“Tre sull’altalena è una macchina di fantastica fattura. Io l’ho letta di un fiato, ridendo a bocca spalancata. E’ una delle invenzioni teatrali per le quali valga la pena uscire la sera a Milano, sobbarcarsi il rito della vestizione, prenotare il biglietto, prendere il taxi, starsene seduti in una sala stipata di gente...”. Così Dario Fo parla di questo spettacolo in cui le battute si succedono all’inizio con una spontaneità che sfugge a ogni classificazione di argomento. A poco a poco, però, ci si rende conto che ciò che viene detto, non avendo alcuna funzione pratica, probabilmente ne acquista una trascendente.
E' evidente che i tre personaggi non hanno nulla da dirsi di concreto, per cui finiscono con l'affrontare i "grandi temi" di sempre: vita e morte, libertà e costrizione, scienza e mistero, ragione e fede. La scenografia semplice e spoglia contribuisce a rendere l'idea del "non luogo", uno spazio del tutto decontestualizzato nel quale i personaggi si incontrano per caso o per qualche causalità recondita. Di conseguenza passa in primo piano la parola che, con finezza, umorismo e profondo acume, "illustra" i temi fondamentali dell’esistenza.
Luigi Lunari è nato a Milano e si occupa, per quanto ci riguarda, di teatro. Per vent'anni collabora con Grassi e Strehler al Piccolo Teatro, esperienza dalla quale nascerà, nel 1991, il romanzo teatrale “Il maestro e gli altri”. Svolge intensa attività di traduttore, e per l'editore Rizzoli sta traducendo l'intera opera di Molière, oltre a curare i volumi dedicati nella stessa collana a Goldoni. Vasta anche la sua attività saggistica, dedicata in particolare a Goldoni, Molière, Brecht e al teatro inglese dell’Otto e Novecento. "Tre sull’altalena" è un grosso successo internazionale: è stata tradotta in ventiquattro lingue e viene rappresentata in tutto il mondo.
da domenica 12 a lunedì 27 febbraio
Teatro Libero
Via Savona, Milano
Teatro Stabile di Verona presenta
Tre sull’Altalena
di Luigi Lunari
regia di Roberto Vandelli
con Roberto Vandelli, Andrea De Manincor, Maurizio Perugini, Donatella Bartoli
fonte: voceditalia.it