Foto e testo del Concerto di Natale a San Vittore con Dario Fo e l'Orchesta Archistorti

 

UNA FAVOLA IMPOSSIBILE:

testo da concerto per l’orchestra ‘Archistorti’ di Reggio Emilia

La neve stava scendendo fitta da ore. Eravamo alla fine di gennaio e fino ad allora non ne era caduto nemmeno un fiocco. Ma adesso finalmente ci ripagava con un’abbondanza a dir poco esagerata. Un gruppo di ragazzini uscendo di scuola invadeva le strade dove le auto in sosta erano ormai coperte da un manto di neve mai veduto. Quella brigata di figlioli si trovò a camminare sui tetti delle vetture sepolte. Gli autobus si erano bloccati, i viaggiatori con fatica erano risaliti sulla coltre di neve e messi in salvo. I ragazzini, raccogliendo bracciate di neve a volontà, si buttarono subito a costruire pupazzi. In un attimo erano già riusciti a modellare un personaggio di grandi dimensioni e si apprestavano a fabbricarne altri e altri ancora. Tutta quella neve aveva ormai cancellato le strade, i crocevia, le piazze, e anche il fiume s’era trasformato in una lastra di ghiaccio sulla quale si era posata una quantità impossibile di neve....

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10 domande per Dario Fo

Nota dell’editore - Dario Fo è stato premio Nobel per la letteratura nel 1997, ed è maestro italiano di pittura e di teatro “che emula i giullari del Medioevo screditando l’autorità e difendendo la dignità degli oppressi”. In aggiunta al comporre prodigiose quantità di provocatorie opere, Dario e sua moglie Franca Rame, da poco scomparsa, hanno rivestito ruoli chiave nella vita politica italiana. Franca Rame fu eletta senatrice nel 2006 e Dario si candidò come Sindaco di Milano ed è rimasto attivo in questioni politiche, culturali e sociali.

Il 5 ottobre 2013, Chang Wang (Thomson Reuters) e la Prof.ssa Iole Fargnoli (Università di Milano) hanno intervistato Dario Fo nella sua residenza di Milano. Questa intervista è stata condotta in lingua italiana e in lingua inglese. La Dr. Linda De Maddalena (Università di Milano) ha trascritto l’intervista in italiano e l’ha tradotta in inglese. Al Maleson ha curato l’edizione della versione inglese.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

Caro Maestro, è un grande onore rivederla. Ricorderà che esattamente un anno fa, il 6 ottobre 2012, Chang l’ha incontrata, per una sorprendente coincidenza, sul treno da Milano Centrale a Firenze.

 

Dario Fo:

Molte grazie, sono felice di rivederti Chang. Scusate per l’attesa. Ero al telefono con un giornalista. Una notizia molto triste, il regista Carlo Lizzani oggi si è tolto la vita.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

Siamo molto spiacenti di ricevere questa notizia.

Chang voleva inoltre dirle che tutti noi in Cina e negli Stati Uniti siamo rimasti profondamente addolorati per l’improvvisa scomparsa di Franca. So quanto poco le parole possano fare per alleviare il dolore che sta vivendo. La sua scomparsa lascia un vuoto che non potrà essere colmato. Abbiamo imparato così tanto dal suo carisma, dal suo talento e dalla sua saggezza. Vorremmo esternarle il nostro profondo dispiacere e offrire le nostre più sentite e profonde condoglianze a tutti voi che le eravate vicini e cari.

Allo stesso tempo, siamo tutti entusiasti di assistere alla pubblicazione di "In Fuga dal Senato" di Franca. Speriamo di avere le traduzioni in inglese e in cinese a breve. Non possiamo che essere più che d'accordo con la sua osservazione per cui: "Viviamo in una società il cui scopo fondamentale è quello di disinformare".

 

Dario Fo:

Franca era una senatrice non convenzionale – probabilmente come Lucrezia Borgia era una figlia non convenzionale per un Papa ‒. Il titolo del suo libro è “In fuga dal Senato”. Per la sua copertina, ho dipinto l’immagine di Franca che scappa dal Senato su di una bicicletta.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

É un bellissimo quadro, grazie per avercelo mostrato. A questo punto, abbiamo una lista di domande da porle:

1. La tragedia della barca affondata nel mare di Lampedusa:

Il 3 ottobre scorso almeno 130 emigranti africani sono morti e molti altri sono dispersi dopo che la barca che li stava trasportando in Europa è affondata al largo dell'isola siciliana di Lampedusa.

