LA FIGLIA DEL PAPA: il nuovo libro di Dario Fo in libreria dal 10 aprile nella nuova collana 'Narrazioni' di Chiarelettere

 

 

Fo, mia Lucrezia Borgia contro corrotti

La figlia del Papa è primo romanzo del Nobel per Chiarelettere

ROMA, 22 MAR - Lucrezia Borgia come non si racconta mai. Non l'avvelenatrice che cambia continuamente mariti e amanti, fra cui Pietro Bembo, ma una donna che non accetta di essere presa, manipolata. Ce la fa scoprire il Premio Nobel Dario Fo nel suo primo romanzo 'La figlia del Papa' che sarà in libreria il 10 aprile nella nuova collana 'Narrazioni' di Chiarelettere. (ANSA)

 

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- Articolo pubblicato su RaiNews.it 

Il primo romanzo del Premio Nobel Dario Fo: la mia Lucrezia Borgia contro la corruzione. 

Lucrezia Borgia come non si racconta mai. Non l'avvelenatrice che cambia continuamente mariti e amanti, fra cui Pietro Bembo, ma una donna che non accetta di essere presa, manipolata. Ce la fa scoprire il Premio Nobel Dario Fo nel suo primo romanzo 'La figlia del Papa' che sarà in libreria il 10 aprile nella nuova collana 'Narrazioni' di Chiarelettere. (..continua a leggere)

 

- Articolo pubblicato su L'ESPRESSO a cura di Roberto Di Caro

Dario Fo: "Meglio i Borgia di certi politici di oggi"

Cinici e spietati. Ma capaci di costruire futuro e cultura.

Il premio Nobel nel suo ultimo libro rivaluta Lucrezia, Cesare 
e papa Alessandro. Al contrario degli onorevoli del terzo millennio. "La cultura oggi è morta, fallita, distrutta: magari avessimo ancora i Borgia"  (..continua a leggere)

 

- Articolo di Roberto Di Caro pubblicato su l'ESPRESSO in edicola 

Aridatece i Borgia

Gli anni dei Borgia fra Quattro e Cinquecento come specchio della dissoluzione contemporanea di etica e politica?

«Macché! Magari fosse così!», risponde secco Dario Fo...  (..continua a leggere)


F35: cara ministro Pinotti, non servono altre inchieste. Quegli aerei sono bidoni!

 

17-03-2014 | Cara Signora Ministro Roberta Pinotti, sarà per i numerosi anni che tengo, ma non riesco ad accettare d’emblée l’idea di una donna che nel nostro governo sia responsabile della guerra, pardòn della difesa!

 

 

È vero che lei Signora, si è già trovata parecchie volte a ricoprire incarichi politici legati al quel Ministero, infatti, sfogliando il suo curriculum, si vieni a scoprire che già nel 2006 ella fu la prima donna, nella storia del governo italiano, a ricoprire la Presidenza della Commissione di Difesa. Un anno dopo, eccola con il ruolo di Ministro della difesa del Governo Ombra del Partito Democratico. ‘Ombra’ vuol dire zona buia, impalpabile, cioè un ruolo metafisico, ma l’importante è cominciare! Di lì a poco lei, Signora, di fatto, viene scelta come capo dipartimento del Pd alla difesa sotto l’egida di Dario Franceschini, poi nel 2009 ottiene l’incarico di Presidente Nazionale del forum Difesa del Pd. Ciò dimostra che basta saper attendere e poi l’ombra si dissolve, e appaiono gli incarichi che contano! E l’ascesa continua, tanto per cominciare passa qualche mese ed ecco che l’onorevole Roberta Pinotti viene nominata sottosegretario di stato al Ministero della Difesa, il tutto sotto il Ministro Mario Mauro nel Governo Letta. Altra breve rincorsa ed ecco che la nostra Roberta Pinotti viene scelta dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi per il suo Governo come Ministro della Difesa! Alleluia!

 

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"La scienza del teatro. Omaggio a Dario Fo e Franca Rame" volume a cura di Rosanna Brusegan, Bulzoni Editore

La scienza del teatro. Omaggio a Dario Fo e Franca Rame. Atti della Giornata di Studi, Università di Verona, 16 maggio 2011, a cura di Rosanna Brusegan, Premessa di Dario Fo, Roma, Bulzoni Editore, 2013.

