Comunicato stampa

UN SECONDO PREMIO NOBEL PER DARIO FO: IN TURCHIA CENSURATE ANCHE LE OPERE DELLA COMPAGNIA TEATRALE FO RAME

Nel video: Dario Fo commenta la notizia della censura nei teatri turchi. 

 

Recep Tayyip Erdogan a teatro vuole che vengano rappresentati solo testi di autori turchi “umanisti nazionalisti”.

E così in Turchia vengono sospese tutte le rappresentazioni teatrali che portano in scena testi di William Shakespeare, Anton Chekhov, Bertolt Brecht e Dario Fo. Spariti dalla stagione 2016-2017 e sostituiti da autori rigorosamente turchi e con testi in linea con il pensiero di Erdogan, perchè non basta essere compatrioti del presidente turco per vedere i propri spettacoli teatrali inseriti in cartellone. Anche tutte le opere turche «non in linea con il nuovo spirito» sono state eliminate dai teatri del paese.

«Siamo umanisti nazionalisti. Apriremo la stagione in tutti i teatri solo con testi locali per contribuire all’unità e all’integrità della patria e rafforzare i sentimenti nazionali e religiosi», è il proclama di Nejat Birecik, vicepresidente dell’associazione dei teatri di Stato. Lo slogan scelto è “Il sipario della Turchia si apre con il Teatro turco”, e sono otto le opere «rigorosamente turche» che «saranno portate in 65 teatri in tutto il Paese».

 

  Maggiori informazioni:

 www.lastampa.it

 www.ilfattoquotidiano.it 

 www.tempi.it 

 

 


Dario Fo dipinge Maria Elena Boschi: l'opera all'asta per #Italia5Stelle

Quella che vedete in foto è un'opera di Dario Fo realizzata con tecnica mista, con prevalenza di pittura a olio su tavola di faggio. Il nome dato all'opera è il seguente:

"Dipinto sulle orme del dinamismo metafisico. Ritratto di una donna elegante: Maria Elena Boschi".

La misura del quadro è 52cm x 62cm.

Nei prossimi giorni, per volere di Dario Fo, il dipinto sarà messo all'asta (base d'asta 8.000 euro) su una piattaforma online, e il ricavato della vendita verrà devoluto al Movimento 5 Stelle a sostegno di Italia 5 Stelle che si terrà a Palermo il 24 e il 25 settembre prossimi.

 

 

Per vedere la galleria fotografica visita la pagina facebook cliccando qui.

 


Dal 24 luglio al 30 settembre: Le opere di Dario Fo in mostra a Quarto d'Altino - Venezia

 

Valorizzare Altino e il suo patrimonio storico-archeologico, portando il premio Nobel Dario Fo e le sue opere nella sede museale tra fine luglio e settembre: è questo l’obiettivo del progetto sviluppato dal Comune di Quarto d’Altino in partenariato con il Polo Museale del Veneto – Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Altino, il patrocinio dei Comuni di Roncade, Casale sul Sile, Marcon e Mogliano Veneto e grazie alla collaborazione di tante realtà del mondo dell’associazionismo e produttive del territorio.

 

Il Progetto ha preso avvio lunedì 18 luglio, con un corso di pittura di una settimana, tenuto, a titolo gratuito, dal Maestro Enrico Berico, che si svolgerà presso Villa Marignana Benetton a Mogliano Veneto: destinatari sono sedici giovani artisti del territorio veneziano e trevigiano, di età compresa tra i 14 e i 30 anni, che saranno guidati ad apprendere le tecniche pittoriche di Dario Fo sui bozzetti realizzati per il Johan Padan, spettacolo teatrale scritto dallo stesso Fo. Al termine del corso, le tele realizzate dai giovani artisti verranno trasferite presso il Museo di Altino, dove verranno completate e firmate da Dario Fo, per essere poi esposte presso le sale della sede museale dal 24 luglio al 30 settembre; all’inaugurazione della mostra sarà presente lo stesso Fo. Il ricavato dalle offerte libere per visitare la mostra e dalla vendita dei gadgets sarà donato al Comitato Il Nobel per i disabili Onlus, organizzazione non lucrativa di utilità sociale fondata da Dario Fo, Franca Rame e Jacopo Fo a sostegno delle persone affette da disabilità fisiche o mentali.

Al termine del corso di pittura, il 23 luglio, nella piazza S. Eliodoro di Altino, l'attore Mario Pirovano interpreterà il Johan Padan.
 

Rinviato lo spettacolo MISTERO BUFFO previsto per il 16 giugno 2016 alla Cavea dell'Auditorium Parco della Musica di Roma

COMUNICATO STAMPA

Roma, giovedì 16 giugno 2016 - A causa di una laringotracheobronchite che ha colpito il Maestro Dario Fo, lo spettacolo previsto questa sera nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, è rinviato all’1 agosto ore 21.