È profondamente triste sapere che molti dei bambini morti indossavano scarpe nuove, un segno di speranza per la nuova vita che non avranno mai. Pensa che l'Italia stia ora affrontando il problema dell’immigrazione illegale, come accade negli Stati Uniti?

 

Dario Fo:

Gli Italiani sono sempre stati un popolo di emigranti; nel primo dopoguerra, per esempio, più di un milione di abitanti italiani sono emigrati negli Stati Uniti. Ora siamo diventati un popolo che riceve gli immigrati. E abbiamo bisogno di loro! La nostra popolazione è in calo: sta scendendo il numero degli abitanti e soprattutto dei nati in Italia. L’immigrazione illegale ci aiuta a colmare il vuoto nella nostra popolazione. Noi siamo salvati dall’immigrazione illegale. É assurdo ma è così.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

2. Papa Francesco, la religione, la fede:

Ora abbiamo un nuovo Papa, che apparentemente è molto diverso dal suo predecessore. Secondo il Presidente Obama, Papa Francesco sa "come abbracciare le persone invece che spingerle via e come trovare cosa vi sia di buono in loro invece che condannarle".

Comprendiamo che lei non è un grande ammiratore delle gerarchie ecclesiastiche. Tuttavia, sono curioso di sapere i suoi commenti sulle recenti osservazioni di Papa Francesco in merito all’omosessualità, all'aborto e alla contraccezione. 

 

Dario Fo:

Prima di tutto questo è un Papa aperto che non vuole imporre ma discutere i problemi. E soprattutto è per la dignità dei poveri. E dice che bisogna smettere con quest’abitudine a “temere di spogliarsi, di rendersi nudi”, come fece San Francesco che, come primo atto nella cattedrale del suo paese, gettò tutti i suoi abiti per terra e disse “da questo momento sono un uomo libero, non ho più niente”. E il Papa ieri ha detto che bisogna avere il coraggio di spogliarsi, di togliersi gli abiti, l’idea che la ricchezza sia qualcosa che ti esalta e che si è migliori e, soprattutto, dei ‘toccati da Dio’ solo perché si è ricchi.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

3. Al Franken, Beppe Grillo, Ai Weiwei:

Al Franken è uno dei due senatori dello Stato del Minnesota, dove io vivo. Al Franken è stato un comico prima di diventare un uomo politico, un po' come Beppe Grillo.

Molte persone erano diffidenti nei confronti di Al Franken, quando è sceso in politica. Si è rivelato, tuttavia, un buon politico.

Pensa che i comici, gli intellettuali e gli artisti possano essere buoni politici? La politica richiede una qualche speciale abilità che gli artisti non hanno? Gli artisti dovrebbero occuparsi di politica direttamente, oppure dovrebbero limitarsi a osservarla, commentarla e criticarla?

 

Dario Fo:

Prima di tutto un buon comico deve essere un politico. Un comico deve conoscere la politica così come la tragedia della vita e deve sapere cosa significa l'onestà, la miseria, la disperazione, la mancanza di giustizia! E quindi deve saper scegliere se stare da una parte o dall’altra. Chi sa scegliere se stare da una parte o dall’altra di un programma è un politico. Noi viviamo in una società di menzogna.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

L’artista cinese Ai Weiwei ha avuto problemi per avere criticato le autorità cinesi. Nel 2011 ha trascorso 81 giorni in isolamento. L'esperienza può ora essere letta nel suo lavoro dal titolo "S.A.C.R.E.D." in mostra presso la Chiesa di Sant' Antonio a Venezia. Ha visto l’installazione? Conosce alcuni dei suoi lavori?

 

Dario Fo:

No, non ho visto l’installazione.

Tutte le volte che si dice qualcosa di nuovo si rischia di andare in galera. Il potere vuole la convenzione - le regole e i regolamenti -. Si vada a vedere tutti quelli che hanno fatto un qualcosa di nuovo: San Francesco, per esempio. San Francesco è finito in galera ed è stato cacciato dai suoi fratelli dal convento. Tutto quello che noi ora conosciamo di lui è falso perché è una storia inventata 40 anni dopo la sua morte. Ed è stata costruita così come piaceva alla Chiesa, ma non ha niente a che vedere con il vero San Francesco. L’ordine della Chiesa, 40 anni dopo la sua morte, era quello di bruciare tutti i testi che erano stati scritti durante la sua vita.

