“Pochi giovani conoscono Di Vittorio? E’ il risultato del vuoto che esiste a proposito dell’insegnamento della nostra storia.C’è un taglio veramente verticale. Il dopoguerra non si impara. Non si pensa che esso serva. Cosa sono state le repressioni, le bombe, le criminalità di Stato e via dicendo… viene censurato. E naturalmente vengono censurati tutti coloro i quali hanno portato avanti una battaglia, una partecipazione intensa come appunto Di Vittorio, che era il riferimento per moltissimi operai e per moltissimi giovani. Questo è un classico. E si paga. Si paga poi il non lottare da parte della sinistra di ribadire questo concetto: se non si sa, se non si conosce soprattutto il nostro passato non possiamo sapere, né prevedere, il nostro futuro”. E’ quanto dichiara il Premio Nobel Dario Fo al nostro giornale a commento dell’indagine svolta da quinews sulla conoscenza dei giovani di Giuseppe Di Vittorio, il sindacalista a cui è ispirata la fiction di Rai1 “Pane e Libertà”.
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