Il Teatro di Dario Fo e Franca Rame

Il teatro di Dario Fo e Franca Rame

[AUDIO] Luciano Leonesi, il G.T.V. e Dario Fo

Nei primi anni 60 si svilupparono interessanti iniziative teatrali. Bologna fu forse il più importante fronte di questi esperimenti. Dal Teatro di quartiere al G.T.V., Gruppo Teatrale Viaggiante, la ristrutturazione di una chiesa sconsacrata per adibirla a luogo di spettacolo che divenne il notissimo Sanleonardo, Luciano Leonesi ed il suo gruppo di visionari, di cui faceva parte anche lo scrittore Loriano Macchiavelli, diede vita alla più densa di queste esperienze. Macchiavelli partecipò in veste di attore, anche uomo di fatica ma fu soprattutto sceneggiatore di alcune delle migliori rappresentazioni che andarono in scena attraverso quella formativa e rimpianta esperienza.

In questo video, il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, importante attore ed autore di teatro racconta come egli stesso abbia preso importanti spunti e suggerimenti per le successive esperienze di teatro personali, mentre detta al telefono la prefazione al libro "Calorosi gli applausi da domani si replica" (Vangelista Edizioni, 1986) scritto da Luciano Leonesi. La prefazione si intitola: "Prima di andare a Brema..." L'audio è la registrazione fedele, tratta da audiocassetta BASF C90 di quella dettatura. Le immagini sono tratte dal libro sopra citato. Ci è sembrato, con questo contributo, di rendere omaggio ad una coraggiosa e storica operazione culturale...


[STAMPA] Dario Fo figurativo

Un sondaggio svolto in Gran Bretagna lo ha indicato al 7°posto nella lista dei 100 geni viventi. Dario Fo, drammaturgo, attore teatrale, scrittore, pittore, regista, scenografo, comico e paroliere italiano, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1997 è originario di Sartirana Lomellina: “io venni al mondo fra un omnibus e un merci”, ove cresce in una famiglia intellettualmente vivace, a contatto con le favole del nonno e gli affabulatori di paese, imparando a raccontare in modo personalissimo gli avvenimenti.

Le sue caratteristiche più note sono l'anticonformismo e la forte carica satirica esercitata soprattutto sulla politica, sulla
Chiesa e sulla morale comune, usando i meccanismi della farsa di straordinaria efficacia.
Per lui la pittura e la satira sono da sempre strettamente collegate: “si, è così, ci sono nella storia esempi di satira altissima”, e questo vale anche per i pittori come Michelangelo - “nel 500 ci sono serie di dipinti che raccontavano com'era allora la situazione politica: chi rubava, chi faceva intrallazzi, c'è perfino la Chiesa”.
Insomma Michelangelo era un po’ il Vauro del Rinascimento ? gli chiesero; “Sì, era anche peggio, era severo e crudele”.

Fo è un artista a tutto tondo, nonché un uomo impegnato nel sociale, senza nascondere la sua tendenza politica di sinistra.
Colmiamo oggi con un ritardo ingiustificabile il debito che Milano ha contratto con un suo cittadino straordinario; una personalità che ha inciso profondamente sulla cultura, l'arte e la politica italiana e internazionale degli ultimi sessant'anni”.
Così ha esordito Stefano Boeri, assessore alla Cultura del Comune di Milano inaugurando la mostra nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale: lazzi, sberleffi, dipinti e “tele parlanti”.
Nutrita da disegni, schizzi, acquarelli, bozzetti di costume, ampie scenografie, locandine e stampe, la mostra accompagna il visitatore, in un lungo viaggio attraverso la “storia dell'arte”, con i lavori ispirati alle incisioni rupestri preistoriche fino al Medio Evo e il Rinascimento, ricordando Giotto, Mantegna, Michelangelo, Caravaggio dei quali Fo è un attento cultore. Seguendo un incedere cronologico, la mostra si apre con una sezione sulla sua formazione pittorica: dai primi studi giovanili fino alla frequentazione dell'Accademia di Brera, ove incontra maestri come Achille Funi, Carlo Carrà e Aldo Carpi.