Ma ecco le parole dello stesso Fo: “Tenevo molto a questo incontro nella capitale. Roma per me e per Franca non è stata una delle tante città del nostro Paese con cui abbiamo tenuto rapporti importanti, ma una città speciale. Abbiamo abitato lungamente a Roma. Qui è nato nostro figlio Jacopo, qui abbiamo allestito centinaia di spettacoli in teatri antichi e in cavee allo scoperto. Per quasi un anno abbiamo recitato dentro uno chapiteau da circo, il Teatro Tenda di piazza Mancini che poi è diventato un monumento davvero spettacolare e per finire è qui che abbiamo allestito per la prima volta una gran quantità di giullarate del genere Mistero Buffo. Quello che ci preparavamo a portare in scena, oggi 16 giugno, era il capostipite di una serie di rappresentazioni che hanno girato per tutto il mondo. Mi spiace, ho fatto di tutto per essere in grado di rappresentare questi antichi fablieau, ma fra un mese circa io sarò qui di nuovo. Vi prego perdonate se mi sono comportato al livello di un normale essere umano.”

I biglietti acquistati per lo spettacolo del 16 giugno restano validi (senza bisogno di cambiarli) per la data dell’1 agosto. In alternativa è possibile chiedere il rimborso entro cinque giorni a partire da domani, quindi fino al 21 giugno 2016.

Per maggiori info www.auditorium.com 


Le opere di Dario Fo dal 27 maggio al 14 giugno 2016 in mostra a Roma

 

 

mostra roma dario fo

 

"Ho iniziato a dipingere da bambino. Mia madre, che conosceva la passione che avevo per la pittura, quando non voleva che andassi in giro a far ragazzate con i compagni che come me sentivano il “richiamo della foresta”, stendeva sul tavolo di cucina una mazzetta di fogli bianchi, rovesciava una quantità di pastelli e matite colorate e, invitandomi all’orgia diceva: “Vai, bel testòn, spatègame una frappàta de belle figure!” E io, via che mi buttavo a spantegàre colori sul foglio bianco, a rincorrere, con giravolte di righe, immagini che montavano una dietro l’altra come se le avessi stampate a memoria. Man mano che entravo nel gioco degli incastri e stendevo spazi, piani di colori, mi prendeva uno sballo d’incanto. ..."

 

 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 27 maggio al 14 giugno e visitabile tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30

Le opere, ospitate negli spazi della galleria Monogramma al 102 di Via Margutta a Roma, sono una selezione dei numerosi dipinti realizzati da Dario Fo tra il 2011 e il 2014 e che sono stati utilizzati come copertine e illustrazioni dei suoi libri o per le scenografie degli ultimi spettacoli teatrali.

 

Per maggiori informazioni tel. +39 06 32650297  

Ufficio Stampa Monogramma:

Gianluca Morabito +39 348 0537611

www.monogramma.it

 

 


DARIO FO: UNA NOTIZIA SCONVOLGENTE IN MEDICINA IN ITALIA #NoMoreVirus

 

Ma cosa è successo, perché la gran parte del nostro Paese non ne sa niente.

Ci siamo rivolti ad alcuni direttori dei giornali più importanti e di alcune televisioni ma nessun fra quelli di maggior tiratura, a parte il Fatto Quotidiano, si è dato disponibile a pubblicare la notizia che ora vi andiamo illustrando.

E’ successo che da noi, in Italia, un gruppo di ricercatori della Università di Siena coadiuvati da altri scienziati del CNR di Pavia avrebbero scoperto un metodo davvero geniale per combattere e annientare i virus di un numero incredibile di patologie che da anni affliggono l’umanità. La tecnica impiegata normalmente, da parte dei medici di tutto il pianeta, è quella classica cioè attaccare frontalmente i virus causa delle infezioni, spesso mortali, nel tentativo di liberare il paziente distruggendo il morbo. E molti sono i casi in cui il farmaco usato raggiunge il risultato di guarire l’ammalato. Ma spesso ecco che dobbiamo assistere al riemergere della malattia grazie ad un virus che si è modificato per riattaccare spietatamente la vittima.

La cosa ci sorprende poiché scopriamo che il virus ha facoltà imprevedibili: è scaltro e caparbio e soprattutto possiede un cervello collettivo, sì un vero e proprio apparato pensante che inventa, che ricrea di volta in volta la propria personalità con nuova e inaspettata violenza.

Davanti a un fenomeno del genere Charles Darwin si sarebbe messo a urlare di soddisfazione: “Avevo ragione. I virus sono esseri dotati di intelligenza e sanno evolversi nel massimo della criminalità, proprio come gli esseri umani!”.

