Mostre: Umberto Eco a sorpresa per 'Dario Fo a San Marino'

Roma, 16 lug.(Adnkronos) - Buona risposta da parte degli appassionati dell'arte per la mostra 'Dario Fo a San Marino'. All'inaugurazione, il pubblico ha dimostrato grande entusiasmo per le oltre 200 opere del premio Nobel. Stupore ed emozione quando, a sorpresa, lo scrittore e semiologo Umberto Eco e' stato accolto tra gli ospiti della mostra.

Il Nobel Fo ha cosi' 'raccontato' le sue opere: "L'arte va fatta vivere e non vissuta come semplici spettatori transitanti. Le mostre vanno raccontate perche' non si rimanga con un vuoto incolmabile". La mostra e' aperta tutti giorni dalle 10 alle 22.
 

fonte: liberoquotidiano.it


A San Marino, assieme, Dario Fo e Umberto Eco

Si è tenuto ieri sera, presso il Palazzo della SUMS, il vernissage della mostra “la pittura che danza” con le opere di Dario Fo. Presente anche Umberto Eco, che ha ricambiato l’invito del Premio Nobel accogliendo questa mattina Fo quale relatore fuori programma al convegno “San Marino Lectures on Memory”. Un momento di studio annuale organizzato dal Dipartimento Comunicazione dell’Ateneo sammarinese - Centro Studi sulla Memoria (il cui Consiglio Scientifico è presieduto dallo stesso Eco), quest’anno incentrato sui “giochi della memoria”. Dario Fo ha portato il proprio originale contributo affrontando il tema della memoria in un’applicazione che gli è propria: il teatro, ovvero la memoria e l’improvvisazione degli attori, declinati in un breve sketch.
Il convegno, che si è aperto con un saluto del Rettore dell’Università degli Studi, Giorgio Petroni, e un’introduzione di Patrizia Violi, Direttore del Dipartimento Comunicazione, è proseguito con interventi di docenti delle università di Bologna e di Roma “La Sapienza”, con particolare riferimento ai giochi presenti nel Fondo Young sulla memoria. Il Fondo, patrimonio della Biblioteca universitaria dal 1991, raccoglie una delle più ricche collezioni di libri, articoli e memorabilia sul tema della memoria e della mnemotecnica oggi esistenti.
Umberto Eco ha chiuso i lavori con  un’interessante lezione sulle tecniche e le regole messe in atto da ciascuno di noi per organizzare le informazioni allo scopo di facilitarne il ricordo. (comunicato stampa)

fonte: libertas.sm


Dario Fo: "Fate musica e dipingete per le strade"

dario fo a san marino

Rimini, 12 luglio 2012 - «L'arte non ha alcun significato, se non entra nelle coscienze e nei bisogni della gente». E invece i quadri di Dario Fo, nelle coscienze, ci entrano eccome. La pittura del Premio Nobel, che si potrà ammirare da domani a palazzo Sums a San Marino, nella grande mostra organizzata per lui sul Titano, è se possibile ancora più surreale, onirica e paradigmatica dei suoi spettacoli teatrali. Non è un caso che Dario Fo sia 'nato' pittore (si è diplomato all'Accademia di Brera). E lui stesso ammette che «ancora oggi, quando ho una crisi e non riesco a scrivere i miei spettacoli, li dipingo. Con la pittura tutto diventa più chiaro».

Le oltre 200 opere esposte da domani a San Marino (si parte con la sede a Palazzo Sums, e poi si aggiungeranno altre due spazi espositivi, il Museo San Francesco e il Teatro Titano) sono un affresco satirico e vitale sulla società di oggi, sull'Italia di Oggi. Fo non tralascia nulla: dal governo tecnico di Monti all'ex premier Berlusconi, dall'Italia 'governata' dagli avvocati alle morti bianche sul lavoro, fino agli sbarchi degli immigrati a Lampedusa. Uno dei grandi quadri è intitolato 'il lotto di politici in vendita: un grande mercato dove ci si scambia onorevoli, trasformati allora in bestie'.

La satira è l'elemento dominante, ma i colori delle tele di Dario Fo sono nitidi, pieni di vita. E il Premio Nobel oggi ha voluto illustrare i suoi quadri (molti già ammirati nella mostra a Palazzo Reale a Milano) uno a uno. «Perché l'arte va fatta così. Non basta esporre un quadro. L'arte va raccontata». Il grande attore, apparso in buona forma fisica nonostante l'età e qualche problema di saluta, invita il pubblico sammarinese a essere «non solo spettatore. L'arte deve coinvolgere. Bisogna mettere in atto una rivoluzione espressiva». Da qui l'appello di Fo: «Fate musica, dipingete per le strade, cantate, ballate». Insoma, fate come il grande Dario Fo. Un capolavoro vivente.