Quarta di copertina: Questo volume raccoglie gli Atti della Giornata di Studi, dal titolo "La scienza del teatro. Omaggio a Dario Fo e Franca Rame", che si è svolta all’Università di Verona il 16 maggio 2011 per festeggiare il lungo sodalizio d’arte e di affetti che li ha legati in quasi sessant’anni di carriera artistica, di impegno civile e sociale. Studiosi di vario ambito disciplinare (storici della lingua italiana, filologi romanzi e storici del teatro) hanno fatto convergere il proprio diverso punto di vista sulla loro opera di autori impegnati a riformare il teatro, a liberarlo dalla scrittura letteraria grazie al recupero della lezione di Ruzante, della Commedia dell’Arte, della giulleria medievale, dell’espressività dei dialetti e della tradizione epica orale degli affabulatori del Lago Maggiore.

Sono stati approfonditi alcuni aspetti della loro drammaturgia, in particolare la genesi dei testi, il rapporto con le fonti, classiche, medievali, francescane, ruzantiane, riscritte e reinventate, la ‘scienza dello scurrile poetico’, fonte del riso liberatorio, la maschera Fo-Hellequin-Arlequin, le modalità del comico nelle prime commedie. Infine, ma non ultime, la lingua e la forma vengono sondate dal punto di vista dell’interazione parlato-scritto: dal «parlato teatrale dell’uso» allo sperimentalismo linguistico (neologismi e gergalismi), all’espressionismo grottesco (il campo dell’alterazione). Ne è emersa chiaramente un’arte immaginifica e critica, dissacratoria e lirica, frutto di una continua ricerca.

Dario Fo la chiama ‘scienza del teatro’, una scienza - egli spiega - fondata sul ritmo, sul rispetto dei tempi comici, sull’economia dei mezzi espressivi, che corre sul filo del contrappunto ironico, del paradosso e della satira, aperta alle innovazioni che durante ogni performance l’interrelazione col pubblico e l’attualità introducono nel testo, un’arte dal profondo significato etico.

Premessa di Dario Fo: All’origine era il teatro.

A cura di Rosanna Brusegan, docente di Filologia Romanza all’Università di Padova, quindi all’Università di Verona, ha pubblicato saggi sulla letteratura francese e italiana del XIII secolo, sul teatro francese medievale, sulla poesia giullaresca, sulle forme del racconto (fabliaux e lais), e, fra gli altri, Fabliaux. Racconti francesi medievali, Torino, Einaudi, 1980; Adam de la Halle, La Pergola ovvero il gioco della follia, Venezia, Marsilio, 1986; Fabliaux, Paris, U.G.E., 10/18, 1994; Adam de la Halle, Teatro. La Commedia di Robin e Marion, La Pergola, con testo a fronte, Venezia, Marsilio, 2004.

 

 


Seminario "volontari coraggiosi" organizzato dal Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili Onlus

Volontari coraggiosi Dall’aiuto alla persona fino alla responsabilità socialeIl Nuovo Comitato Nobel per i Disabili Onlus fondato da Franca Rame, Dario Fo e Jacopo Fo
Organizza dall’11 al 13 aprile 2014 alla Libera Università di Alcatraz un seminario esperienziale dal titolo:

Volontari Coraggiosi
Dall’aiuto alla persona fino alla responsabilità sociale.

Programma (di massima)
Il movimento che non si ferma: Networketico e Comitato Nobel per i Disabili.
Sono un volontario: la relazione di aiuto a partire da noi.
L’ansia del fare: Ascolto attivo e fiducia. I ferri del mestiere.
Collaborazioni e connessioni: Coltivare le relazioni e la cultura del contesto in cui la persona vive. Esperienze e intuizioni.
C’è bisogno di tutti e di tutto: Il rapporto con le Istituzioni e i progetti condivisi, esperienze e intuizioni.
Buone pratiche già in atto. Per non ricominciare sempre da capo.
Come si fa un’associazione: Aspetti amministrativi e contabili.

Costo: 150 euro a persona pensione completa per due giorni.
Sconti e gratuità da definirsi in fase di prenotazione.

