Dario Fo: «Don Gallo era l'incontro...»

«Abbiamo perduto un compagno di strada. Era bello camminare con lui accanto, era un contagio di cose buone». Dario Fo, quarant’anni dopo il primo incontro con Don Gallo, quel prete magnifico che in moltissimi ora piangono.
Hai detto “contagio”?
«Esatto: lasciava tracce, segni. Spiazzava con la bonomia, con la sua apertura totale, era l’incontro, lui era l’incontro...»
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Dario Fo e Carmelo Bene: i rivoluzionari del teatro italiano

dario fo e carmelo beneDi Stefano Bardi - Il Presidente della Repubblica gli hanno proposto di fare! Ma lui da grande uomo di cultura qual è ha rifiutato, perché ha affermato che la politica non fa per lui in quanto.. gli sta stretta. Personalmente credo che il suo rifiuto sia dovuto per la sua grande passione che ha per il suo lavoro, che è il teatro; ma, a differenza delle critiche che gli sono state fatte per questa scelta, credo che la sua sia stata una scelta di coerenza, poiché lui è stato è sarà un uomo che ha fatto del teatro il suo scopo di vita. Di chi sto parlando? Del premio Nobel per la letteratura Dario Fo (Sangiano, 24 marzo 1926): un grande scrittore che ha rivoluzionato il modo di fare teatro in Italia dal 1969 in poi.

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Enzo Jannacci - Enzo Jannacci In Teatro 1964 [Album Completo]

Ohè sunt chi (testo di Dario Fo; musica di Enzo Jannacci)
Qualcosa da aspettare (testo e musica di Fausto Amodei)
Sopra i vetri (testo di Dario Fo; musica di Fiorenzo Carpi)
Aveva un taxi nero (testo di Dario Fo; musica di Fiorenzo Carpi)
Un foruncolo (testo di Dario Fo; musica di Fiorenzo Carpi)
La forza dell'amore (testo di Dario Fo; musica di Enzo Jannacci)
Veronica (testo di Dario Fo e Sandro Ciotti; musica di Enzo Jannacci)
Prete Liprando e il giudizio di Dio (testo di Dario Fo; musica di Enzo Jannacci)
Il primo furto non si scorda mai (testo di Dario Fo; musica di Enzo Jannacci)
Sfiorisci bel fiore (testo e musica di Enzo Jannacci)
Niente (testo e musica di Enzo Jannacci)
L'Armando (testo di Dario Fo; musica di Enzo Jannacci)


LA GELMINI CONSIGLI A B. DI TRASFERIRSI ALL'ESTERO di Dario Fo su Il Fatto Quotidiano 12/05/2013