Oggi come oggi non sarebbe possibile mettere in scena un testo che, nonostante racconti la verità sul passato, si prende gioco dell’autorità. Io ho messo in scena il passato, il Medioevo (1300), e mi hanno incarcerato per “Mistero Buffo”. Perché, se si racconta bene la storia del passato, è sempre la fotografia di quello che stai vivendo adesso. L’ingiustizia, la mancanza di correttezza, il furto, la truffa, la corruzione, la violenza, sono sempre le stesse. La storia di Ah Q, dell’autore cinese Lu Xun, è la storia di un pover’uomo che non ha cultura ed è scambiato per un capo del partito rivoluzionario. Aver incarcerato e condannato a morte Q pubblicamente gioca a favore del potere. Tuttavia, dentro le prigioni Q diventa un eroe e i prigionieri gli chiedono: ”Cos’è il Comunismo utopistico”? E Q lo inventa. Inventa delle regole, dei modi di vivere, traendole dalla tradizione popolare. Egli descrive un Comunismo ideale, non il Comunismo dei burocrati. Questa storia inventata seduce tutti quelli che la ascoltano; come Che Guevara offrì un’irreale descrizione di Comunismo. Se fosse stato in Russia, sarebbe stato imprigionato.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

4. Politica in Italia:

Molto sorprendentemente, Silvio Berlusconi e il suo Popolo della Libertà hanno supportato il Presidente Letta nel recente voto di fiducia. Alcuni osservatori dicono che Berlusconi non è più in grado di controllare la politica italiana, e persino il suo stesso partito. E ora ci si aspetta che perda il suo seggio al Senato. Pensa che Berlusconi continuerà a svolgere un ruolo importante nella politica italiana?

 

Dario Fo:

Il guaio dell’Italia non è Berlusconi, sono i partiti socialdemocratici che hanno accettato gli ideali del “berlusconismo”, prima ancora che Berlusconi entrasse in politica. Da 20 anni il Partito Democratico danza con quello di Berlusconi. Erano fidanzati nascosti. E adesso si sono sposati, hanno sistemato le cose: vivono nello stesso letto!

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

5. Arresto di governo (“shutdown”) negli Stati Uniti:

Il Governo degli Stati Uniti sta parzialmente subendo una battuta d’arresto, per alcuni è colpa dei Repubblicani, per alcuni dei Democratici, per altri di entrambi. Il Presidente Obama ha detto che l’arresto è del tutto inutile, e che è stato “esasperato” dall’impasse di bilancio al Congresso. D'altra parte, i Repubblicani dicono che il Presidente si è rifiutato di ascoltare "il popolo americano " e di negoziare con esso.

Ha eventualmente commenti e consigli per i politici americani?

 

Dario Fo:

No, perché conosco poco la situazione, è un conflitto del tutto americano. Tuttavia penso che sia pretestuale: il vero conflitto è una lotta per il potere e per avere l’opportunità di gestire e manovrare il governo e la nazione.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

6. Ambiente:

So che lei è molto sensibile al tema dell'ambiente. L'inquinamento atmosferico e delle acque in Cina è sempre più grave. Vedere il cielo blu è un lusso per i residenti di Pechino; le malattie respiratorie sono la prima causa di morte in Cina. Si prevede che l'indice di PM2,5 sarà di oltre 300 milligrammi per metro cubo ancora una volta questa settimana, un livello pericolosissimo.

Inoltre in Cina la metà di tutte le acque sotterranee e 2/3 di tutte le acque di superficie è inquinata.

La scarsa qualità di carbone e benzina, così come l’ossessione del governo per l’industrializzazione e l’urbanizzazione, sono le principali cause di tutto questo inquinamento. Tuttavia alcune fazioni del governo cinese locale e centrale beneficiano direttamente dal business che contribuisce all’inquinamento, creando conflitti d’interesse.

Alcuni ambientalisti e intellettuali hanno cominciato a fare collegamenti tra il degrado ambientale e il sistema politico in Cina. Questo irrita il governo, ovviamente, e rende l’inquinamento in Cina una vera questione politica.

