Rossi, che nelle ultime stagioni ne ha proposto una "umile versione pop"). Nell'energia che scaturisce ogni sera dall'interazione fra l'imprevedibilità anarchia dei due grandi e le reazioni del pubblico sta la risoluzione di questo mistero, testo centrale della poetica di Fo, e probabilmente anche punto chiave del percorso che l'ha portato fino al Nobel vinto alla fine degli anni Novanta. Imperdibile quindi ogni suo ciclico ritorno sui grandi palcoscenici d'Italia. Come dimostra il tutto esaurito già registrato nella maggior parte delle rappresentazioni previste, che dopo il Teatro Smeraldo a Milano (16 gennaio) passano venerdì 20 all'Auditorium della Conciliazione di Roma e lunedì 23 all'ObiHall di Firenze. Lo spettacolo sarà invece a Varese il 18 febbraio (Teatro Apollonio) e il 20 marzo a Torino (Teatro Colosseo).

fonte: teatrailer.it