A Milano c’è un’emergenza. Abbattiamo lo smog subito.

A Milano c’è un’emergenza, Albertini intervenga ora: nella settimana di Natale sospenda il traffico a giorni alterni e raddoppi i mezzi pubblici.

Ormai da oltre 135 giorni (100 giorni in più rispetto al limite imposto dalla UE), le centraline dell’Arpa registrano concentrazioni di Pm10 al di sopra della soglia di attenzione.

Il prossimo blocco del traffico sembra previsto per il 29 di gennaio 2006, cioè tra ben 50 giorni (e tra l’altro, guarda caso, nel giorno delle primarie dell’Unione a Milano)!
Le decisioni concrete e tangibili occorrono adesso, non l’anno prossimo, anche se queste dovessero risultare impopolari. Oltre a ridurre subito la concentrazione di inquinanti devono servire a far capire che la situazione non è grave ma gravissima. Oppure circa 1300 morti all’anno non sono rilevanti per il nostro sindaco, che pure è responsabile della salute pubblica? Oppure circa 800.000 giornate di lavoro perse in un anno non riguardano l’economia di questa città? (citiamo i dati raccolti dall’Istituto dei tumori di Milano).
Questo sindaco abbia il coraggio di essere impopolare, - tanto non si ricandida più – e ora assuma due semplici ma necessarie decisioni: nella settimana che precede il Natale sospenda il traffico privato a giorni alterni, e moltiplichi le corse dei mezzi pubblici.
Al resto penseremo noi quando governeremo questa città, perché le proposte ci sono: dalla città centrifuga con le “isole di scambio”, dove i pendolari possano lasciare le automobili a prezzi contenuti per usufruire della rete di trasporti pubblici potenziati (in questo senso, la decisione di Trenitalia di rivedere l’orario ferroviario è scandalosa: la trasformazione degli Interregionali in Intercity su alcune delle tratte di maggior utilità per i pendolari in entrata e uscita da Milano - e il conseguente aumento dei prezzi – sono infatti un ulteriore deterrente all’utilizzo del trasporto pubblico), alla disponibilità di auto elettriche a noleggio, di un rete vera di piste ciclabili – ricordiamoci che Milano è in pianura -, a ristabilire orari limitati alle ore congestionate per la consegna delle merci, fino alla chiusura del centro cittadino al traffico privato.


Tavola rotonda - confronto pubblico

Città metropolitana: mobilità, partecipazione e diritto alla cittadinanza

Domani, 14 dicembre, presso la Casa della cultura (via Borgogna 3, Milano), si svolgerà una tavola rotonda in forma di confronto pubblico sul tema CITTÀ (DINANZA) METROPOLITANA, alla quale Dario Fo parteciperà insieme a Milly Moratti e Davide Corritore, che come lui concorrono alle primarie milanesi del 29 gennaio.

In quest’occasione si avanzerà la proposta della costituzione della Città Metropolitana, un’istituzione che consentirebbe di governare il sistema metropoli in maniera organica, permettendo il disegno di un equilibrato progetto di sviluppo territoriale, economico e sociale, che sia compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e offra pari opportunità a tutte le comunità dell’area

Le tematiche all’ordine del giorno saranno mobilità, partecipazione e diritto alla cittadinanza.

In una città come Milano, nella quale affluiscono quotidianamente circa un milione di pendolari, la sfida è quella di ripensare la gestione del territorio tenendo in considerazione non solo l’area cittadina, ma anche la sua relazione con i comuni limitrofi e, in un’ottica di più ampio respiro, con l’intero territorio lombardo.
È per questo che la Città Metropolitana è da intendersi come un organo che, da un lato, funga da coordinatore, garantendo una visione d’insieme nello sviluppo del territorio, e dall’altro sia affiancato da strumenti di governo più prossimi alle comunità locali, che si facciano portavoce dei loro effettivi bisogni, per assicurare a tutti un’effettiva partecipazione.
Fra i temi più scottanti, la necessità di introdurre una gestione integrata del sistema di trasporto pubblico su tutta l’area e di adeguare le infrastrutture alle reali necessità della cittadinanza metropolitana per porre rimedio alla prolungata emergenza in termini di mobilità - e di qualità ambientale - che da anni colpisce, come una piaga, il territorio.