Ha qualche consiglio per la Cina in merito a come proteggere l'ambiente?

 

Dario Fo:

È lo stesso che succede in Italia, o in America. Il problema fondamentale è una scelta politica. La Cina ha ricalcato quello che si fa in America o in Italia. La Cina ha la possibilità di trarre energia dal sole e dal vento. Tuttavia ha fatto la scelta sbagliata dall’inizio, con carbone e benzina. Se avesse cominciato a produrre energia mettendo i pannelli solari sui tetti, nei prati, nelle foreste (ha degli spazi immensi) avrebbe potuto avere e distribuire facilmente tanta energia elettrica, come fanno in Finlandia, dove ogni 2 km c’è un distributore di energia elettrica per caricare le macchine. Se la Cina avesse sviluppato una cultura dell’energia elettrica ed eolica, sarebbe di sicuro il paese più salubre del mondo. Invece la Cina ha cavalcato la logica del capitalismo, comprando la benzina al prezzo dell’acqua e vendendola a quello dell’oro. Sfortunatamente quest’approccio non genera vantaggi per la popolazione; piuttosto ciò genera profitti per pochi individui.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

7. Un testo di base fra le sue opere:

Quale tra le sue opere dovrebbero conoscere gli studenti dei college americani e cinesi per comprendere la sua arte?

 

Dario Fo:

Chiedere a un artista di scegliere un’opera è un poʼ riduttivo: per capire Shakespeare è meglio “Romeo e Giulietta” o “Misura per Misura”? Io, solo per cominciare, direi “Mistero buffo”; poi subito dopo “Morte accidentale di un anarchico”. Ho scritto 70 commedie, scegliere è difficile …

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

8. Isola deserta:

Per decenni, la BBC Radio ha mandato in onda Desert Island Discs, uno spettacolo in cui gli ospiti scelgono e discutono otto pezzi di musica, un libro e un bene di lusso che porterebbero con loro se fossero naufraghi su di un'isola deserta.

Ha un breve elenco di libri e musiche che porterebbe con lei se fosse su di un'isola deserta per un anno ?

 

Dario Fo:

Non so proprio … C’è un vecchio detto lombardo che è paradossale e dice: ”Se mia nonna avesse le ruote sarebbe un tramvai”; cosa vuol dire? Significa che un paradosso è ineluttabile, e non si può fare una scelta su di un paradosso assurdo. La prima cosa che farei su di un’isola deserta sarebbe prendere i libri e bruciarli per fare luce e calore. Il solo libro che mi porterei da leggere sarebbe una guida alla sopravvivenza in un’isola deserta: perché la prima regola su di un’ “isola deserta” è sopravvivere.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

9. Reincarnazione:

Alcune persone credono nella reincarnazione- l'anima o lo spirito, dopo la morte biologica, inizia una nuova vita in un nuovo corpo che può essere umano, animale o spirituale, sulla base della qualità morale delle azioni della vita precedente. Sono fermamente convinto di essere stato un italiano nella mia vita precedente. Purtroppo, però, mi sono dimenticato la lingua italiana.

So che probabilmente lei non crede nella reincarnazione, ma potrebbe per favore solo immaginare la sua precedente o prossima vita?

 

Dario Fo:

Mi piacerebbe tanto che esistesse la reincarnazione. Ho scritto l’introduzione per un libro di Franca, che si chiama “Una vita all’improvviso”, dove immagino di averla incontrata 5 volte nelle mie vite precedenti; e mi piacerebbe incontrarla ancora nelle mie future vite.

 

CHANG WANG e IOLE FARGNOLI:

10. Il suo prossimo progetto:

Puoi dirci qualcosa del suo prossimo progetto?

 

Dario Fo:

Ho tanti progetti, io non ne comincio mai uno solo. Aiuterò dei ragazzi che metteranno in scena un’opera, poi devo finire tre libri che sto scrivendo contemporaneamente e poi andrò sicuramente in Francia, la mia seconda patria. E poi ho tanti piccoli e grandi appuntamenti. E, infine, aspetterò di potermi riposare per sempre.

