Lazzi Sberleffi Dipinti

Dario Fo a Milano.

[STAMPA] Dario Fo racconta la satira con Chiara Frugoni

Lunedì 23 aprile 2012 ore 18.30. Palazzo Reale, Sala delle Otto Colonne. Ingresso libero (fino ad esaurimento posti)

dario fo

(mi-lorenteggio.com) Milano, 20 aprile 2012 - Lunedì 23 aprile 2012 alle ore 18.30, a Palazzo Reale di Milano, Dario Fo incontra la Prof.ssa Chiara Frugoni, storica specialista del Medioevo, per un dibattito sulla storia e sul teatro di quel periodo, il primo del ciclo DARIO FO RACCONTA LA SATIRA in cui il Maestro si confronterà sul tema con personaggi illustri.

Chiara Frugoni ha pubblicato numerose opere sulla vita di San Francesco che hanno messo in crisi gli accademici specializzati in questa disciplina.

Lu santo jullare Francesco. La predica agli uccelli, 1999

Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura nel 1997, ha inaugurato da circa un mese a Palazzo Reale la mostra Lazzi Sberleffi Dipinti, nella quale sono esposte oltre 400 opere dagli anni giovanili dell'Accademia di Brera fino alle imponenti tele di satira realizzate appositamente per la mostra; nel percorso sono esposte anche pitture utilizzate per l'allestimento di almeno quattro commedie satiriche del Medioevo, compreso "Lu Santo Jullare Francesco", testo recitato in Italia per numerose stagioni e accolto da molte polemiche da parte di alcuni gruppi ecclesiali.

Durante la conferenza il Maestro reciterà dei brani tratti dalle sue opere.

Il ciclo DARIO FO RACCONTA LA SATIRA - nell'ambito degli eventi collaterali alla mostra DARIO FO A MILANO lazzi sberleffi dipinti in corso a Palazzo Reale fino al 3 giugno - vedrà il Maestro protagonista di altri tre appuntamenti: l'apertura del Creative Happening sulla satira organizzato da IULM (3 maggio ore 10.00), il confronto con Salvatore Settis (21 maggio) e il dibattito con Stefano Benni (28 maggio).

I partecipanti all'incontro avranno diritto all'ingresso ridotto alla mostra a € 7,5 anzichè € 9

Informazioni: www.mostradariofo.it

fonte: mi-lorenteggio.com


[STAMPA] Milano: DomenicAspasso, auto ferme ma tanti eventi per vivere la citta' (2)

(Adnkronos) - Diversi gli eventi culturali. Castello Sforzesco, Museo del Novecento, Museo Archeologico, Museo del Risorgimento, Museo di Storia Naturale saranno gratuiti e si potra' anche approfittare del prezzo ridotto per vedere le mostre ''Tiziano e la nascita del paesaggio moderno'' (7,50 euro), ''Transavanguardia italiana'' (6 euro) e, al Pac, ''Marina Abramoviæ - The Abramoviæ Method'' (6 euro). Anche ''Dario Fo, lazzi, sberleffi, dipinti'' avra' un prezzo speciale (7,50 euro), oltre che una sorpresa in piu': alle ore 16, eccezionalmente, Dario Fo proporra' ''Il carro di Tespi'', uno spettacolo itinerante, realizzato con una pedana mobile che gira nelle sale della mostra, che dara' ai visitatori l'opportunita' di avere una ''guida premio Nobel'' a illustrare le opere.

fonte: liberoquotidiano.it


[STAMPA] Dario Fo a Milano. Lazzi Sberleffi Dipinti di Felice Cappa

La prima volta che ho incontrato Dario Fo, aveva in mano un pennello. Anzi, una pennellessa. Era alla Palazzina Liberty e stava istruendo un compagno, arrivato lì a dare una mano, su come porgere la pennellata.

palazzo reale mostra dario fo

 

Dal 24 marzo al 3 giugno 2012 il Palazzo Reale di Milano ospita la prima grande mostra dedicata a Dario Fo, con oltre 400 opere pittoriche.

dario fo dipingeDario Fo pittore. Qualcuno potrà anche meravigliarsi, qualcun altro potrà anche conoscere poco o non del tutto questa “attività” di Fo, ma va subito detto che nella sua lunga, articolata ed eclettica carriera, quella di pittore è la principale. È lui stesso a dire: “Mi sento attore dilettante e pittore professionista”.  Straordinario uomo di teatro e premiato nel 1997 con il  Nobel per la letteratura, ha sempre affermato con determinazione che: “se non possedessi questa facilità naturale del raccontare attraverso le immagini, sarei un mediocre scrittore di testi teatrali”.