Sei anni fa il gruppo di ricercatori di Siena e Pavia ebbero un vero e proprio colpo di genio. All’istante si chiesero: “Questo metodo che noi applichiamo non pone forse l’obbligo di analizzare il problema con tutt’altra logica? Per esempio partire non dall’attacco al virus ma piuttosto dall’alveo in cui si è installato il virus. E’ il luogo in cui si annida il portatore del morbo che dobbiamo rendere inospitale, peggio... invivibile. Appena il killer tenta di affacciarsi alla cellula per moltiplicarsi in quantità da strage ecco che noi introduciamo nell’alveo abitativo una molecola che ha in sé il potere di spegnere la proteina cui il virus si attacca, rendendola inutilizzabile”.

In poche parole senza quella specifica proteina il virus è sconfitto. E con questa idea ecco che inizia un metodo del tutto nuovo di affrontare il problema.

Franca in quel tempo, sempre 6 anni fa, si trovò ad assistere ad una trasmissione televisiva in cui uno degli autori di questa nuova fase della ricerca descriveva il programma che il gruppo di scienziati intendeva ora seguire, lamentava le difficoltà sul piano finanziario e chiedeva un intervento pubblico giacché il Ministero della Sanità prendeva tempo, dilazionando ogni intervento. Franca, convinta che quella equipe di studiosi fosse da prendere in seria considerazione, telefonò al responsabile dell’Ateneo e offrì il proprio appoggio impegnandosi a coprire l’ammontare dello stipendo di un ricercatore indispensabile utilizzando quello che aveva percepito come senatrice della Repubblica. E l’ha mantenuto, per tre anni.

Il risultato delle sperimentazioni è stato reso noto il 26 aprile ed è proprio in quell’occasione che l’equipe di ricerca dava una notizia veramente straordinaria, cioè: la molecola identificata ha dimostrato di essere in grado di inibire la proteina e quindi di sconfiggere il virus dell’HIV, dell’epatite C e della Dengue.

Una notizia sconvolgente che avrebbe dovuto riempire le prime pagine dei giornali per non parlare dei servizi televisivi! E invece, come abbiamo già accennato, niente!

Oltre alla notizia sarebbe stato importante avvertire il pubblico delle difficoltà che ci sono ancora nella ricerca, prima di arrivare al successo completo. I ricercatori hanno prodotto già dei test andati a buon segno in vitro e con animali che possiedevano caratteristiche simili a quelle degli esseri umani e anche con queste questi test avevano ottenuto un risultato positivo.

Ma le difficoltà cominciano con le prove su esseri umani perché per abbattere il virus non bisogna danneggiare la cellula ma solo inibire una proteina e quindi la cautela deve essere portata al massimo dei livelli, altrimenti si rischia di uccidere l’uomo (si rischiano effetti nocivi). Questo significa esperimenti più mirati e ad alto controllo.

Ora, visto che spesso i mass media scantonano quasi infastiditi all’idea di informare il pubblico su certi avvenimenti storici come questo, non ci resta che produrre tutti noi una rete di informazione che sostituisca il silenzio della stampa.

Naturalmente per poter comunicare bisogna essere noi per primi informati e soprattutto in grado di spiegare con chiarezza e semplicità di linguaggio i termini della scoperta e dei metodi di indagine e ricerca che si stanno seguendo: informare vuol dire rendere edotti, arricchire di coscienza e conoscenza, a cominciare dai giovani per finire alle persone adulte.

Non è un’operazione facile, lo sappiamo, ma siamo convinti che l’insistere e l’inventare nuovi modi di comunicare usando tutti i mezzi a disposizione, possa portare a un successo.

Proviamoci ancora.

 

Dario Fo 

 

 

Articoli sullo stesso argomento:

Lettera aperta di Dario Fo del 4/05/2016

Video di Jacopo Fo e Articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano 


Comunicato stampa - Lettera di Dario Fo su scoperta dell'Università di Siena e del CNR

 

Scoperti nuovi agenti antivirali. Siamo orgogliosi di aver appoggiato questa ricerca.

L’Università di Siena e il Cnr hanno annunciato una scoperta storica che potrebbe determinare una vera e propria rivoluzione nell’approccio terapeutico per le malattie causate da virus. L’equipe diretta dal professor Maurizio Botta e dal professor Giovanni Maga ha individuato nuove molecole capaci di inibire la proteina umana DDX3 di cui “si nutrono” i virus. La sperimentazione diretta dal professor Maurizio Zazzi ha già dimostrato l’efficacia di questa metodologia contro Aids, Epatite C e Dengue.

Nel comunicato stampa ufficiale dell’Università di Siena si cita il fatto che la ricerca è stata possibile grazie a finanziamenti pubblici e anche grazie alla donazione offerta dal nostro Comitato il Nobel per i Disabili. Aver contribuito a questo grande successo ci rende particolarmente felici e orgogliosi.

Ci teniamo però a raccontare come siamo arrivati a prendere la decisione di finanziare questa ricerca.

