Appuntamenti a teatro con Dario Fo

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IN FUGA DAL SENATO: "Franca, la donna con la quale ho trascorso quasi tutta la mia vita e che da qualche mese mi ha lasciato, ha detto e ripetuto, nei suoi scritti e negli interventi sia in teatro che in dibattiti pubblici, che noi stiamo vivendo in una società il cui programma fondamentale è: disinformare. Cioè attraverso la gran parte degli interventi televisivi, radiofonici, giornalistici, arrivare a ubriacare un pubblico a forza di fandonie e notizie scandalistiche ad effetto per giungere a ipnotizzare la gente dentro una caterva di interventi banali, vuoti di ogni valore culturale e soprattutto manipolati, cioè falsi. Perciò Franca ha voluto lasciare soprattutto ai giovani e in particolare alle donne questo scritto, frutto di un'esperienza che parte dalla sua giovinezza, dalle lotte sociali, gli interventi contro lo sfruttamento del lavoro spesso mafioso, contro le guerre di conquista camuffate da battaglie per la pace ma tempestate di cadaveri... Fino alla sua ultima esperienza, quella in Senato, e alle sue sofferte dimissioni."  Dario Fo


Massimo Troisi, fratello nell’arte

 

Massimo ed io ci siamo incontrati per la prima volta su un palcoscenico, addirittura sotto un enorme chapiteau, a Roma, in un teatro da circo equestre che poteva ospitare più di duemila spettatori alla volta. Quella sera ce n’erano in abbondanza, tanto che gli organizzatori diedero ordine di far scorrere i teloni laterali dello chapiteau per permettere alla gente rimasta fuori dal cerchio di ascoltare almeno le voci degli attori che si sarebbero esibiti uno appresso all’altro. Il caso volle che con Franca noi si recitasse brani del Mistero buffo in cui sulla scena entrambi, io e Franca, apparivamo nelle vesti di Lazzaro, Gesù, la Madonna (naturalmente Franca), disperata e furente nel suo grido sotto la croce. Poi, subito appresso alla nostra esibizione, ecco apparire Massimo Troisi. Ci abbracciamo con calore e io e Franca ci sediamo ai lati del palco per assistere al suo monologo. In una forma di grottesco a dir poco surreale, egli interpretava il personaggio della Madonna. Per indicare quel ruolo, si era appoggiato un misero fazzoletto sul capo. Quel lembo di tela bianca era sufficiente a sottolineare ogni suo gesto, delicato e limitato solo a brevi cenni.

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Dario Fo recita 'Papa Francesco' all'Arena di Verona 2014

 

Il video dell'evento "Arena di Verona 2014 - Lo spettacolo sta per iniziare" è disponibile per 7 giorni su Rai Replay - L'intervento di Dario Fo è dal minuto 58. (per vedere il video clicca qui)

1/06/2014 - Questa sera in diretta su RaiUno in prima serata, all'interno dello spettacolo 'Arena di Verona 2014', Dario Fo reciterà un'anteprima di "Papa Francesco". Oltre al pubblico da casa, più di 13mila persone attese in Arena assisteranno all'anticipazione del nuovo lavoro teatrale di Fo, che verrà trasmesso integralmente da RaiUno domenica 22 giugno in prima serata.
"Vi dirò la verità -recita una parte del testo di Dario Fo- in un primo tempo non pensavo di inserire Papa Bergoglio in questa rappresentazione con tanta evidenza. Ma alcuni spietati commenti che ho sentito fare su di lui recentemente da intellettuali con la I maiuscola mi hanno indignato fortemente. Notate bene, è risaputo, io sono ateo, marxista, leninista e seguace di Darwin. E ora, qui, mi trovo paradossalmente a difendere il rappresentante massimo della chiesa cattolica, apostolica e romana nel mondo...''.

Fonte: Adnkronos

 

 

 

 

 


RAIreplay: Rivedi in streaming la prima puntata di "COLPO DI SCENA" dedicata a Dario Fo

"Colpo di Scena" - domenica 1 giugno 2014 - RAI 3

Durata: 00:45:45 | Andato in onda il: 01/06/2014

Su Rai Replay sarà possibile rivedere la puntata in streaming per sette giorni dalla messa in onda cliccando qui.

 

 


M5S, Fo:“Mi fido di Grillo e Casaleggio ma Farage ha valori diversi"

“A Beppe Grillo darei questo consiglio: non basta un pranzo. Non basta parlare con una persona, sapessi quante volte io sono stato ingannato. Devi essere prudente prima di allearti con Farage”.

