Quello che sta accadendo a Roma e in molte altre città italiane, mentre un Parlamento di corrotti festeggia la vittoria del Mammasantissima, quel che è accaduto a Londra giovedì scorso mentre un Parlamento di traditori votava la distruzione della scuola pubblica, è l’inizio del nuovo decennio. Sarà un decennio di conflitto e di autodifesa da parte della società, contro una classe dominante violenta, corrotta, assassina, contro il capitalismo finanziario che affama letteralmente la società, contro la mafia che occupa i posti di potere per spartirsi le risorse prodotte dal lavoro. L’enorme massa di studenti, ricercatori, cittadini lavoratori che si sono dati appuntamento a Roma non aveva l’obiettivo di abbattere un governo di mafiosi per istaurare un governo di sfruttatori e di assassini. L’obiettivo dei movimenti è distruggere il potere nei suoi fondamenti, portare il conflitto in ogni luogo, destabilizzare continuamente l’ordine dello sfruttamento e dell’ignoranza, restituire autonomia alla società, conquistare reddito.
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Ora sappiamo che nel pozzo nero di Montecitorio siede una maggioranza di venduti, di corrotti. Il Mammasantissima che governo a Palazzo Chigi li ha comprati con i soldi depredati ai lavoratori, alla scuola, alla società intera. Non rispetteremo la legge dei mafiosi e dei venduti. Dovunque porteremo la rivolta, organizzxeremo il bisogno di autonomia dal capitale.
Gli studenti di Roma hanno risposto come avevano fatto gli studenti di Londra qualche giorno prima: occupando la città, difendendo il loro diritto di manifestare, dichiarando che l’insurrezione europea è iniziata, e durerà per tutto il tempo necessario.
Durerà. Non è una breve esplosione, è il levarsi in piedi di una generazione, è la dichiarazione di autonomia dell’intelligenza collettiva dalla putredine di un sistema corrotto, violento, ignorante e moribondo. E’ il cambio di clima culturale che annuncia un decennio di conflitto e di costruzione di un mondo libero dallo sfruttamento.
Franco Berardi:
All'età di quattordici anni si iscrive alla FGCI, ma ne viene espulso tre anni più tardi per "frazionismo". Partecipa al movimento del '68 nella facoltà di lettere dell'Università di Bologna, dove si laurea in Estetica con Luciano Anceschi e aderisce al gruppo extraparlamentare Potere Operaio di cui diviene una figura di spicco a livello nazionale.
Nel 1970 pubblica il suo primo libro, Contro il lavoro (edito da Feltrinelli). Nel 1975 fonda la rivista A/traverso, il foglio del movimento creativo bolognese del 1977; nei suoi scritti si definisce il centro della sua analisi, il rapporto tra movimenti sociali e tecnologie comunicative. Nel 1976 partecipa alla fondazione della radio libera Radio Alice e viene arrestato nell'ambito dell'inchiesta contro Autonomia Operaia per i tragici eventi di Argelato dove il carabiniere Andrea Lombardini fu ucciso nel corso di un controllo in cui sorprese alcuni militanti del gruppo che stavano preparando una rapina. Per richiedere la sua scarcerazione, Radio Alice organizza una festa in Piazza Maggiore cui partecipano oltre diecimila persone. Bifo viene scarcerato poco dopo, e diviene il leader dell'"ala creativa" della protesta studentesca bolognese del 1977.
Dopo la chiusura della radio da parte della polizia, contro Bifo viene spiccato un mandato per "istigazione di odio di classe a mezzo radio", per sottrarsi all'arresto fugge da Bologna. Si rifugia a Parigi dove frequenta Félix Guattari e Michel Foucault e pubblica il libro Enfin le ciel est tombè sur la terre (ed. Seuil).
Negli anni ottanta rientra brevemente in Italia e poi si trasferisce a New York dove collabora alle riviste Semiotexte e Musica 80. Viaggia a lungo in Messico, India, Cina e Nepal. In quel periodo inizia ad occuparsi della crescita delle reti telematiche e preconizza la futura esplosione della rete quale vasto fenomeno sociale e culturale.
Alla fine degli anni Ottanta si trasferisce in California dove pubblica alcuni saggi sul cyberpunk. Ritorna a Bologna e partecipa in veste di protagonista al documentario Il trasloco di Renato De Maria, incentrato sulla storia del suo appartamento, prodotto dalla RAI nel 1991.
Dal 2000 al 2009 cura con Matteo Pasquinelli l'"ambiente di rete" Rekombinant.
Nel 2002 fonda Orfeo Tv, la prima televisione di strada italiana. Nel 2005 un suo pamphlet che si scaglia contro le politiche sociali del nuovo sindaco di Bologna Sergio Cofferati viene ripreso con enfasi dalle testate giornalistiche nazionali.
Attualmente lavora come insegnante presso l'istituto tecnico industriale Aldini Valeriani di Bologna [1]. Pubblica regolarmente sul quotidiano Liberazione e sulla mailing-list Rekombinant.