Straordinario il percorso espositivo con la satira politica e di costume da sempre presente nell'arte di Fo, sia in pittura che in teatro, culminante nelle grandi “tele parlanti” realizzate appositamente per questa esposizione. Un capitolo a sé meritano i dipinti del surrealista cileno Sebastian Matta, realizzati per la Palazzina Liberty che ospitò l'esperienza del “Collettivo teatrale La Comune” fondato da Fo e da Franca Rame nel 1970, corredati da una serie di video e spezzoni
televisivi d'archivio, tra inediti montaggi di spettacoli tra i quali “Mistero buffo”, “Morte accidentale di un anarchico”e “Settimo: ruba un po' meno”, e poi interviste, dichiarazioni dei “due” con interventi dei loro collaboratori.
La mostra che vi invito a vedere e gustare è qualcosa di più di una semplice esposizione di oltre 400 opere, è un grazie di tutti i milanesi e non solo, per tutto quello che Dario ci ha dato e quello che ancora, con la sua inimitabile ironia, ci darà.

fonte: ecopolis.coop


[STAMPA] Dario Fo: "la satira nella storia" allo IULM

Sotto il coordinamento del prof. Gianni Canova, l’università IULM di Milano ha organizzato lo Iulm Creative Happening, una tre giorni dedicata alla satira e alla comicità declinata nelle varie possibilità offerte dalla tv e dai cosiddetti new media, che inizia oggi, 2 maggio e prosegue fino al 4 maggio.

Il programma è estremamente ricco. Fra i “big” che partecipano all’iniziativa, dopo l’apertura di oggi che ha visto come protagonisti Luca e Paolo, ci saranno anche Geppi Cucciari, Dario Fo (con una “lezione” sulla satira nella storia), i Soliti idioti.

Oltre alle performance di cui sopra, ci sono in calendario anche incontri dedicati alla factory di Comedy Central, a Zelig, a La7, cui si deve il merito di un tentativo di riproporre, forse addirittura di “rifondare” la satira; tavole rotonde con autori televisivi, comici, creativi del web ed esperti di marketing sull’annosa questione del fare satira in Italia oggi; workshop e concorsi video.

L’evento capita decisamente a proposito, in un momento storico in cui la comicità e la satira italiane, dopo una serie di limitazioni, forse anche di (auto)censure dovrebbero o vorrebbero provare a rifiorire - spesso con esiti di dubbio gusto, o per nulla attinenti al concetto stesso di “satira”, che per sua natura deve graffiare, essere cattiva, non fare alcun tipo di sconti - e rivelano un substrato culturale che forse non è ancora (non è più) pronto a un certo tipo di comicità. Tanto per cominciare, tocca rassegnarsi: il mainstream, certi comici (ricordiamo, per esempio, Giorgio Montanini, che vi segnalavo qualche tempo fa) non li manderà mai in onda.

Ben venga, dunque, questa tre giorni di riflessione sul tema, augurandoci che possa trovare sbocchi anche nel mainstream e produrre una riflessione che ci aiuti ad uscire dalla gabbia di quella comicità rassicurante che, purtroppo, spopola in televisione.

 

fonte: tvblog.it


Mistero Buffo a Milano il 7 maggio

Sabato 28 Aprile 2012
Un grande ritorno: Dario Fo e Franca Rame in MISTERO BUFFO

Dario Fo e Franca Rame
in occasione della grande mostra di Palazzo Reale Lazzi Sberleffi Dipinti
(fino al 3 giugno 2012)

saranno di nuovo in scena con

MISTERO BUFFO
7 maggio 2012 alle ore 21.00

Dal 1969, anno in cui Dario Fo e Franca Rame misero in scena per la prima volta "Mistero Buffo" a Milano, in un capannone di Porta Romana, è stato replicato migliaia di volte in Italia e in tuto il mondo.

Lo spettacolo nacque con l'intento di dimostrare l'esistenza di un teatro popolare di grande valore, che nulla aveva da invidiare ai testi di tradizione erudita, che erano espressione della cultura della classe sociale dominante. C'erano monologhi di tradizione popolare, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo, non solo italiane, ma provenienti da tutta Europa.

Dopo quasi mezzo secolo, Dario Fo e Franca Rame tornano in scena con una selezione di testi dal loro spettacolo dei primordi, condita da un'immancabile dose di improvvisazione, da sempre cifra distintiva del teatro di Fo.

Dario Fo e Franca Rame

"Dovete capire - continua la coppia - per noi recitare non è solo un mestiere, ma è anche e soprattutto un divertimento. Che raggiunge il massimo del piacere quando riusciamo a inventarci nuove situazioni e buttare all'aria convenzioni e regole. Speriamo di comunicarvi questo spasso e riuscire a sorprendervi, farvi ridere e magari pensare".

Lo spettacolo verrà realizzato in collaborazione con il Comune di Milano.

I biglietti sono in vendita presso il botteghino del teatro e su happyticket.it. Il prezzo del biglietto (platea e balconata) è € 11,50.