Bologna

Dario Fo porta in scena STORIA PROIBITA DELL'AMERICA al Teatro Duse di Bologna dal 29 gennaio 2016

 

 

STORIA PROIBITA DELL’AMERICA

Scritto e interpretato da Dario Fo

Assistente alla regia

Fabrizio De Giovanni

Con la collaborazione di

Chiara Porro, Jessica Borroni, Luca Vittorio Toffolon

Direttore di scena

Maria Chiara Di Marco

 

Spettacolo tratto dal libro "Storia Proibita dell'America"

I film di Hollywood raccontano le vicende degli indiani sconfitti. Ma ignorano la storia dell’unica tribù che non si arrese mai: i Seminole, una società matriarcale e pacifica, nemica della schiavitù, con protagonisti indimenticabili. Come John Horse, un nero scatenato capace di truffare i bianchi e di conquistare alla causa del suo popolo gli schiavi delle piantagioni facendo comizi-spettacolo. O come Mae Tiger, condottiera meticcia che organizzerà una decisa ed energica azione culturale. O James Billie, veterano seminole del Vietnam che dovrà affrontare, al ritorno in patria, il nemico più insidioso, la droga, e per difendere la sua gente sbaraglierà le truppe del narcotraffico. Un’incredibile storia di resistenza umana e comunitaria lunga secoli, dai primi insediamenti in Florida allo sbarco dei conquistadores spagnoli, alle battaglie contro le truppe inglesi e poi statunitensi, scritta come un romanzo da un grande ribelle del nostro tempo.

 

QUANDO

  • venerdì 29 gennaio 2016 - Ore 21.00
  • domenica 31 gennaio 2016 - Ore 16.00

DOVE

 

     • Teatro Duse di Bologna

 

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DIARIO D'ARTISTA: Dario Fo, Piero Sciotto e Jacopo Zerbo sul palco del Teatro Duse di Bologna per "Ciulla, il grande malfattore"

A pochi minuti dalla messa in scena dello spettacolo "Ciulla, il grande malfattore", sul palco del Teatro Duse di Bologna gli attori effettuano le ultiome prove.

Una fantastica serata davanti ad uno stupendo pubblico, grazie Bologna!

 


DIARIO D'ARTISTA: Entusiasmante debutto dello spettacolo "Ciulla il grande malfattore" al Teatro Duse di Bologna

Ancora una volta Bologna restituisce tutto il suo calore in una stupenda serata al Teatro Duse: lo spettacolo "Ciulla, il grande malfattore" è andato in scena ieri, 1 marzo, regalando quasi due ore di divertimento e riflessione agli oltre 800 spettatori presenti.

Domani, 3 marzo, si replicherà, stesso luogo e stessa formazione: alle 21 saliranno sul palco del Duse Dario Fo, Piero Sciotto e Jacopo Zerbo.

 

Come di consueto, nel foyer sarà possibile acquistare il libro da cui è tratto il copione della serata: "Ciulla, il grande malfattore", che Dario Fo firmerà al termine della rappresentazione.

 

(Nella foto: Dario Fo firma personalmente ogni libro; la fila arriva fin fuori le porte di ingresso al teatro)

 


Comunicato Stampa: DARIO FO E PIERO SCIOTTO IN ‘CIULLA, IL GRANDE MALFATTORE’ - 1 e 3 marzo al Teatro Duse di Bologna

C.T.F.R. srl e Itineraria Teatro srl presentano

DARIO FO E PIERO SCIOTTO IN ‘CIULLA, IL GRANDE MALFATTORE’

Domenica 1 e martedì 3 marzo

al Teatro Duse di Bologna

scritto da Dario Fo e Piero Sciotto

in scena Dario Fo, Piero Sciotto, Jacopo Zerbo

assistente alla regia Fabrizio De Giovanni

con la collaborazione di Chiara Porro, Sara Bellodi, Jessica Borroni, Michela Casiere, Luca Vittorio Toffolon

PRIMA NAZIONALE

Dopo ‘In fuga dal Senato’, e ‘Lu Santo Jullare Francesco’, Dario Fo torna al Teatro Duse di Bologna, in prima nazionale, domenica 1 (ore 16) e martedì 3 marzo (ore 21) con la presentazione-spettacolo ‘Ciulla, il grande malfattore’, lavoro sulla vita del falsario siciliano Paolo Ciulla, recentemente pubblicato dalla casa editrice Guanda.

