Franca Rame candidata per il Senato
Clicca qui sotto per leggerre l'iIntervento di Franca Rame alla conferenza stampa del 4 marzo 2006 al CIRCOLO DELLA STAMPA MILANO:
http://www.francarame.it/?q=node/96
Clicca qui sotto per leggerre l'iIntervento di Franca Rame alla conferenza stampa del 4 marzo 2006 al CIRCOLO DELLA STAMPA MILANO:
http://www.francarame.it/?q=node/96
di Jacopo Fo
Grazie ai molti che hanno incoraggiato Franca www.francarame.it e anche grazie a chi ha votato e commentato il nostro sondaggio si è ormai arrivati alla decisione: Franca si candiderà in Lombardia e Emilia Romagna, come capolista, all'interno delle liste dell'Italia dei Valori di Di Pietro, come indipendente, insieme ad alcune persone provenienti dalle liste civiche che come saprete non sono state accettate dall'Unione.
Questo piccolo gruppo di candidati offrirà la possibilità di un voto diverso pur all'interno dello schieramento di centro sinistra.
Un modo per cercare di portare a votare anche chi è stufo di un certo modo di far politica a votare.
Se Franca verrà eletta metterà al centro del suo impegno l'analisi degli sprechi dello stato e la razionalizzazione del sistema giudiziario (certezza della pena, basta con i cavilli che invalidano le condanne, lotta ai reati di truffa, corruzione, manipolazione del mercato azionario, reati finanziari e umanizzazione delle carceri.
Nei prossimi giorni, ovviamente, vi racconteremo tutti gli svuluppi. Intanto spero che questa notizia vi dia gioia e felicità.
Se vuoi saperne di più:
da jacopofo.com
Ringrazio i 232 eroi comunisti che hanno partecipato al sondaggio.
Ovviamente non era solo un gioco. In famiglia stiamo discutendo animatamente sulla questione e ci serviva un parere. E ce l'avete dato. E molto interessante. L'85% delle persone si sono dichiarate entusiaste. E questo ha fatto molto piacere a mia mamma...
Ma il dato politicamente molto interessante è che il7% di chi segue questo blob pensa di non andare a votare. Di questi circa il 40% voterebbe però se ci fosse un candidato veramente degno come la mia mamma... La cosa è importante perchè ci permette una quantificazione grossolana di quanti siano le persone di sinistra che non andranno a votare perchè schifate: tante. Possiamo prevedere che alle prossime elezioni saranno intorno ai 10 milioni i non votanti (percentuali degli anni scorsi intorno al 15% degli aventi diritto) divisi in apolitici totali, delusi di sestra, delusi di sinistra, delusi di centro. Sempre muovendosi in modo spannometrico possiamo perciò ipotizzare che almeno un milionicino di delusi dalla sinistra potrebbe essere convinto ad andare a votare se ci fosse un segnale veramente positivo.
E questo risponde anche a molti dei commenti al sondaggio: come sto ormai ripetendo da giorni credo che Berlusconi farà di tutto (attenti!!!) e che comunque lo scarto con la sinistra sarà infimo. E non credo che in due mesi si possa convincere molta gente di centrodestra a spostarsi a sinistra. Quindi quel milione di delusi di sinistra, che già odiano Silvio, possono determinare la differenza tra vittoria e sconfitta.
E sul fatto che l'Italia, con altri 5 anni di Bellicapelli si troverebbe sparata nel Medio Evo della tolleranza per l'illecito ho scritto e disegnato abbastanza.
Questo è il motivo per cui credo che in questo momento candidare Franca sia importante.
Comunque la decisione verrà presa sulla base di tutta una serie di altre considerazioni. Capirete che come figlio preferirei da un certo punto di vista, che non si candidasse perchè è un vero sacrificio... Comunque...Vedremo.
(Per inciso mi rendo conto che questo blog è ormai una saga famigliare, ma dovete capire che la mia vita è sempre statata così. Tutto mischiato... Che casino...)
In ogni caso io tenterò di fare tutto quel che posso in altre direzioni. Ad esempio con iniziative come il video "Se avessi saputo che avrebbero rieletto Berlusconi!", durata 100 secondi, prodotto in 12 diversi formati, dall'alta definizione al formato per telefonini, spedibile via e-mail... Sta avendo un successo notevole (rispetto ai nostri pochi mezzi) scaricato 3000 volte in 5 giorni, ieri sera veniva scaricato una due volte al minuto...(una vera libidine stare a guardare il contatore...).
Comunque non so se il mio modo di vedere è un'isteria individuale o è condiviso da molti. E abbiamo deciso di verificare anche questo.
E' chiaro che se dobbiamo partecipare alla battaglia dobbiamo avere pure le forze e i mezzi per farlo.
Per questo abbiamo rilanciato la sottoscrizione per Cacao.
Sapere se le persone sono disposte a tirare fuori qualche soldo è un ottimo modo per valutare la determinazione...