 

Dario Fo e Chang Wang di fronte al quadro di Dario

dal titolo “Franca in fuga dal Senato”

Dario Fo e Iole Fargnoli


DARIO FO PER I LAVORATORI BURGO - RIVEDI IL VIDEO DELLA MARATONA

Maratona per il lavoro all'Arci Tom: «Una situazione senza precedenti, una politica invisibile che non sa ascoltare il suo popolo. Quando ero diciottenne il mondo stava cambiando e noi giovani gli correvamo incontro per stargli dietro. Oggi il mondo cambia e i nostri giovani perdono prospettiva, non hanno più un futuro. Però la gente reagisce, i giovani hanno voglia di fare, di esserci e di partecipare. Sono commosso dall'impegno di questi lavoratori». Poi Dario Fo, in collegamento streaming con “La strada giusta per il lavoro”, chiede di poter parlare con alcuni dei presenti. Così Gian Paolo Franzini, Rsu Burgo, ha conversato amabilmente con Fo, che si è complimentato con la forza e la loro volontà dei lavoratori della Burgo di essere parte di questo cambiamento, gridando anche: «Le luci che ci vengono addosso non sono quelle della ribalta, ma quelle di un camion che ci vuole schiacciare. Rialzatevi e partecipate, partecipate e partecipate». PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCA QUI

VIDEO DELLA MARATONA E INTERVENTO DI DARIO FO:

 


IL PARTIGIANO FRANCA di Marina De Juli

con testi di Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo.

“Questa sera vi racconteremo la storia di una donna con la quale noi abbiamo condiviso tanti momenti e della quale sentiamo una struggente nostalgia. Ve la narreremo con l’affetto di chi l’ha conosciuta e quella verità teatrale che oltre i fatti vuole far vivere i sentimenti, le passioni. Una vita così ricca che è impossibile raccontarla tutta: quella di donna, di attrice, di combattente… per noi “Il partigiano Franca”.

‘Il partigiano Franca’ è la storia di Franca Rame e della sua famiglia partendo dal 1912, anno in cui Domenico Rame, attore-burattinaio-girovago senza fissa dimora, un giorno di Carnevale ad un ballo in maschera, incontra Emilia, giovane maestra di buona famiglia della quale si innamora. Emilia fuggirà con lui tra l’indignazione dei suoi per iniziare una nuova vita tra bauli, marionette, stoffe e ricami. Franca è la loro quarta e ormai inaspettata figlia e fin dalla sua nascita comincia a calcare i palcoscenici.

Uno spettacolo di narrazione, musica e canzoni: la vita di teatranti che si scontra con la crisi del teatro dovuta alla diffusione del teatro borghese, all’invasione del cinema e con due guerre mondiali. Il partigiano Franca che dopo una fanciullezza e adolescenza passata nel teatro viaggiante di famiglia si lascia travolgere dal vento di novità del dopoguerra e a Milano, quella Milano distrutta dai bombardamenti che per prima cosa però cerca di far rinascere la cultura attraverso la ricostruzione del più bel teatro d’Europa, incontra intellettuali, registi, giornalisti che nei caffè di Brera parlano di futuro e lì capisce di voler essere una di loro, di voler far parte di un miracolo che diventerà anche economico. E’ in questa città, in teatro, che incontrerà l’uomo con il quale condividerà la sua vita privata e pubblica, le sue lotte, il suo impegno politico.

Il partigiano Franca che non ha il dono dell’opportunità e della prudenza, che lotta per ciò in cui crede, che non teme di essere irriverente con il potere e cerca di stare sempre dalla parte che ritiene giusta, anche a costo di vivere sulla propria pelle delle ritorsioni.

Franca che da partigiano ha vissuto e da partigiano è stata salutata.

 

PROSSIME DATE: 

SABATO 18 GENNAIO ore 21 al NUOVO TEATRO DI CUASSO in Via Roma 8 - CUASSO AL MONTE - VA

Per info e prentazioni 0332 939167 - 327 7765235 www.nuovoteatrodicuasso.it

LUNEDI 20 GENNAIO ore 20.45  al TEATRO NAZIONALE di MILANO in Piazza Piemonte Per info e prenotazioni 02 00 64 08 88 – www.teatronazionale.it oppure clicca qui. (ANNULLATO - CLICCA QUI PER LEGGERE IL COMUNICATO STAMPA DELLA COMPAGNIA)

 

 


Natività a San Vittore con Fo e l'orchestra dei bambini

Il premio Nobel si è esibito in carcere con il celebre Mistero Buffo, accompagnato dai piccoli musicisti degli Archistorti.

dario fo san vittore orchestra bambini dicembre 2013

Il celebre remagio "négher" di Dario Fo, sul "camèl" che da quasi mezzo secolo ne ha fatto uno dei personaggi più esilaranti del suo Mistero Buffo, ha fatto il proprio ingresso a San Vittore ieri sera per potare un'ora di riso e grazia natalizia ai detenuti - uomini e donne , italiani e soprattutto stranieri - di piazza Filangieri.

