Dario Fo a San Marino non solo mostra di opere pittoriche del Premio Nobel per la Letteratura ma originale percorso su

Dario Fo espone e ripercorre forme, suggestioni, emozioni e invenzioni create dall'uomo per affrontare, conoscere e reinterpretare la realtà

dario fo a san marinoOltre 200 opere pittoriche in un grande allestimento che occupa 3 differenti e prestigiosi spazi espositivi

Conosciuto prevalentemente quale straordinario uomo di Teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1997, Dario Fo anche ottimo pittore: diplomato alla Accademia di Brera negli Anni 50, ha utilizzato da sempre la pittura come linguaggio espressivo primario, frequentandola ancora prima di approdare al teatro ed alla letteratura.

La mostra Dario Fo a San Marino - importante occasione per comprendere come la satira espressa tramite la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo.

Il curatore della mostra Felice Cappa dichiara : - Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della STORIA Italiana degli ultimi anni e dei grandi avvenimenti internazionali dell'era della globalizzazione e della dittatura finanziaria.

Documentate: la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l'imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via.

Straordinaria documentazione d'archivio ha consentito la realizzazione di inediti montaggi video, che verranno proiettati su appositi schermi nelle sedi espositive, attraverso i quali è possibile ricostruire il giusto rapporto tra le opere teatrali e pittoriche e il contesto storico, artistico e sociale che le ha ispirate.

ORARI mostra h 10 - 22
biglietto € 6,00.-

info Ufficio San Marino Turismo Tel. 0549 882914
[email protected]

fonte: sicilydistrict.eu


Dario Fo a San Marino, Tito Masi: A lui il compito di indicarci la strada della creatività

SAN MARINO - Sponsor unico della triplice mostra di pittura del Premio Nobel Dario Fo, la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio - SUMS, per voce del Presidente Tito Masi, spiega i dettagli della mostra.

“Con queste opere in esposizione a San Marino - spiega il Presidente Masi -, lasciamo a Dario Fo, straordinaria personalità eclettica e Premio Nobel per la letteratura, il compito di indicarci la strada della creatività e del suo inesauribile potenziale nella visione del futuro”.
Attraverso questo prestigioso appuntamento, “la Repubblica di San Marino” si innalza a “teatro peculiare di un interessante evento artistico, sulla scia del precedente, dedicato alla pittura americana del XX secolo, conclusasi con un indiscusso successo di pubblico, a conferma che l’arte è certamente un settore di pregio per la crescita culturale ed economica di uno Stato”.

fonte: sanmarinofixing.com


La pennellata del Nobel Dario Fo nelle parole di Felice Cappa. E poi c'è quel quadro sammarinese...

SAN MARINO - Non ci azzardiamo a scrivere una critica sulla pittura di Dario Fo: meglio di noi si è sperimentato – con successo – il curatore della mostra sammarinese, Felice Cappa.

“Dario Fo pittore. Qualcuno potrà anche meravigliarsi, qualcun altro potrà anche conoscere poco o non del tutto questa attività di Fo, ma va subito detto che nella sua lunga, articolata ed eclettica carriera, quella di pittore è la principale. È lui stesso a dire: ‘Mi sento attore dilettante e pittore professionista. Se non possedessi questa facilità naturale del raccontare attraverso le immagini, sarei un mediocre scrittore di testi teatrali’ Coerentemente con il suo lavoro teatrale e letterario, che si rifà ai giullari del Medioevo, l’artista guarda il mondo alla rovescia, a testa in giù”.
Cappa commenta con queste parole la selezione della mostra ospitata sul Titano: “Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della storia italiana degli ultimi anni e di grandi avvenimenti internazionali dell’era ella globalizzazione e della dittatura finanziaria. Sono inoltre documentate la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l’imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via. questa sezione verrà ad arricchirsi con le sue opere che verranno terminate nella bottega d’artista”.
Il percorso si apre con una serie inedita di “grandi tele parlanti, realizzate negli ultimi anni con le quali Fo – fedele a un’arte engagé e a una pittura narrativa che vuole parlare a tutti – racconta e interviene sull’ultimo ventennio”. Si passa “dalle lotte per il lavoro e le morti bianche” alle “guerre per esportare la democrazia” sino all’eterno “sfruttamento dei poveri del continente africano. E quella tela, che parla anche di San Marino…

fonte: sanmarinofixing.com


Dario Fo a San Marino

Esposizione decentrata in tre sezioni. Si parte dalle sale SUMS poi sarà la volta del Teatro Titano e della Pinacoteca San Francesco sempre accompagnati dal maestro in veste di pittore itinerante