Dario Fo


Un importante momento di confronto pubblico sul tema della
"Città Metropolitana" tutti i cittadini sono invitati.


Un abbraccio a Dario

Caro Dario,

Per fortuna non sono di Milano, ma abito in Versilia, così non mi sobbarco
le ore di traffico, il freddo, lo smog, le strade rubate ai bambini e regalate
alle auto. Non vedo le brutture delle periferie, i palazzoni della speculazione
edilizia, il razzismo, la povertà dei migranti...dei pensionati. La tristezza
che fa lo stridore tra Via Montenapoleone con la periferia nord. Caro Dario,
tu che rappresenti davvero l'altra Italia, l'Italia che amo, tu che dai voce
a coloro che sono dimenticati, che sono schiacciati dalla menzogna e dalla
superficialità , meriteresti davvero di essere il Sindaco di Milano.

Per te, se fosse possibile, sarei disposto a prendere pure la residenza a
Milano, giusto per scrivere sulla scheda elettorale il tuo nome.


Meno male che c' è Dario Fo

A volte mi chiedo dove siano finite tutte le energie che avevamo - noi della
sinistra - tutta la voglia di combattere, tutto quel furore politico … che
ci faceva stare alzati fino all' alba …seduti sul marciapiede del bar già
chiuso, a discutere, a litigare, a parlare.
Parlare. Perché non si parla più? Perché si parla troppo e troppo di niente?
Che fine ha fatto quel "genio del cuore" che qualche volta ci faceva
sembrare anche un po' ridicoli, quando - noi della sinistra - non volevamo
bere la coca cola per non sovvenzionare la guerra del Viet Nam, quando
pensavamo che l' unica cosa che non avremmo mai perso era la coerenza.
Quanti di noi si sono persi? … e hanno cominciato a chiamare "equilibri"
tutti i compromessi che ci passavano sotto il naso?
Forse eravamo meglio prima quando "abbaiavamo alla luna", quando tutto
doveva succedere, quando bastava chiudere gli occhi per riuscire a dormire.
E invece abbiamo dormito con gli occhi aperti, pur di non avere la
responsabilità di intervenire: abbiamo assistito – noi della sinistra -
troppo indifferenti, troppo tiepidi, forse anche un po' vigliacchi ... allo
sfacelo che si consumava proprio qui, intorno a noi.
Noi siamo qui, …. ma la sinistra?
Credo che non abbiamo più alibi, credo che lo stato delle cose sia oltre
ogni più triste previsione, credo che ci fosse bisogno di qualcuno che ci
svegliasse….
Meno male che Dario Fo c' è!
E noi ci siamo, con lui.

Oggi mi sento fortunata e orgogliosa di essere milanese (un po' meno di
essere milanista!), di essere di sinistra, di essere radicale, nel modo
giusto e nel modo vero e non mercenario, di essermi rimessa in gioco per un
progetto di sinistra che non c' è più, i radicali di sinistra.
E anche di aver spento la televisione, perché non fanno altro che parlare di
madonne e di preti.
Ci sono. Ci siamo.


Prima mondiale: "Madre Pace" di Dario Fo e Franca Rame

All'international Peace Conference, organizzata da Stop the war coalition (www.stopwar.org.uk) ore 21 presso la Pimlico School (Lupus Street, Pimlico, London SW1V 3AT) verrà rappresentato in prima mondiale il testo che Dario ha scritto per Franca: "Peace Mom" ispirandosi alle lettere inviate a Bush, articoli, giornali, cronologia di Cindy Sheehan, madre di un soldato ucciso in Iraq, tradotto dal prof. Tom Behan, uno dei traduttori inglesi, che ha già trodotto altri testi di Dario e con la regia di Michael Kustow.

Il monologo recitato da Franca Rame
Il monologo "Madre Pace" (Italiano)
The monologue "Peace Mom" (English)

Per la traduzione negli Stati Uniti stiamo contattando Michael Moore.
In Italia verrà rappresentato prossimamente.
Il testo è visibile anche da alcatraznews.com