Il merito va tutto a Franca che 6 anni fa rimase colpita da alcune notizie che aveva appreso seguendo una trasmissione televisiva. L'equipe medica incontrava difficoltà a finanziare questo progetto. Come sempre Franca agì d’impulso, immediatamente telefonò ai ricercatori chiedendo quali difficoltà economiche impedissero di portare a termine il loro lavoro. Mancavano i fondi per pagare lo stipendio a un ricercatore indispensabile. Franca decise quindi che il Comitato il Nobel per i Disabili si sarebbe accollato l’intero costo di uno stipendio per 3 anni (dal 2010 al 2012).

Ancora una volta Franca ci ha dimostrato di possedere, oltre a una grande generosità, un intuito straordinario perché, pur non possedendo una formazione scientifica, parlando con questi ricercatori, aveva capito che erano scienziati ai quali era giusto dare fiducia. Si tratta di un caso molto particolare anche perché l’attività fondamentale del Comitato non è certo quella di finanziare la ricerca scientifica.

Da quando Franca ed io si è deciso di devolvere l’intero ammontare del Premio Nobel a cause sociali ci siamo occupati di fornire 36 pulmini attrezzati per il trasporto di disabili in carrozzina ad altrettante associazioni, di venire in aiuto ai nostri soldati contaminati dall’uranio impoverito durante la guerra del Kosovo e di altre situazioni drammatiche.

Per finire vorremmo anche ricordare che nelle casse del Nobel per i Disabili, oltre al denaro del premio è confluito anche l’intero stipendio ricevuto da Franca nella sua qualità di senatrice.

 

Dario Fo

4/05/2016

 


Il Comitato il Nobel per i Disabili finanzia ricerca su RNA - Scoperto unico farmaco contro infezioni virali

Jacopo Fo racconta agli studenti del Corso di Teatro, che si tiene in questi giorni alla Libera Università di Alcatraz, la notizia ricevuta nel pomeriggio di ieri (3/05/2016 n.d.r.): 

 

 

Infezioni virali, da studiosi italiani terapia ad ampio spettro. Dario Fo: “Ricerca che Franca ha sostenuto dall’inizio”.

Un unico farmaco contro differenti infezioni virali, capace d’interferire con il meccanismo di replicazione di virus come ‘Hiv, il virus dell’epatite C o il virus Zika. È ‘obiettivo di uno studio condotto da Maurizio Botta, del dipartimento di biotecnologie, chimica e farmacia dell’Università di Siena e da Giovanni Maga dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia, pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Lo studio è basato su un approccio innovativo, che sfrutta molecole che, invece di colpire i componenti virali, come avviene per i farmaci attualmente in commercio, inibiscono una proteina umana, definita “DDX3″, che i virus utilizzano per infettare la cellula e replicarsi. “Il potenziale di questi composti è enorme e potrebbe trovare applicazione nel trattamento di pazienti immunodepressi, che spesso sono colpiti da altre infezioni virali, insieme all’Hiv – spiega Maurizio Botta -. Inoltre, questo approccio potrebbe rappresentare anche una valida soluzione contro infezioni emergenti, che con la globalizzazione si stanno diffondendo in maniera sempre più frequente ed estesa, e contro le quali non esiste ancora un rimedio efficace. Il nostro team – aggiunge lo studioso – sta continuando a lavorare strenuamente per raggiungere questo obiettivo: mettere a punto una nuova terapia antivirale efficace nel giro di pochi anni”.

Questa ricerca porta la firma anche della Fondazione Dario Fo e Franca Rame, che ha offerto un cospicuo finanziamento per la ricerca. “Questa grande notizia dimostra una volta di più che Franca aveva un istinto straordinario per la solidarietà vera e non soltanto di facciata”, spiega l’attore Premio Nobel a Ilfattoquotidiano.it ricordando che l’idea di finanziare questo progetto venne proprio alla moglie.

“Non è l’unico caso – continua Dario Fo – in cui Franca ha aiutato concretamente la ricerca scientifica. In Italia ci sono grandissimi ricercatori che devono essere nelle condizioni di lavorare al meglio. E’ una grande soddisfazione in memoria di Franca. Sono commosso”.

“Sarà necessario continuare le ricerche per trasformare in farmaci queste molecole – aggiunge Giovanni Maga, del Cnr -, ma possiamo considerare gli inibitori della proteina DDX3 i prototipi di antivirali ad ampio spettro. Una classe di farmaci – conclude lo studioso – ad oggi non ancora disponibile”.

 

Articolo pubblicato su ilfattoquotidiano.it: 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/04/medicina-studiosi-italiani-in...

 

Comunicato Stampa del CNR e dell'Università di Siena:

http://www.comunicatistampa.unisi.it/dett_comunicato.php?idcs=6472