Il nobel del '97 sarebbe da attribuire all'architettura e in parte alle arti figurative vista l'inclinazione di FO alla pittura e il suo dichiarasi da sempre "pittore professionista e un dilettante del palcoscenico". 200 pezzi di varie grandezze sparsi nel centro storico della Repubblica in un atelier a cielo aperto con giovani e pubblico per far parlare le figure colorate che rivivono a ogni spiegazione riproposta dall'artista. A San Marino il laboratorio di strada dell'ultimo 'comediantes' votato a "pitturare colorando la luce" per l'estate culturale sammarinese: evento irripetibile visto il calibro e la versatilità del grande artista, pittore e sculture, nonché affabulatore popolare. Le sue grandi tele in acrilico sono costruite a mo' di collage in tecniche miste spesso con l'aiuto dei bambini. Le opere sono quadri narrativi che raccontano una storia in evoluzione per denunciare inganni e falsità della storia stessa. Il lavoro di DARIO FO anche in grafica e pittura è squisitamente 'politico' nel senso nobile (ormai decaduto...) della parola: per la gente (polis) l'arte di Dario e anche nostra cioè di tutti in un vero e proprio FO di PETTO! Nel video l'intervista a Dario Fo (Pittore e Premio Nobel per la Letteratura)

Francesco Zingrillo


[STAMPA] Ancora in vendita le litografie di Dario Fo per solidarietà con l'Emilia

Le litografie saranno disponibili anche al Chiostro delle Palme del Centro Culturale San Biagio e al Chiostro di San Francesco, in occasione di tutti gli eventi serali

È ancora possibile acquistare le litografie che Dario Fo ha donato al Comune di Cesena per raccogliere fondi da destinare ai terremotati. Chiunque voglia fare un gesto di solidarietà verso le popolazioni dell'Emilia colpite dal sisma, non dovrà fare altro che recarsi allo IAT del Comune di Cesena, dove potrà acquistare una litografia al costo di 15 euro.

Le litografie saranno disponibili anche al Chiostro delle Palme del Centro Culturale San Biagio e al Chiostro di San Francesco, in occasione di tutti gli eventi serali organizzati in collaborazione con il Comune.
 

fonte: cesenatoday.it


Dario Fo, “Titano” sul Titano La mostra delle opere del premio Nobel a San marino

di Patrizia Cupo
SAN MARINO. «Un giornale, dipinto in grande, che permetta alla gente di capire davvero». Il premio Nobel illustra le sue opere contemporanee che, assieme a quelle dedicate alla satira e alla commedia dell’arte compongono la mostra “Dario Fo a San Marino” da oggi al 14 ottobre tra Palazzo Sums, la pinacoteca di San Francesco e il teatro Titano. A condurre il vernissage per la stampa è proprio lui, che con vena ironica e piglio da professore, racconta le opere in uno spettacolo continuo e sempre cangiante. «Non bisogna più rappresentare il vuoto – si scaglia contro la platea -, la gente va sostenuta e deve capire. Ogni volta che tengo una lezione, ne esco sudato fradicio: è la fatica che si fa a spiegare davvero a chi non sa».

Oltre 200 opere che verranno quindi esposte in tre segmenti diversi della mostra nei tre luoghi più rappresentativi per la cultura sammarinese: la prima parte è dedicata al contemporaneo. Grandi pannelli che descrivono il pensiero dell’artista sui grandi temi di attualità: dalle morti sul lavoro, a quelle degli immigrati, dal terremoto dell’Aquila (rivisto nel contrasto della “gioia” dei costruttori edili) alla corruzione politica (nella magnifica rappresentazione dal titolo “Lotto di politici in vendita a prezzi stracciati”, dove la casta ha corpo di animale e sfila al mercato delle bestie). E poi quel quadro titolato “Il drago”, attorniato da piccole donne nude che ballano e si esibiscono in giochi erotici, e che evidentemente il premio Nobel collega al Ruby-gate.

La mostra è ideata da Ermes Bonini e Felice Cappa e voluta dalle segreterie di Stato alla cultura, al turismo, con la collaborazione della Fondazione Carisp e della Great emotions entertainment. Ma non si tratta di un’esposizione qualunque: «In realtà l’evento è più ampio e in continuo allestimento: dinamico – spiega Bonini – : vi saranno narrazioni speciali e grandi eventi nell’evento». La prima occasione è data dalla “lectio magistralis” sui giochi della memoria che stamane Umberto Eco tiene nell’aula magna dell’università di San Marino: alla lezione prenderà parte anche Dario Fo e non sono escluse “incursioni” eccellenti. «La pittura, la scultura, il cinema, il teatro non hanno significato – esorta la platea rapita – se non entrano nella coscienza e nei bisogni della gente: per questo raccontate, cantate, scrivete».

A rendergli omaggio, il segretario di Stato alla cultura: «Si tratta di uno degli appuntamenti più belli degli ultimi anni – sintetizza Romeo Morri –: è bello realizzare così una nuova immagine di San Marino». D’accordo, il ministro al turismo Fabio Berardi: «Così Dario onora un vecchio impegno quando a lui e a Franca Rame, nel 2002, in Consiglio fu consegnata l’alta onorificenza dell’Ordine equestre di Sant’Agata: avvenne prima del premio Nobel, segno che avevamo avuto una grande intuizione». Il presidente della Fondazione, Tito Masi, infine, pesca più indietro nei ricordi quando, nel 1972, al teatro Concordia, Fo portò “Morte e resurrezione”, «facendo arrabbiare tutti: democristiani e comunisti. E ci fu un battibecco in sala: apprezzai moltissimo Fo fin da quel momento. Trovo che in queste opere ci siano i tratti caratteristici della sua personalità, intendendo l’arte come testimonianza politica e civile».
 

fonte: corriereromagna.it