Prima della sua attività teatrale, Fo è pittore. Studia all’Accademia di Brera ed al Politecnico di Milano. A Brera sarà allievo di maestri come Achille Funi, Carlo Carrà, Aldo Carpi e Marino Marini. Fra gli artisti predilige Picasso ma è Chagall che, potremmo dire, lo fulmina. Influenzato o meglio stregato dalle visione figurative del maestro russo, resta particolarmente colpito dal quadro in cui lo stesso Chagall fra le braccia dell’innamorata Bella Rosenfeld, vola sopra i tetti della città di Vitebsk. La sua passione lo porterà a studiare i maestri del passato dei quali reinterpreterà, in diversi casi, temi e tecniche. Le lezioni che gli verranno da questi artisti verranno messe a frutto in una serie di lezioni - spettacolo con lo scopo di raccontare non solo la storia dell’arte il suo amore e la sua attrazione per la pittura classica. Manifestazioni queste che hanno incontrato il favore del pubblico, che ha sempre affollato questi incontri.

Sopra la città Marc Chagall
Sopra la città - Marc Chagall
 

Uno dei momenti fondamentali nella sua vita è l’incontro nel 1950, alla fine dei sui studi, con Franco Parenti che apprezza le sue originali invenzioni scenografiche, ma percepisce immediatamente che le qualità di Dario Fo sono anche altre; Parenti vuole subito che si cimenti e prenda confidenza con il palcoscenico, e qui ha inizio la sua carriera teatrale sia di attore ma soprattutto di autore di testi i quali, ben presto, mettono in luce le sue ricche doti di scrittore, che mette a disposizione del teatro il bagaglio degli studi fatti e della sua straordinaria personalità.

Francesco Poli ce lo racconta, con grande capacità, nelle pagine a lui affidate del volume Lazzi Sberleffi Dipinti pubblicato da Mazzotta, per la mostra che Palazzo Reale a Milano ha dedicato a questo suo illustre concittadino. Un catalogo di opere pittoriche, tantissime, nelle quali ritroviamo, espressa in modo sorprendente, l’intera carriera di Fo ma non solo: vi si incontra la sua anima, il suo spirito combattivo ed incrollabile, la sua grande disponibilità all’impegno sociale, i suoi affetti, le passioni ma anche le amarezze e la fatica che, in una vita lunga come la sua e così intensa, non sono mancate.

Una vita che si svolge su molti fronti, ma che non si discostano l’uno dall’altro: la pittura, con il teatro, il teatro con la scrittura, la scrittura con la satira polita e di costume, il costume con il cinema e la televisione. Tutto ciò condotto ed alimentato dall’interesse e dall’attenzione  a tutto quanto succede intorno a lui, nel suo paese.

Ma la pittura è sempre il punto dal quale occorre sempre ripartire, e lo facciamo approfittando di quanto ha scritto su questo argomento un altro grande della pittura contemporanea, Emilio Tadini: “Verrebbe da chiedersi se Dario Fo sia arrivato al disegno per estendere, per tradurre il mobile linguaggio del proprio corpo e per dargli forma stabile, o se sia arrivato a mettere in scena il proprio corpo per realizzare quello che potremmo anche chiamare il  progetto, esposto nei suoi disegni, nel suo modo di disegnare,”
 

lazzi sberleffi dipinti

Per capire tutto ciò, non c’è altro da fare che prestare attenzione alle opere pittoriche di Fo e confrontarle con le sue opere teatrali: ritroveremo nei tratti del suo pennello, nei suoi disegni, nei suoi colori così personali e sanguigni, violenti ma anche paradossalmente timidi e discreti, quei gesti, situazioni, provocazioni e domande che hanno caratterizzato la vita di questo artista.

E Franca c’è sempre: questa bella ed intelligente ragazza che Fo conosce nel 1952 e che sposerà nel ’54, sarà compagna fedele, musa ispiratrice, scrittrice, attrice, insomma l’architrave portante di un sodalizio indissolubile e raro, di intenti, di vita e di lavoro.

Lazzi Sberleffi Dipinti è un bellissimo racconto della vita di Dario Fo e Franca Rame, racconto legato ad un pezzo importante della storia di Milano, sorprendente come è la vita dei due protagonisti, che peraltro continuano instancabilmente a lavorare con lo stesso entusiasmo con il quale l’hanno iniziato.

Cappa Felice - Dario Fo a Milano. Lazzi Sberleffi Dipinti
pagg. 248, 40 € - edizioni Mazzotta
felice cappa

L
a biografia di Cappa Felice

fonte: wuz.it


[STAMPA] Dario Fo a Milano. Lazzi, Sberleffi, Dipinti

Fino al 3 giugno è possibile visitare presso il Palazzo Reale di Milano, la prima mostra dedicata all’opera artistica di Dario Fo. Un evento espositivo composto da oltre 400 lavori realizzati dal capostide della satira, esposti in una mostra che si muove partendo dalle pitture a olio su tela, fino agli acrilici più attuali.

Fin dai suoi esordi Fo, in concomitanza con l’attività teatrale e letteraria, ha coltivato il rapporto con l'arte, interessandosi ai grandi maestri del passato. Rientra nel percorso espositivo anche la Bottega d'Artista, un vero e proprio atelier studiato per conoscere le tecniche e le fasi di lavorazione dell'opera d'arte; è nella bottega infatti, come nell'epoca rinascimentale, che Dario Fo elabora le sue opere.

