PREMIO SPECIALE "PENSIERO CHE RIDE" A FRANCA RAME PER "UNA VITA ALL'IMPROVVISA"

Più che un Festival, è un ripasso. Sì, perché di comicità è impregnata tutta la nostra civiltà latina, fin da Plauto, che ha insegnato ai romani a ridere di sé. E allora via a una vera Olimpiade dell'umorismo, perché "quando un popolo non sa più ridere, diventa pericoloso" come sostiene Dario Fo. Lo hanno battezzato "Forme del pensiero che ride", questo primo Festival del Comico" che sarà a Genova dal 20 al 25 maggio, ideato da Margherita Rubino e promosso dalla Fondazione Cultura di Palazzo Ducale: una settimana di spettacoli, premi ed eventi con una moltitudine di artisti. Per sfatare l'idea che la comicità sia un'arte di serie B. Una volta per tutte. "Oggi si espellono i comici dalla tv perché se ne ha paura  -  commenta Moni Ovadia  -  ma ridere dei politici in modo spietato è la prova della democrazia. Il vero spartiacque del '900 è stato Chaplin, che ha smontato il meccanismo della seriosità con la serietà poetica del ridere. Ecco, oggi ci vogliono politici capaci di cogliere i loro lati ridicoli". E Genova era davvero il luogo ideale, per fare da teatro a sguardi dissacranti: la tradizione è lunga, infatti: dalla goliardia della Baistrocchi all'umorismo corrosivo della maschera di Gilberto Govi, dai personaggi creati da Paolo Villaggio a quelli di Maurizio Crozza.

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Che risata sia. Si parte giovedì 20 maggio: un convegno inaugurato da Edoardo Sanguineti con interventi di Siro Ferrone, Moni Ovadia, Gioele Dix. Durante la prima serata, il sindaco Marta Vincenzi consegnerà il premio speciale "Pensiero che ride" a Franca Rame per l'autobiografia "Una vita all'improvvisa". I comici saliranno alla ribalta con delle "serate d'onore": Dario Fo, Pupi Avati, Paolo Villaggio, Daniele Luttazzi e Alessandro Bergonzoni. Venerdì 21 maggio Gino Paoli e Sergio Staino inaugureranno quattro stanze espositive: quella che ricostruirà lo studio di Gilberto Govi, una dedicata al Signor Bonaventura di Sergio Tofano, un'altra per la mostra dei collage di Tonino Conte "Che cosa c'è da ridere" e un'ultima per i fumetti di Gualtiero Schiaffino. Le firme più graffianti, poi, si sfideranno a colpi di matita con le "Lavagne comiche": Sergio Staino si confronterà con Leonardo Brizzi, Vincino dialogherà con Federico Sanguineti, Massimo Bucchi con Simone Regazzoni. E sabato 22, dalle 20.30, maratona non stop di spettacoli fino a notte fonda tra i Palazzi di Strada Nuova. E siccome non c'è niente di più straniante  -  e comico  -  di vedersi attraverso gli occhi degli altri, quest'anno partirà il concorso "Risate dal mondo", per le migliori pagine comiche in italiano scritte da stranieri: le opere dovranno essere inviate, anche via web entro il 10 maggio.