Manuel Spadazzi

fonte: ilrestodelcarlino.it


[STAMPA] Nobel a 5 Stelle. Dario Fo e Franca Rame all’assemblea del Movimento di Cesenatico

La coppia di attori ha telefonato al consigliere comunale Papperini un paio di giorni prima. Hanno partecipato all'incontro perchè interessati ad alcuni progetti sulla mobilità sostenibile e sulla democrazia partecipativa che stanno portando avanti nella città romagnola

dario fo a cesenaticoIl Movimento 5 Stelle di Cesenatico incassa l’appoggio di un premio Nobel. Ieri sera, infatti, Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, ha partecipato insieme alla moglie, Franca Rame, all’incontro settimanale del gruppo a 5 stelle locale. Gli autori di Mistero buffo, occhiali da sole e abiti chiari, si sono seduti in mezzo agli attivisti, ascoltando con interesse le varie proposte per la città romagnola. “I ragazzi del Movimento erano molto emozionati e al contempo onorati della loro presenza” ha commentato in una nota il consigliere comunale Alberto Papperini, che ha immortalato l’evento con il suo cellulare e pubblicato, quasi in tempo reale, le foto su Facebook.

Frequentatore abituale della città romagnola, l’attore e drammaturgo ha anticipato il suo arrivo un paio di giorni prima, via telefono: “Mi ha chiamato e sono rimasto senza parole – racconta il consigliere a 5 stelle -  Mi ha detto di essere interessato ad alcuni progetti che stiamo portando avanti in città”

Il premio Nobel è arrivato poco prima delle 21, e ha esordito chiarendo i motivi della sua presenza. “Innanzitutto apprezza, condivide e appoggia il nuovo progetto di democrazia partecipativa che i ragazzi di Cesenatico, e non solo, stanno portando avanti in questi mesi – aggiunge Papperini -. Un modo di lavorare che incentiva la partecipazione, risveglia la passione civica e fa del cittadino una parte essenziale della vita sociale della propria comunità”.

La coppia si è poi soffermata su alcuni proposte del Movimento, in particolare su quelle che mirano a ridisegnare la mobilità cittadina, in un’ottica di sostenibilità energetica e finanziaria. “Il maestro – va avanti Papperini – ha più volte rimarcato il bisogno di avere parcheggi scambio al di fuori del centro della città, con servizio navetta per risolvere problemi di traffico e riqualificare il nostro turismo, anche in termini di vivibilità. Inoltre, ha evidenziato come la soluzione adottata a Cattolica, dove il parcheggio è stato totalmente autofinanziato da coperture fotovoltaiche, sia stata lungimirante”.

Immancabile la discussione sulla vita culturale della città. Da poco a Cesenatico è stato terminato il restauro dell’antico lavatoio pubblico, dove un tempo lavandaie e massaie andavano a fare il bucato. Un’opera di riqualificazione storico-architettonica, che ha riportato in vita una struttura vecchia di cent’anni. “Dal maestro è arrivata la proposta di riqualificare quello spazio non solamente con un semplice museo legato alle eccellenze culturali e artistiche del nostro territorio, ma di progettare una vera a propria scuola di teatro e arte di grande spessore e livello internazionale, nella quale vengano formati gli artisti di domani”.

Una sintonia, quella tra l’attore e il Movimento di Grillo, mai celata. Nel 2010 partecipò alla Woodstock a Cinque stelle, la due giorni di musica e dibattiti che radunò migliaia di persone al parco dell’Ippodromo di Cesena. Dall’incontro di ieri sera però potrebbe portare a qualcosa di più. A fine serata, infatti, la coppia ha salutato, garantendo il proprio contributo per portare avanti i diversi progetti discussi. “Speriamo che dopo ieri sera possano nascere una collaborazione lavorativa e un’amicizia”.

Non è la prima volta che il Movimento cinque stelle attira il favore di un premio Nobel. Il primo fu Joseph Stiglitz. Nell’aprile nel 2008, Beppe Grillo pubblicò una lettera, in cui il premio Nobel per l’economia tesseva le lodi del concetto di democrazia partecipata e del progetto delle liste civiche a 5 stelle, all’epoca ancora agli albori.

fonte: ilfattoquotidiano.it


[STAMPA] Dario Fo e Franca Rame ancora censurati

di Jacopo Fo | 9 luglio 2012

Da quando mio padre ha dato fastidio a Giotto (!) niente più Rai.
 