Quindi se avete 100 mila euro in più e volete veramente veder piangere Silvio, fateci un vaglia, faremo brillare i vostri soldi!
Se non avete centomila euro pazienza. Centolire ce le hai?
( www.alcatraz.it/soci.html)
Questa questione dei soldi va posta chiara. Cacao si regge sull'idea di finanziare un'attività di controinformazione umana proponendo prodotti ecologici e amorevoli (Alcatraz, Commercioetico.it ecc). Ma disgraziatamente quest'idea, di finanziare quel che ti piace con la tua spesa, ancora viene condivisa da pochi (anche se aumentano, a oggi più di 10.000 persone hanno comprato tramite Commercioetico.it). Ecco che specie in momenti di crisi come questo serve ricorrere alla vecchia colletta. Noi più che lavorare gratisi o con lo stipendio autoridotto del 75% non si riesce a fare.
Comunque vedremo anche questo. E vedremo che si può fare con i mezzi che ci darete.
In ogni caso ce la metteremo tutta. Perchè veramente non vogliamo farci altri 5 anni con questo signore.
PS
Nella mia visione fantapolitica del mondo immagino sempre che molte associazioni aderiscano alla proposta "Finanzia la tua associazione diffondendo merci ecologiche." Allo stato attuale sono meno di dieci i gruppi che sfruttano questa possibilità.
Ugualmente NESSUNA scuola, gruppo o singolo ha sfruttato la proposta che facciamo ormai da due anni (!) di venire gratis a Alcatraz in cambio della diffusione di un pacchetto di prodotti ecologici www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=2220
Abbiamo partecipato con grande impegno e passione alle primarie dell’Unione per la scelta del candidato sindaco di Milano, e seguito e sostenuto, in forme e modi diversi, Dario Fo nella sua generosa, convinta e coinvolgente scelta di candidarsi. Riteniamo che il risultato importante ottenuto da Dario sia una grande occasione offerta a chi crede che sia possibile cambiare radicalmente la gestione di una città complessa come Milano e quindi anche le forme e i contenuti della politica.
Una possibilità praticata sulla città con l’indagine di Dario svolta con grande serietà e senza risparmiarsi con il coinvolgimento e il confronto diretto con le tante esperienze cresciute in questi anni, i comitati e le associazioni che hanno costruito non solo un fronte del No alla rapina del territorio, al soffocamento della città, ma anche un modo diverso di concepire lo sviluppo cittadino con proposte concrete, le analisi fatte insieme ad esperti con competenze in campi che vanno dal bilancio comunale al risparmio energetico, dalla città metropolitana al nuovo welfare urbano fondato sulla difesa dei beni comuni, tutte indirizzate a migliorare la qualità della vita.
Questo percorso, seguito da Dario Fo con l’attenzione di uno studente che ha la voglia e l’umiltà di imparare e interpretato con la sapienza della sua grande cultura, ha portato a un risultato nel voto che indica due punti molto importanti:
1. la determinazione con la quale Dario ha messo in primo piano i contenuti, il merito dei problemi di Milano e anche le differenze tra i candidati alle primarie ha reso questa scadenza un’occasione di dibattito vero favorendo una grande partecipazione al voto, ben superiore alle previsioni, segno che il confronto e nettezza delle proposte sono necessari per coinvolgere persone e aree sociali che se ne starebbero fuori da una politica gestita soltanto dalle dirigenze dei partiti che li ha allontanati e li allontana;
2. il risultato ottenuto da Dario raddoppia il consenso che gli derivava dalle forze politiche che lo hanno sostenuto, Rifondazione comunista, Miracolo a Milano e una parte dei Verdi; e questo dimostra che a Milano c’è un’area trasversale agli schieramenti che non trova espressione nelle forze politiche organizzate della sinistra, ma che è ricca di esperienza, di competenze, di capacità di mobilitazione in grado di produrre un processo unitario tra chi condivide contenuti e pratiche comuni. E che infine manifesta una grande e sentita volontà di partecipazione politica che però voglia e sappia rispondere concretamente ai problemi della materialità della vita quotidiana: temi rimasti per troppi anni senza risposte credibili e concrete.
Lo scontro politico che ci attende per l’elezione del sindaco di Milano non ha un esito scontato: occorrono quindi tutte le forze, le energie, i voti disponibili per cambiare il governo di questa città. Ma non solo: quello che pure non è scontato è il programma, il progetto di città con il quale ci si presenterà ai cittadini milanesi perché siano messi in grado di assumersi con cognizione di causa la responsabilità del voto..
In questa prospettiva il patrimonio di consenso costruito intorno a Dario – come pure quello raccolto da Milly Moratti e Davide Corritore - è determinante per vincere le elezioni, ma anche, se non soprattutto, per portare in consiglio comunale le istanze di quella parte di popolazione che è consapevole che la volontà di unità necessaria per sconfiggere il centro-destra e la sua politica da sola non basta ma va insieme alla radicalità dei contenuti se si vuole davvero togliere la città dalle mani dei grandi interessi che ne privatizzano i beni comuni, che la divorano con la speculazione edilizia, che ne cacciano i giovani condannati alla precarietà, aumentando l’area del disagio sociale che vede negati i diritti fondamentali, dalla casa alla cura della salute.