Scandali finanziari, abusi edilizi, corruzione politica e una crisi economica che arricchisce i pochi e impoverisce le masse. È Roma nel 1884, quando ci arriva Paolo Ciulla, giovane omosessuale siciliano assai dotato nel disegno. Vuole studiare architettura e diventare un artista: non ci riuscirà. In compenso anni dopo, in una Catania sconvolta dalla dura repressione degli scioperi agrari e del movimento dei Fasci siciliani, verrà a galla il suo vero genio: quello per la falsificazione di banconote. È solo l’inizio di una ‘carriera’ che si dipanerà per laboratori e stamperie, banche e taverne, trasformandolo in un paladino dei poveri messi in ginocchio dalla crisi.

Paolo Ciulla, anarchico, criminale, benefattore, è un antieroe contemporaneo e la sua Italia è la nostra.

Le sue avventure, raccontate con stile trascinante, attraversano e illuminano un Novecento italiano che non è stato il secolo breve, ma il più lungo: iniziato nel 1861, non è ancora finito.

L’interrogatorio di Ciulla, uno dei primi grandi processi mediatici del nostro Paese, ha il ritmo di una pièce teatrale: quasi cieco per le sperimentazioni con gli acidi, ma ironico e indomito, il principe dei falsari per giorni tiene testa a giudici e pubblici ministeri. Fino all’apoteosi finale, il più grande momento di gloria: il riconoscimento pubblico di un italianissimo genio.

Dario Fo nasce il 24 marzo 1926 a San Giano, provincia di Varese, dove suo padre prestava servizio come capostazione. Mentre frequenta l’Accademia di Brera, si iscrive al Politecnico, ma scopre in fretta la vocazione per il teatro e per la satira. Comincia a scrivere testi per la radio, poi debutta in scena con Franco Parenti e Giustino Durano. È l’inizio di una fortunata e lunga carriera che lo porterà assieme alla moglie Franca Rame, tra successi e censure, a venire rappresentato in tutto il mondo, con commedie politiche che attingono alla cultura popolare e alla cronaca di tutti i giorni. Nel 1997 riceve il premio Nobel per la letteratura.

Piero Sciotto ha lavorato fra teatro, musica e produzione con Dario Fo e Franca Rame per circa vent'anni, dalla Palazzina Liberty al Nobel. Prima e dopo per altri quindici con il Nuovo Canzoniere di Gianni Bosio, Eugenio Barba, Giovanna Marini, Franco Parenti, Atahualpa Yupanqui, Pep Bou, Jango Edwards, teatri, compagnie e istituzioni, e una rubrica su L'Unità per quattro anni.

 

PREZZI BIGLIETTI INCLUSA PREVENDITA

SETTORE INTERO Posto Unico € 19,80

Ai presenti verrà distribuito nel foyer del teatro un coupon per l’acquisto a prezzo ridotto del volume ‘Ciulla, il grande malfattore’, edizioni Guanda.

La biglietteria del Teatro Duse in via Cartoleria, 42 - Bologna

è aperta dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 Tel. 051 231836 – [email protected] 

I biglietti sono acquistabili anche online sul sito www.teatrodusebologna.it

Ufficio stampa Teatro Duse: Marina Brancaccio - [email protected] - Tel. 339 343 99 75


Dario Fo recita a Bologna "LU SANTO JULLÀRE FRANCESCO". Dal 10 al 12 Febbraio in PRIMA NAZIONALE al Teatro Duse

 

Teatro Duse - Bologna

Da lunedì 10 a mercoledì 12 febbraio ore 21

Itineraria Teatro

DARIO FO

LU SANTO JULLÀRE FRANCESCO

scritto e interpretato da Dario Fo

assistente alla regia Fabrizio De Giovanni

con la collaborazione di Chiara Porro e Jacopo Zerbo

direttore di scena Maria Chiara Di Marco

macchinista Eliel Ferreira

PRIMA NAZIONALE

 

Lu santo Jullàre. predica agli uccelli. 1999Dopo “In Fuga dal Senato”, Dario Fo torna al Teatro Duse di Bologna in prima nazionale da lunedì 10 a mercoledì 12 febbraio con “Lu Santo Jullàre Françesco”, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco, che ha debuttato 15 anni fa e viene riscritto oggi per questo nuovo allestimento. Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, per parlare dei grandi temi che attraversano la società contemporanea.

