Premio Nobel italiano per la Letteratura nel 1997, dopo Eugenio Montale e Luigi Pirandello. Inviso al potere, racconta: «Attraverso la satira l’individuo riacquista la sua dignità, si spoglia di tutte le alterigie, i trucchi e gli abiti aggiunti. Il re diventa nudo e a quel punto si arrabbia e cerca di colpire colui che l’ha denudato»
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