Una mostra ricca di colore, che ci permette di vivere attraverso esso il figuratismo dell'immagine; il gusto utilizzato nei lavori di questo artista è lo stesso del teatro di narrazione, recitato nel suo grammelot padano, incomprensibile per molti, chiarissimo per tutti, poiché utilizza il linguaggio dei suoni, della parola, del canto e dell’onomatopea.

Per molti questa mostra è considerata inusuale, poiché conosciamo Fo come drammaturgo, scrittore o comico, ma chi lo conosce per davvero non ha dubbi: Dario Fo prima di tutto è pittore. Già sua madre lo aveva capito e per tenerlo lontano dai guai adolescenziali, gli ripeteva, tenendolo a casa:“Vai bel testòn, spantégame una frappata di belle figure!”. E lo ricorda anche Felice Cappa, uno dei suoi più cari amici, affermando:“Se cerco di ricordare qual è, per me, l’immagine più familiare di Dario, in oltre trent’anni di frequentazione prima come spettatore, poi come giornalista e, finalmente, come suo allievo e collaboratore, mi viene in mente sempre Dario che disegna”.

Possiamo inoltre affermare non solo che Dario Fo sia un pittore, ma che sicuramente sia un bravo e originale artista..., potrete confermarlo voi stessi visionando le oltre 400 opere tra Lazzi, sberleffi dipinti, che testimoniano l'ingegnosità di questo artista. Attraverso Tele, tavole e tappeti viene raccontata la storia di un popolo immaginario, che ricorda le opere di Hieronymus Bosch; la mostra appare agli occhi del fruitore come se fosse un giornale a fumetti di formato extra-large.

Le opere narrano vicende della nostra apoca, utilizzando una tecnica pittorica ricca di colore e ironia, pur presentando a volte delle tragiche vicende, come Il terremoto dell’Aquila, che si sofferma sul crollo delle bellezze artistiche del paese, o Lo sbarco di Lampedusa, dove due arche non riescono ad accogliere tutte quelle persone bisognose di riparo.

Nelle opere di Fo non solo sono narrate vicende di attualità, ma anche episodi religiosi; nella Torre di Babele per esempio, rifacimento di quella di Pieter Bruegel , il Saviano con leone e statua diventa un moderno San Gerolamo. L'opera più curiosa resta il quadro dove Dario Fo e Franca Rame avanzano come se fossero i personaggi del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Altre opere dell'artista rimandano a capolavori, come Il giudizio Universale di Michelangelo; tutto ciò porta ad un ritorno alla pittura del passato, che non vuole essere soltanto un'imitazione, ma un vero e proprio strumento per sbeffeggiare la realtà attuale.

Una mostra dalle tinte originali, un percorso espositivo accattivante, un progetto moderno, tutto questo è la mostra Dario Fo a Milano, Lazzi Sberleffi Dipinti, a Palazzo Reale.

Info:
Palazzo Reale Dal 24/03/2012 al 03/06/2012
Lunedì: 14:30-19:30
Da martedì a domenica: 09:30-19:30
Giovedì e sabato apertura prolungata fino alle 22:30
COSTO:
9 € intero | 7,50 € ridotto | 4,50 € ridotto speciale

fonte: 2duerighe.com


[VIDEO] La Pasqua di Dario Fo con i licenziati dei Treni Notte

Una Pasqua a Palazzo Reale per il maestro Dario Fo. Una Pasqua in solidarietà con i lavoratori licenziati dei Treni Notte, per la loro lotta e protesta contro la soppressione di un servizio che, oltre a lasciare a casa centinaia di lavoratori, è sempre stato fondamentale per tenere unita l’Italia permettendo a prezzi accessibili il collegamento tra il Sud e il Nord del paese.
 
Dario Fo ha presentato al pubblico il suo dipinto intitolato “Dobbiamo salire sempre più in alto per farci sentire“, dedicato anche alla protesta del Binario 21 in Stazione Centrale a Milano dove da quattro mesi i licenziati si sono barricati su una torre. Ha spiegato davanti alle telecamere l’importanza della protesta incitando alla partecipazione e all’unità. Al telefono con Stanislao, uno dei due licenziati sulla torre, Dario Fo ha promesso che a breve passerà a trovarli, annunciando iniziative di supporto alla loro causa.
 

[FOTO] Dario Fo: un dipinto per gli ex lavoratori Wagon Lits

di Anna Giolitto

Pasqua, 8 aprile 2012. Dario Fo invita alla sua mostra a Palazzo Reale «Lazzi, sberleffi e dipinti» una delegazione dei lavoratori licenziati ex Wagon Lits, in protesta da dicembre sulla torre faro della stazione Centrale di Milano per la chiusura dei treni notte.
Dario Fo dedica loro un quadro: «Sempre più in alto dobbiamo arrampicarci perché si accorgano della nostra tragedia». Davanti al suo dipinto, Dario Fo telefona a Stanislao Focarelli, sulla torre da più di un mese, e dice: «Siamo qua in tanti, in un salone dove c’è questa pittura e dove ci sei tu, lassù in alto, dipinto insieme a tutti i tuoi compagni. Questo per ricordare a tutti quanti l’importanza del gesto straordinario che state compiendo».
 
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fonte: asacube.com