Noi siamo grati a Dario per ciò che ha fatto e per come lo ha fatto e soprattutto per offrire l’occasione per rendere possibile l’unità di soggetti diversi, comitati, forze politiche, singoli cittadini attorno a un’idea di città solidale, sottratta ai poteri forti.
Per tutto ciò, con questo appello gli chiediamo di non disperdere questo patrimonio e di trovare l’energia per continuare, con la stessa generosità e passione, il suo impegno per Milano.
Noi, per parte nostra ci mettiamo a disposizione per trovare insieme forme e modi per realizzare nel voto di maggio la vittoria dell’Unione e la continuità nel nuovo consiglio comunale dei contenuti del suo progetto e della sua battaglia, dei suoi obiettivi e dei suoi valori, che sono anche i nostri.
Edda Boletti, Paolo Cagna Ninchi, Franca Caffa, Maria Campidoglio, Sergio Cusani, José Luis Del Roio, Bianca Dacomo Annoni, Davide Danti, Emanuele Gabardi, Giuseppe Maria Greco, Martinho Lutero, Mario Morganti, Giuseppe Natale, Amalia Navoni, Edda Pando, Basilio Rizzo, Ermanno Ronda, Pina Sardella, Luca Trada, Angelo Valdameri.
Il coraggio o lo smog
In gennaio sono stati immatricolati 212.568 veicoli e sono nati 45.569 bambini: 4 a 1. E va già meglio. Prima, la proporzione era stata ancora più pazza: dal censimento 1961 a oggi gli italiani sono cresciuti del 13% e i motori (auto, camion, moto: tutto) del 1.380%. C’erano allora 6 veicoli scarsi ogni 100 abitanti, ce ne sono 72 oggi.
In una realtà unica, con centri storici dalle vie larghe due metri, la rete stradale più congestionata del mondo, un rapporto auto-chilometri del 40% superiore alla Germania, del 45% all’Olanda, del 60% alla Francia.
Gian Antonio Stella
“Corriere della Sera” del 12/2/2005
E’ notizia di questi giorni che la Signora Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti, Ministro della Istruzione,Università e Ricerca, candidato Sindaco a Milano per la CdL, abbia iniziato la sua campagna elettorale all’insegna del porta a porta ( è il marchio della CdL) nelle vie della città lombarda. Intende, infatti, secondo Panorama ultima settimana di gennaio, recepire dalla gente i problemi della città. Un modo come un altro per fare campagna elettorale, dopo aver inondato di manifesti delle sue giovani sembianze le strade milanesi, e quindi nulla da eccepire. Ma c’è il solito ma: senza voler porre alcun accento sulla presenza o meno della scorta pubblica, obbligatoria per un Ministro di Stato, che Panorama smentisce e di cui dovremmo prendere atto, va comunicato al Ministro che il Dicastero, che regge pro-tempore, si trova a 600 kilometri di distanza in Viale Trastevere. Cosa dice il Signor Ministro in merito alla disattenzione dei suoi servigi pubblici trascurati per interessi politici personali?
Quando governa se è in campagna elettorale a tempo pieno? Quando mette le firme sui Decreti Ministeriali? Insomma quando fa il Ministro per cui riceve anche un lauto emolumento dall’Erario? Grazie, Signora Ministra, della Sua eventuale risposta. Comprendiamo che non può scindere salomonicamente la Signora Brichetto in campagna elettorale dalla Signora Moratti, Ministro di Stato, ma come non rendersi conto che siamo in presenza di grave gravissimo assenteismo? Perchè non si dimette, dando un segnale di trasparenza e correttezza?
Aldo Ferrara
professore universitario
Il blog resta attivo e il nostro lavoro continua. Abbiamo vissuto dei momenti altissimi di politica e di partecipazione, abbiamo conosciuto meglio la nostra città ascoltando esperti, cittadini, rappresentanti dei comitati e da questi incontri abbiamo creato un programma.
Abbiamo la responsabilità di portare avanti le proposte che abbiamo costruito, la Milano che si è svegliata deve rimanere sveglia.
Caro Sig. Fo,
i risultati di ieri non sorprendono, perché purtroppo sappiamo che la forza dei partiti è grande e riesce a mobilitare molte persone ed a sovrastare la libera coscienza.
Lei però, nonostante la comprensibile amarezza, non ci abbandoni.
Con la sua vitalità e la sua adorabile spontaneità ha spaventato i milanesi impantanati nel grigiore, nella mediocrità, nel moderatismo, nella scarsa passione che caratterizzano la politica italiana e l’atmosfera di questa città.
Non giudichi i milanesi, li comprenda nelle loro paure e, come ha sempre fatto, li aiuti a migliorare la loro vita.
Milano ha bisogno di lei!
Con affetto
Gli studenti del
collettivo del Berchet