A metterci la commozione, ma anche un vento di leggerezza che per una galera è la merce più rara del mondo, un'intera orchestra di violini, viole, violoncelli e contrabbassi: suonati da bambini.

E' questo lo spettacolo-cencerto portato ieri nel carcere milanese dal Premio Nobel e dall'orchestra degli Archistorti, esperimento giovanile nato a Reggio Emilia sulle orme di quello ideato in Venezuela dal maestro Josè Antonio Ambreu per togliere i bambini dalle favelas e ripreso in tutta Europa da Claudio Abbado.

E se per l'attore e drammaturgo da sempre impegnato sul fronte delle condizioni dei detenuti si è trattato di un ritorno, a meno di un anno dalla visita compiuta a San Vittare nel gennaio scorso, i piccoli musicisti ( e cantori) della formazione diretta da Tiziana Caselli è stato naturalmente un esordio: ad applaudirli nella cappella del reparto femminile, dove è avvenuta l'esibizione, un centinaio di detenuti e il vicedirettore del Dipartimento amministrazione penitenziaria Luigi Pagano, forse al termine il più commosso di tutti.

L'esperimento, perchè è di questo che si è trattava, anche solo per la novità assoluta di far entrare in carcere dei bambini in veste di artisti -  è stato portato avanti dalla Libera Università del Teatro con Donatella Massimilia in collaborazione con la direzione di San Vittore: "un gesto non solo culturale ma anche di grande pietas nei confronti di persone che patiscono una condizione di sovraffolamento ogni giorno più grave." 

Per riuscire nell'impresa e superare l'iter burocratico di tutte le autorizzazioni necessarie Dario Fo si era spero personalmente con una lettera in cui ricordava un volta di più le "condizioni drammatiche" delle carceri italiane: anche se proprio San Vittore, secondo il premio Nobel, è comunque uno degli istituti "all'avanguardia"nel tentativo di portare l'arte tra le sue mura: un "impegno da incentivare sempre più nei luoghi della sofferenza, dove l'arte e la bellezza sono enormemente necessarie".

 

Articolo di Paolo Foschini pubblicato sul Corriere della Sera in Cronaca di Milano  24 dicembre 2013 Riproduzione riservata

 

 


Orchestra Archistorti, i giovani musicisti suonano a San Vittore a fianco di Dario Fo

Orchestra Archistorti, i giovani musicisti suonano a San Vittore a fianco di Dario Fo

Il gruppo di 32 bambini diretto da Tiziana Caselli chiude la tournée nel carcere di Milano dove il giorno dell'antivigilia di Natale suonerà per detenuti e detenute. Come padrino d'eccezione ci sarà l'attore premio Nobel

di | Reggio Emilia | 22 dicembre 2013

 

 

Bambini che suonano per altri bambini, ricoverati in un reparto d’ospedale emiliano, ma anche per coetanei di una scuola elementare e per le detenute e i detenuti del carcere milanese di San Vittore accompagnando la narrazione del premio Nobel Dario Fo. Sono gli appuntamenti dei piccoli musicisti Orchestra Archistorti, trentadue elementi diretti da Tiziana Caselli e alle prese con una tournée natalizia che non vuole essere solo un saggio di fine anno, ma un progetto basato sui diritti umani che viene da lontano, dal Venezuela, e che ha attecchito a Reggio Emilia. È da questa città che infatti hanno iniziato con la prima performance, presso il reparto di pediatria dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. Musica e parole per i degenti della struttura reggiana sono della “Suite in bianco vestita” per orchestra mentre la voce narrante sarà quella di Sandra Righi, direttrice artistica di progetti che hanno coinvolto altre città emiliane, come Modena.