Articolo di Ferruccio Sansa - il Fatto Quotidiano 2 giugno 2014

Dario Fo, lei non sembra convinto dell’alleanza Grillo-Farage. Ma neanche pregiudizialmente contrario…

Credo che per dare un’opinione seria e onesta occorra essere informati. E pochi di noi sanno davvero chi è Nigel Farage. Leggendo i giornali ho notato un’acredine violenta nei suoi confronti.

Le cronache parlano di un personaggio che liscia il pelo all’intolleranza, addirittura di razzismo. Non è vero?

Si è andati a cercare solo il peggio di quest’uomo. Ma leggendo, informandomi come ho potuto con persone che vivono in Inghilterra e la conoscono bene, mi pare di aver capito che non è un razzista. Sì, ha fatto delle battute stupide. Ma una battuta non riflette il modo di pensare profondo. I giornali inglesi non sono teneri con Farage… Non voglio dare un giudizio che sia un pregiudizio. Anche i giornali inglesi mi pare abbiano fatto pipì fuori dal vaso. Cercano in ogni piega nella sua vita, ma sempre partendo da un punto di vista negativo. Pensiamo che idea si farebbe uno straniero di Grillo se avesse letto i giornali italiani, soprattutto quelli asserviti al Pd.

Quindi lei esprime cautela verso Farage, ma non ostilità?

Non è un’analisi facile. Non vorrei poi avere ripensamenti o risentimento nei confronti di me stesso per essere stato troppo leggero nei confronti di quell’uomo. Credo che Grillo non faccia analisi a caso, lo conosco bene.

Però Farage è un politico di professione, il contrario del modello 5 Stelle. Ed è anche inciampato in qualche scandalo, come quello della moglie assunta come segretaria…

Non do giudizi definitivi. Però sì, mi pare una personalità in certi casi non lineare, non ancora chiarita fino in fondo. E Grillo deve fare attenzione.

Non ci sono alternative?

Certo, preferirei gruppi che hanno gli stessi interessi del M5S, come i Verdi che hanno combattuto le stesse battaglie: Tav, fabbriche, banche bastarde

In che cosa l’Ukip e il M5S le sembrano distanti?

Nell’elettorato e nelle sue aspirazioni: il M5S è stato scelto prevalentemente dai giovani, mentre l’Ukip è votato soprattutto da cinquantenni. Il Movimento poi è sempre stato segnato da uno spirito di apertura, di sguardo verso il futuro, mentre l’Ukip preferisce la chiusura, dei confini prima di tutto. Il M5S è contro questa Europa, nel senso anche di voler andare oltre, di fare perfino di più. Gli inglesi invece vogliono uscirne e basta.

Prima la sconfitta, ora Farage. Fino a una settimana fa Grillo era un eroe. E adesso?

Sì, ci sarà stato qualche errore. Ma sono stati soprattutto gli altri a giocare bene le loro carte. In sostanza il messaggio è stato: meglio i furbi che accettano ogni compromesso anche trattare con i ladri.

I critici dicono che c’è stata troppa rabbia e poca speranza nel messaggio M5S?

No, questo no. Mi sembra ipocrita, falso. Non si può mentire. Se io penso che le cose vadano cambiate alla radice devo dirlo. Siamo un popolo che andrà all’Inferno, per chi ci crede, nel terzo girone, quello degli ignavi. Non abbiamo avuto il coraggio di determinare la nostra vita. Non abbiamo dimostrato di possedere dignità e orgoglio. Che è la condizione più alta di un popolo.

Ma che cosa ha giocato allora?

La paura. È passato, anche ai giornalisti, il messaggio: attenti a voi, se votate Grillo! Essere sostenitori del M5S può costare caro. Penso a chi lavora nel teatro e poi rischia di perdere il sostegno degli enti pubblici, delle amministrazioni. È successo anche a me, da quando sono identificato come figura del Movimento ho perso dei lavori. Sono stato censurato, anche da un grande quotidiano ormai diventato il giornale del Pd. Chi viene indicato come persona vicina al M5S è avvertito.

Se va in porto l’alleanza con Farage crolla tutto?

Io mi fido della capacità di analisi di Grillo e Casaleggio. Però ricordo che Farage ha valori diversi, viene dalla destra profonda. Chi si avvicina al Movimento è attratto dalla sincerità, dall’onestà, da atteggiamenti e scelte positive, non vale lo stesso per l’Ukip. Dal Fatto Quotidiano del 2 giugno 2014


Dario Fo a Napoli: rassegna stampa e foto

 

Dario Fo è tornato a Napoli per recitare "Lu Santo Jullàre Françesco" all'Auditorium Rai. Tre sono state le serate aperte al pubblico, 16-18 e 20 maggio, dove gli appassionati del premio Nobel hanno avuto l'occasione di partecipare alle riprese dell'evento tv, realizzato da Gianmarco Mazzi e Jacopo Fo, che sarà trasmeso su Rai1 in prima serata domenica 22 giugno 2014. Alla serata sarà presente anche il cantante Mika, ospite a sorpresa dello spettacolo del premio Nobel.