La storia del rapporto tra i miei e la Rai è molto sofferta. Dal 1962 per 15 anni i loro nomi furono banditi dalla tv di Stato. Avevano osato rifiutare le censure all’ultimo momento (su un testo già approvato). Lo scontro era stato provocato dal fatto che, presentando Canzonissima, che allora era la trasmissione di maggior successo della Rai, avevano mandato in onda uno sketch sulle morti sul lavoro e un altro sulla mafia… Pare assurdo ma è così, il pezzo recitato dai miei non portava accuse ai politici o ai colletti bianchi. Si diceva solo e unicamente che la mafia esisteva e uccideva. Nient’altro… Ma allora non si poteva parlare di mafia… Il senatore Malagodi, che poi diventò senatore a vita, affermò in Parlamento che “Si insultava l’onore del popolo siciliano sostenendo l’esistenza di un’organizzazione criminale chiamata mafia.”
 
I miei furono perseguitati legalmente per inadempienza contrattuale, avendo abbandonato la trasmissione per protesta e persero pure tutti i contratti pubblicitari (allora c’era Carosello). 
Poi, nel 1977, ci fu il grande ritorno con Mistero Buffo. Poi, a fasi alterne, i miei genitori ebbero un minimo di possibilità, realizzando, sempre con molta fatica, alcune  trasmissioni. Dopo il 2000 andarono in onda una serie di puntate sul teatro e sui grandi pittori italiani: Caravaggio, Mantenga, Raffaello, Michelangelo, Leonardo e una serata dedicata al Duomo di Modena.
 
Poi Dario decide di raccontare Giotto e nello spettacolo si svela un segreto di Pulcinella: le meravigliose pitture della navata superiore della basilica di Assisi non sono opera di Giotto. La prova di questa affermazione è realizzata con l’ausilio di immagini proiettate. 
A quei tempi ogni pittore aveva un armamentario di sagome di cartone che venivano utilizzate per velocizzare la stesura del disegno. Ebbene, nella basilica superiore non vi è traccia dei cartoni di Giotto, che peraltro era giovanissimo e difficilmente avrebbe potuto dirigere una simile opera. Ci sono invece le impronte dei cartoni abitualmente utilizzati da un nutrito gruppo di grandi pittori. 
Peraltro la realizzazione dello spettacolo e delle relative riprese della Rai viene concordata col sindaco PdL di Assisi e con i frati Francescani (che lo sanno chi ha dipinto la basilica).
 
Arriviamo a fissare tutti i termini dell’accordo quando improvvisamente il vescovo di Assisi si mette di mezzo e blocca la possibilità di tenere lo spettacolo di fronte alla basilica, censurando il progetto realizzato con i frati, che invece ne erano entusiasti. Faccio una serie di incontri con sindaco e i frati francescani… I frati erano su tutto più a sinistra di mio padre… e il sindaco Pdl ad un certo punto sembrava di Lotta Continua.
 
Ma il vescovo riesce comunque a trionfare: niente spettacolo: non bisogna offendere le convinzioni del popolo, anche se sono sbagliate…
Alla fine, grazie al sindaco Boccali di Perugia si riesce a rappresentare lo spettacolo spostandolo nel capoluogo, di fronte a un’altra stupenda chiesa, anch’essa dedicata a San Francesco.
Realizziamo le riprese ma la Rai si dà uccel di bosco.
E anche gli spettacoli successivi della serie sui pittori non interessano più, nonostante il successo delle precedenti trasmissioni. 
Sinceramente quando Dario ha vinto il Nobel pensavo che le censure fossero finalmente finite.
Invece no.
I ragazzi terribili continuano a essere bastonati.
E alla fin fine va bene così.
Non è difficile essere ribelli a 20 anni, ma se sei considerato ancora un nemico irriducibile dopo gli 80, sei veramente un grandissimo rompicoglioni.
Alla salute cari genitori!
 
Attualmente le trasmissioni realizzate e mai trasmesse da una rete televisiva sono: 
Mistero Buffo (nuova edizione con Franca Rame)
Giotto o non Giotto,
Il Correggio dipingeva appeso al cielo
Ambrogio e l’invenzione di Milano
Dio è nero. Conversazione sul razzismo con Luca Cavalli Sforza
Lezione sull’architettura e il teatro
La vera Storia degli invincibili Seminole con Franca, Dario, Paolo Rossi, Toni Esposito, Modena City Ramblers, Sud Sound System, Sergio Laccona, Mario Pirovano, Jacopo Fo. 
Dario Fo canta le sue canzoni con Fausto Mesolella, i Bandabardò, Marco Zurzolo band, il gruppo A67, Raiz, Ugo Maiorano, Paolo Brancaleoni.
Il ’68, il risotto, il barbera e tutto il resto. Conversazione con Carlo Petrini, fondatore di Sloow Food. 
La nostra storia. Dal Dito nell’Occhio al Premio Nobel e oltre. Video biografia di due guitti pericolosi. 
Per un totale di una ventina di ore di trasmissione che per il momento non vedrete.