Il 21 dicembre, l’appuntamento invece è  stato doppio: al mattino il pubblico è stato quello delle classi quarte della scuola elementare Don Milani, sempre a Reggio Emilia e questa volta la narrazione è stata curata dalle madri dei musicisti dell’Orchestra Archistorti.  In serata, invece, la performance sarà ripetuta nella sala della Biblioteca Marco Gerra. L’ultima delle date dei concerti è prevista per l’antivigilia di Natale, il 23 dicembre, a Milano, con una platea composta dalla popolazione carceraria dell’istituto di pena lombardo e, appunto, la partecipazione dell’uomo del palcoscenico impegnato per eccellenza, Dario Fo. L’evento, organizzato con la partecipazione della Libera Università del Teatro a San Vittore, è il secondo che vede un’esibizione dell’intellettuale italiano insignito nel 1997 della più importante onorificenza mondiale per la letturatura. E, per lui, i bambini emiliani dell’Orchestra Archistorti sono una realtà da promuovere tanto che già da lui erano stato invitati a esibirsi in passato a Palazzo Reale.

Ma Fo non è l’unico nume tutelare dei piccoli musicisti di Reggio. Altro nome di peso è quello del maestro Claudio Abbado, colui che nel 2010 ha voluto portare anche in Italia il progetto nato nel 1975 in Venezuela per volontà di un educatore e attivista politico, José Antonio Abreu. È lo stesso accademico che ha fatto della didattica musicale uno dei propri strumenti d’intervento creando il cosiddetto “el sistema”, modello per l’educazione pubblica e gratuita rivolta a bambini e ragazzini senza differenza di ceto che nel Paese latino americano ha dato vita a 125 orchestre e cori di voci bianche. Partendo da questa realtà, dunque, nel 2011 l’idea di Abreu e la sua applicazione pratica sono sbarcata in Italia e a Reggio Emilia ha riguardato tre gruppi di bambini delle scuole elementari guidati, come spiegano i responsabili della Archistorti, in un “progetto non solo culturale e artistico, ma fortemente sociale ed educativo”. E così nel tempo si arriva alla composizione attuale dell’orchestra, fatta di trentadue elementi, alcuni dei quali già frequentano il primo anno delle scuole medie e che suonano strumenti ad arco, come violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Musica, dunque, ma anche, viene sottolineato “in primo piano quelli che sono i diritti umani, la sensibilizzazione verso i più fragili, i più deboli, verso le differenze”.


DARIO FO PER I LAVORATORI BURGO - diretta skype con "La strada giusta per il Lavoro" - 21 dicembre ore 18

L’attuale situazione di profonda crisi che ha colpito l’Italia, il nostro territorio e  il comparto economico e industriale mantovano è purtroppo cronaca quotidiana.
Accanto alla chiusura delle grandi industrie mantovane che sono state per generazioni bacini di occupazione per le nostre famiglie,  lo sguardo sulla   situazione nazionale non fa presagire un futuro di opportunità e speranza migliori.
Per questo   sindacati e cittadini, organizzazioni politiche e persone, intendono offrire alla città e ai lavoratori un evento di musica, teatro , letture e conversazioni con la partecipazione  di gruppi e associazioni locali e non solo  che sia  momento culturale ma soprattutto possa fare sentire la vicinanza della città a quei lavoratori che hanno perso il lavoro o che sono in condizioni economiche precarie, gesto di solidarietà e partecipazione, in un periodo in cui mancanza di certezze e prospettive per il futuro ancor più duramente sono vissuti dalle famiglie.
"La strada giusta per il lavoro" è il titolo dell'iniziativa che vedrà sul palco dell'ARCITOM (P.zza Benotello 1 - Mantova) Massimo Cirri di Caterpillar Radio 2 a parlare del "tempo senza lavoro", Angelo Ferracuti parlerà con alcuni testimoni di incidenti sul lavoro e parlerà della ricerca condotta nel suo libro di Einaudi. Dario Fo e Gad Lerner faranno un intervento via Skype per portare solidarietà ai lavoratori cassintegrati e licenziati della Burgo e della azienda petrolifera Yes.
Crediamo che tutti, istituzioni,  organizzazioni sindacali e politiche, debbano impegnarsi per dare un segno a queste persone offrendo impegno politico , amministrativo, partecipativo e , perchè no, anche l’occasione di stare insieme lietamente per una serata intera.
 
Questa iniziativa vuole essere uno dei tanti segni che vogliamo dare  a chi improvvisamente ha visto la sua vita lavorativa interrotta senza prospettive future .