 

Galleria Foto

 

 

- LaRepubblica Napoli http://napoli.repubblica.it/cronaca/2014/05/16/foto/dario_fo-86340161/1/#1

- NapoliToday http://www.napolitoday.it/eventi/incontro-mika-dario-fo-francesco-audito...

- Ansa http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2014/05/20/tv-dario-fo-e-mika-in...

 


Dario Fo inaugura a Nepi il 21 giugno la stagione borgiana 2014 con la prima nazionale de "La figlia del papa"

 

 

Lo spettacolo, che mette in scena la storia raccontata nel libro edito da Chiarelettere, avverrà in uno scenario tra i più adatti a rievocare la figura di Lucrezia Borgia: il cortile della Rocca che suo padre Rodrigo, cardinale, fece costruire su resti romani e le donò dopo essere diventato papa Alessandro VI.

In questo castello Lucrezia si rifugiò per oltre tre mesi con la sua corte nel 1500, dopo l'assassinio, da parte del fratello Cesare, di suo marito Alfonso d'Aragona. E' il padre a esortarla - come scrive Fo - perché "con la sua corte raggiunga Nepi, feudo di cui lei è oltretutto signora, dove l'aria e l'ambiente le saranno di sicuro giovamento. In mezzo a tanto marasma il bimbo (che ha due anni) cresce vispo e sempre più legato a un affetto straripante per la madre".

In quello stesso luogo che fu suo rifugio Fo comincerà a raccontare con la sua compagnia un'altra storia di Lucrezia: non più "vittima da immolare", come le avvenne dall'infanzia, ma donna-soggetto, figura importante del Rinascimento, colta, sensibile, con un profondo senso della giustizia e della difesa dei più deboli e con capacità di governo a tutt'oggi invidiabili.

La stagione borgiana, col patrocinio del Comune di Nepi, prevede, fino a fine agosto, eventi nella Rocca e in tutto il centro storico.

I biglietti dello spettacolo di Dario Fo sono già in prevendita a Nepi e su boxofficelazio.it, con posto unico a 20 euro (+ 2 diritti di prevendita).

Altre informazioni su: www.stagioneborgiana.it

 

LA FIGLIA DEL PAPA

Produzione C.T.F.R. di Dario Fo

con Dario Fo e gli attori della Compagnia Teatrale Fo Rame

Assistente alla regia Fabrizio de Giovanni

Direttore Tecnico Maria Chiara di Marco

Con la collaborazione di Sara Bellodi, Jessica Borroni, Michela Casiere, Chiara Porro, Luca Vittorio Toffolon e Jacopo Zerbo

Organizzazione di Itineraria Teatro

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Dario Fo protagonista della prima puntata di "COLPO DI SCENA" in onda domenica 1 giugno 2014 ore 20.20 RaiTre

COLPO DI SCENA


Otto grandi attori della scena italiana si raccontano

PRIMA PUNTATA: DARIO FO

Domenica 1 giugno ore 20.20  Rai Tre

 

A partire da domenica 1º giugno su Rai Tre, in prima serata, andrà in onda ‘Colpo di scena’, programma che propone intense ed inedite monografie di otto grandi Maestri del teatro italiano che hanno attraversato la storia del nostro Paese, a cavallo tra i due secoli.

Protagonista della prima puntata, il premio Nobel Dario Fo che ha pubblicato di recente una originale rilettura della vicenda umana di Lucrezia Borgia, nel romanzo La figlia del Papa (ed. Chiarelettere), già un successo nelle librerie.

 

 

Pino Strabioli, conduttore del programma, raccoglierà le confidenze del maestro del grammelot che, ripercorrendo le tappe di una carriera lunga più di mezzo secolo, intreccerà i ricordi personali a quelli di avvenimenti storici comuni a tutti gli italiani. Dalle origini sul lago Maggiore, tra i maestri soffiatori esperti nella fabulazione, agli esordi nella Milano degli anni ’50, dall’impegno politico alla musica, dalla passione per l'arte al vuoto incolmabile lasciato dalla sua compagna di sempre, Franca Rame.

A ‘Colpo di scena’ la passione per il teatro unisce varie generazioni.

Alessandro Gassman dedicherà un pensiero a Fo e ricorderà quanto lo affascinassero da bambino i personaggi da lui interpretati in tv.

Gli allievi dell'Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio d'Amico si cimenteranno in un celebre brano tratto da Mistero buffo.

Il programma è di Pino Strabioli, Assunta Magistro e Fabio Masi che firma anche la regia. Il produttore esecutivo è Adriana Sodano, la cura di Lucia Madia.