"Di certo non s'e' mai visto..." da "Isabella, Tre Caravelle e un cacciaballe"
Dario Fo in "Isabella, tre caravelle e un cacciaballe".
La tragicomica storia di un attore condannato a morte per aver recitato un'opera proibita di Fernando De Rojas.
Il malcapitato è già sul patibolo quando gli viene offerta la possibilità di recitare un ultimo spettacolo in attesa di una improbabile grazia. Ha inizio la storia di Cristoforo Colombo. Il "cacciaballe", interpretato da Dario Fo, tenta con inganni e intrallazzi di convincere la regina di Castiglia a finanziare la sua spedizione alla scoperta dell’America.
E se alla fine Colombo sarà "preso a calci nel sedere" da tutti, una sorte migliore non toccherà al condannato. Al termine della rappresentazione egli scopre di essere stato beffato, che la grazia non è arrivata e può solo divertire i presenti con un'ultima, irripetibile performance: la propria decapitazione.


A pagina 79 del libro "
Secondo Dario Fo, ''i soloni'' della politica hanno sbagliato tutto, non è stata la vittoria di un movimento effimero ma l'inizio di una rivoluzione e i vecchi giochetti - che Grillo fa bene a denunciare come mercato delle vacche - non funzionano...
Il grammelot di Maurizio Crozza. Il comico, nel suo "Paese delle meraviglie", su La 7, immagina il discorso a reti unificate del "presidente" Dario Fo. Tutto questo dopo la candidatura al Quirinale del Premio Nobel proposta da Beppe Grillo...