Il Premio Nobel per la letteratura nel ’97 torna in scena con un racconto teatrale in cui prendono vita personaggi dell’Italia medievale, dai semplici contadini ai Cardinali e addirittura ai Papi. La realtà storica e la tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita del Santo d’Assisi: la richiesta di approvazione della Regola al Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, la malattia agli occhi…

Lavorando su leggende popolari, su testi canonici del Trecento e su documenti emersi negli ultimi due, tre secoli Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Del resto era lo stesso Francesco a definirsi “jullare al servizio di Dio”, e questo proprio negli anni in cui l’imperatore Federico II promulgava un editto contro i “Joculatores obloquentes” considerandoli buffoni osceni. Un eretico di fatto, la cui storia è tornata alla ribalta ai giorni nostri con la salita al soglio di Pietro del nuovo pontefice, e qui riproposta in una versione inedita in volgare umbro medievale.

Dice Fo: “Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava e “di tutto lo suo corpo fasea parola” come testimonia un cronista del suo tempo; nei suoi sermoni suscitava divertimento ma anche commozione fra i presenti che lo ascoltavano”.

L’ingresso allo spettacolo prevede un biglietto intero di 22 € e un ridotto di 16,50 € - posto unico, inclusa prevendita.

Prevendite presso la biglietteria del Teatro Duse (dal martedì al sabato dalle 15 alle 19) e nei punti prevendita Vivaticket (clicca qui).

Biglietteria e informazioni:

Via Cartoleria, 42 - tel. 051 231836 [email protected]

www.teatrodusebologna.it

 

CLICCA QUI per visualizzare il comunicato in versione stampa.


Dario Fo: «la violenza alle donne è determinata dall'impotenza»

12 NOV. 2013 - Il Premio Nobel a Bologna all'incontro 'Ciao Franca' in ricordo della moglie nell'ambito del festival 'La violenza illustrata' e della Giornata contro la violenza sulle donne.

La legge sul femminicidio "è un passo in avanti". Lo ha detto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1997, Dario Fo, a margine di "Ciao Franca", incontro organizzato all'Archiginnasio di Bologna in ricordo della moglie, Franca Rame, nell'ambito del Festival "La violenza illustrata" e della Giornata contro la violenza sulle donne.

"Franca - ha osservato riferendosi alla necessità di una normativa in materia - ne ha parlato forse tra le prime in Senato ma si sfuggiva sempre. Finalmente, dai dai e dai - ha aggiunto - c'è una legge. Sono felicissimo". A giudizio di Fo, ancora, "tutte le leggi che impediscono, oppure puniscono coloro che fanno della violenza sulle femmine" sono utili: "un fatto del tutto normale, un fatto logico, quasi geometrico. E' un passo in avanti - ha chiosato riferendosi alla legge -, speriamo che non mettano dei cavilli come quello, ad esempio, della provocazione".

Parlando di violenza sulle donne, Fo ha aggiunto una sua riflessione sugli uomini, i loro comportamenti e modo di essere. "La violenza è determinata dall'impotenza, tutti gli studiosi seri lo indicano", ha detto. "Un uomo del tutto normale, che si sente sereno con se stesso, che ama la natura e tutto ciò che ci porta, compresa naturalmente l'essenza delle donne, è ben felice che ci sia un equilibrio - ha proseguito Dario Fo - quando invece si sente oppresso, ha paura e si sente minore rispetto a qualcosa che 'gli appartiene' e che non riesce a conquistare perchè non ha i mezzi adatti, sia intellettuali, sia a volta anche fisici, cioè il denaro o il livello sociale, ecco che arriva a fare violenza; questa è una costante".

A chi gli chiedeva se un'eventuale uscita di Silvio Berlusconi dalla politica possa, in qualche modo, cambiare anche la condizione femminile in Italia, Dario Fo ha risposto: "Non lo so, perchè non abbiamo soltanto Berlusconi, abbiamo un Governo in cui ci sono quelli che hanno fatto l'amore con Berlusconi, se lo sono sposato e forse avranno dei figli, molti figli, perchè è molto proficuo vivere in concomitanza sessuale con una razza di quel genere".

 

 

Fonte:  bologna.repubblica.it  foto Federico Borella (eikon)

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Fonte: Corriere di Bologna 12 nov. 2013

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GALLERIA FOTOGRAFICA DE IL RESTO DEL CARLINO (Foto Schicchi)

http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=83613