La signora Mariastella Gelmini, splendida creatura, in una nota rilasciata all’Ansa ieri sera, dice che solo una mente annebbiata potrebbe essere d’accordo con me quando dichiaro che la condanna di Silvio Berlusconi in uno dei suoi numerosi processi sarebbe una dimostrazione che nel nostro paese la giustizia è veramente uguale per tutti.
Certo, vivere nella speranza che la giustizia risolva i problemi di equità nella vita sociale del nostro paese è una pretesa a dir poco paradossale.
Anche perché pochi sanno che quasi tutti gli avvocati che si ritrovano a far parte del Popolo della Libertà sono stati ingaggiati da Berlusconi per difenderlo nei processi in cui è stato coinvolto. Il fatto di averli fatti assumere spesso imponendoli nei vari governi alla Camera e al Senato è una straordinaria “drittata”, giacché così in gran parte il Cavaliere fa pagare gli stipendi dei suoi avvocati direttamente al popolo italiano.
Ma poi la Sig.ra Gelmini mi dovrà spiegare che c’entra questa “drittata” con la giustizia uguale per tutti. Ma quanti sono gli italiani che possono godere dello stesso privilegio che si è regalato il boss di Arcore?
Ma andiamo avanti. Perfino il segretario del Popolo della Libertà ha partorito una legge messa in atto per sospendere i processi a carico del Cavaliere: stiamo parlando del Lodo Alfano che infatti rende nulli i processi penali nei confronti delle quattro cariche più alte dello stato, e il quinto protetto è stato quasi sempre lui.
E quindi c’è la ex Cirielli, che diminuisce i tempi di prescrizione, così che gran parte dei suoi processi siano allungati fino a diventare nulli, vedi caso Mills. Poi c’è la legge Gasparri, redatta dal Gasparri stesso: egli oggi è senatore e anche senza essere laureato ha elaborato la legge in questione che regala un’infinità di privilegi a Berlusconi e alle sue televisioni.
Vi è inoltre la depenalizzazione sul falso in bilancio grazie alla quale il Cavaliere si è salvato da ben due processi.
Ultimamente è stata inventata anche la legge sulle rogatorie internazionali che trova applicazione anche al processo "Sme-Ariosto 1" per corruzione in atti giudiziari. Un altro colpo di genio, sempre messo a segno dal suo staff, è la  depenalizzazione del falso in bilancio, che ha portato alla sua assoluzione in altri due processi.
Vi è poi la Legge Cirami (il cui autore, addirittura un ex magistrato, è passato in pochi anni da una formazione all’altra con un’agilità straordinaria): questa legge, creata un’altra volta per Berlusconi, introduce il  "legittimo sospetto sull'imparzialità del giudice” per far trasferire i processi con la speranza di perderli per strada.
Di leggi ad personam ve ne sono altre cinque, tra queste anche il condono tombale, il Lodo Schifani (che per fortuna è stato dichiarato incostituzionale), il decreto Salva Rete4, il condono edilizio esteso alle aree protette (inclusa Villa Certosa), la legge Pecorella (quest’ultimo Professore di Diritto in un’università di Milano).
Inutile dire che tutti questi privilegi giuridici ai quali abbiamo accennato hanno portato beneficio alle società di cui il Cavaliere è proprietario.
Un’altro docente universitario che è stato al servizio dell’Accademia di Arcore, anch’egli avvocato, è il Prof. Tremonti che abolì l’imposta sulle successioni e donazioni per grandi patrimoni. Vuoi vedere che anche qui c’è stato un vantaggio particolare per il presidente Berlusconi?
Ma non è finita... abbiamo anche il decreto salva-calcio, di cui beneficiò la squadra del Milan che secondo notizie riservate pare sia un’organizzazione di cui è proprietario il Satrapo della Brianza.
Vi è inoltre l’incentivo per l’acquisto dei decoder: casualmente il principale distributore in Italia di tali apparecchi è una società controllata al 51% da Paolo e Alessia Berlusconi, per il momento non ancora eletti nel nostro Parlamento.
E dire che ci sono ancora delle cittadine e dei cittadini italiani a loro volta dirigenti politici leggermente a destra che lamentano la mancanza di giustizia nei processi italiani. Fra questi c’è anche la Sig.ra Gelmini verso la quale mi sento solidale fino al midollo. Tanto che se fossi in lei, consiglierei a Berlusconi di rifiutare la cittadinanza italiana e recarsi a vivere in altri paesi d’Europa.
Lì sì che si troverebbe bene: posso assicurarle che dispongono di hanno ottime galere.
 
 
DARIO FO


IL PREMIO NOBEL DARIO FO  OSPITE DI 'UN GIORNO DA PECORA', SU RADIO2, ALLE 14.30

 

Un premio Nobel a 'Un Giorno da Pecora'. Oggi, 9 maggio 2013, Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro avranno un ospite d'eccezione: Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, drammaturgo, attore, pittore, icona della cultura italiana nel mondo. Con l'autore del celebre 'Mistero Buffo' - recentemente proposto da Beppe Grillo come candidato a Presidente della Repubblica, l'Anziano Sabelli Fioretti e il Simpatico Lauro - come si definiscono i conduttori - parleranno di arte e politica, di cultura e impegno civile, ripercorrendo le 'tappe' della carriera di Fo e i progetti futuri del premio Nobel, tra cui il suo prossimo stage teatrale con Franca Rame e il figlio Jacopo, a cui parteciperanno studenti da tutta Europa, che si terrà presso la Libera Università di Alcatraz vicino a Gubbio, dal 19 al 25 maggio. E' possibile seguire la diretta video della puntata cliccando sul sito http://ungiornodapecora.blog.rai.it/