Per qualsiasi informazione e per prenotare scrivi a [email protected]


Dario Fo ospite della cerimonia per le lauree all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (BRA)

Dario Fo, Moni Ovadia e Carlo De Benedetti proclamano i nuovi dottori in Scienze Gastronomiche di Pollenzo: 85 studenti da 27 Paesi.

Il 10 marzo 2014 si è tenuto presso l'Università delle Scienze Gastronomiche di Carlo Petrini a Pollenzo (Bra) il Graduation Day. Così Pollenzo celebra i suoi nuovi laureati, continuando con l’ormai tradizionale cerimonia iniziata nel 2012: una giornata di festa in cui i ragazzi celebrano il loro ambito traguardo, seguendo il rituale che li vuole in tocco e tabarro, la tipica mantella nera di Langa. Ad accoglierli oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Vittore il corpo docente, il rettore Piercarlo Grimaldi, il presidente dell’Università Carlo Petrini, e alcuni ospiti di eccezione: Carlo De Benedetti, Moni Ovadia e Dario Fo. Ed è proprio il rettore Grimaldi a salutare i ragazzi che in corteo fanno il loro ingresso in chiesa: «Da oggi comincia la vostra avventura nel mondo del lavoro ma il vostro percorso formativo rimarrà per sempre un importante momento di crescita individuale e collettiva. Siate ambasciatori di un cibo liberato, buono, pulito e giusto». E ricorda: «Quest’anno celebriamo il decimo anno della fondazione dell’Università e per questo vi invitiamo qui a Pollenzo tra il 14 e il 19 giugno per unirvi ai festeggiamenti».

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Dario Fo recita a Bologna "LU SANTO JULLÀRE FRANCESCO". Dal 10 al 12 Febbraio in PRIMA NAZIONALE al Teatro Duse

 

Teatro Duse - Bologna

Da lunedì 10 a mercoledì 12 febbraio ore 21

Itineraria Teatro

DARIO FO

LU SANTO JULLÀRE FRANCESCO

scritto e interpretato da Dario Fo

assistente alla regia Fabrizio De Giovanni

con la collaborazione di Chiara Porro e Jacopo Zerbo

direttore di scena Maria Chiara Di Marco

macchinista Eliel Ferreira

PRIMA NAZIONALE

 

Lu santo Jullàre. predica agli uccelli. 1999Dopo “In Fuga dal Senato”, Dario Fo torna al Teatro Duse di Bologna in prima nazionale da lunedì 10 a mercoledì 12 febbraio con “Lu Santo Jullàre Françesco”, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco, che ha debuttato 15 anni fa e viene riscritto oggi per questo nuovo allestimento. Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, per parlare dei grandi temi che attraversano la società contemporanea.

Il Premio Nobel per la letteratura nel ’97 torna in scena con un racconto teatrale in cui prendono vita personaggi dell’Italia medievale, dai semplici contadini ai Cardinali e addirittura ai Papi. La realtà storica e la tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita del Santo d’Assisi: la richiesta di approvazione della Regola al Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, la malattia agli occhi…

Lavorando su leggende popolari, su testi canonici del Trecento e su documenti emersi negli ultimi due, tre secoli Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Del resto era lo stesso Francesco a definirsi “jullare al servizio di Dio”, e questo proprio negli anni in cui l’imperatore Federico II promulgava un editto contro i “Joculatores obloquentes” considerandoli buffoni osceni. Un eretico di fatto, la cui storia è tornata alla ribalta ai giorni nostri con la salita al soglio di Pietro del nuovo pontefice, e qui riproposta in una versione inedita in volgare umbro medievale.

Dice Fo: “Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava e “di tutto lo suo corpo fasea parola” come testimonia un cronista del suo tempo; nei suoi sermoni suscitava divertimento ma anche commozione fra i presenti che lo ascoltavano”.

L’ingresso allo spettacolo prevede un biglietto intero di 22 € e un ridotto di 16,50 € - posto unico, inclusa prevendita.

Prevendite presso la biglietteria del Teatro Duse (dal martedì al sabato dalle 15 alle 19) e nei punti prevendita Vivaticket (clicca qui).

Biglietteria e informazioni:

Via Cartoleria, 42 - tel. 051 231836 [email protected]

www.teatrodusebologna.it

 

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