L'iniziativa partirà alle 17 e andrà avanti tra musica e interventi fino alle 24.
Dario Fo interverrà da Milano alle 18.
Diretta di Radio Popolare a cura di Fabio Fimiani


Concerto di Natale a San Vittore con Dario Fo, l' Orchesta Archistorti e la Libera Università del Teatro

23 dicembre 2013 ore 17.00

Natale diverso a San Vittore

con Dario Fo, l' Orchesta Archistorti e

la Libera Università del Teatro a San Vittore

Torna Dario Fo ospite a San Vittore per la seconda volta. Grazie alla sua volontà che da sempre lo tiene legato al problema delle carceri, grazie all’autorizzazione della Direzione e in collaborazione con la Libera Università del Teatro, un eccezionale gruppo di piccoli cantori, l’orchestra giovanile Archistorti di Reggio Emilia, diretti da Tiziana Caselli, regalerà alle persone recluse e al personale del carcere la possibilità di assistere ad uno straordinario concerto-spettacolo.

Gesto non solo culturale, quello voluto da Fo, ma anche di grande pietas, nei confronti di persone che patiscono ogni giorno condizioni drammatiche.

Noi italiani dobbiamo recuperare la coscienza del nostro valore e impegnarci per rivalutare la nostra grande tradizione culturale, anche e soprattutto nei luoghi della sofferenza, dove l’arte è enormemente necessaria – afferma a gran voce Dario Fo.

San Vittore, uno dei carceri più discusso per il problema del sovraffollamento e dei disagi, cerca ormai da tempo, grazie alla Libera Università del Teatro, diretta dal CETEC e da Donatella Massimilla, di contribuire in maniera determinante alla formazione alla persona attraverso il teatro, al recupero della dignità e della speranza dei detenuti con cui lavorano.

Grandi volontà, culturali e ancora di più umane, si sono unite per portare all’interno della suggestiva chiesa di San Vittore, lunedì 23 Dicembre in occasione del Natale, un’orchestra di 32 bambine e bambini con un grande progetto non solo musicale, ma anche di sensibilizzazione verso i diritti umani.

Già invitati dal Maestro Fo ad esibirsi a Palazzo Reale, durante la sua ultima mostra, i piccoli musici tornano del capoluogo lombardo un po’ più grandi e sempre più vicini al progetto che li sostiene.

Una doppia sensibilità quella di Dario Fo, non solo nei confronti di chi sta “dentro” ma anche di chi è “fuori”, e vive di cultura e musica per combattere una situazione di marginalità.

Così, la volontà di portare gli “Archistorti” a San Vittore, vuole essere da sostegno ad un’importante attività dell’orchestra che attraverso la musica e le persone che nella musica credono, cerca di coinvolgere bambini e ragazzi che vivono in contesti a rischio, per dar loro un’opportunità di vita.

Il progetto dell’Orchestra Giovanile Archistorti rientra all’interno del Sistema di Orchestre e Cori Giovanili e Infantili in Italia, di cui Reggio Emilia è una delle città pilota.

Questo progetto, nasce in origine in Venezuela nel 1975 dal M° Abreu con la finalità di togliere i bambini dalle favelas, dalla droga e dalla prostituzione minorile, dando loro la possibilità di un riscatto sociale attraverso la musica.

Nel 2010 lo stesso progetto viene proposto in Italia dal M° Claudio Abbado, mantenendo le stesse finalità e le stesse modalità (prima fra tutte la gratuità completa per tutti i bambini), facendo sì che questo resti, anche in Italia, un progetto non solo culturale ed artistico ma fortemente sociale ed educativo.

Nel febbraio 2011 nascono così tre piccoli nuclei in progetti pomeridiani all’interno di tre scuole elementari della città emiliana. Ora l’Orchestra è formata da 32 bambine e bambini (ormai frequentano quasi tutti la prima media) che suonano strumenti ad arco: violini, viole, violoncelli e contrabbassi con l’insegnante Tatiana Caselli. I bambini e le bambine dell’Orchestra, stanno facendo un percorso che oltre all’aspetto musicale, tiene in primo piano quelli che sono i diritti umani, la sensibilizzazione verso i più fragili, i più deboli, verso le differenze.

Un Natale da ricordare!