Intervento di Davide Corritore e risposta di Dario Fo

Corritore a Fo: Milano ha bisogno di idee per futuro
"Caro Dario Milano per sorridere ha bisogno di idee per il futuro.
Nel tuo spettacolo di ieri emergevano chiaramente le cose che non vanno a Milano, ma mancava la parte progettuale, l'idea sorridente della Milano che vogliamo costruire assieme. Se puntiamo tutto solo sulla identità politica la sinistra è destinata a perdere, mentre il nostro compito è quello di portare idee e progetti per il futuro."
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Caro Davide,
è vero, l’altra sera allo Smeraldo, non ho presentato un programma, con tutti suoi punti in bell’ordine. Non l’ho fatto non perché non ho idea di cosa fare, anzi di idee ne ho anche troppe, ma perché quello che voglio fare è prima di tutto partire da una conoscenza vera e profonda dello stato in cui versa la mia città. Per questo da oltre venti giorni incontro comitati di quartiere, associazioni, parlo con cittadini, tassisti, tranvieri, con tutti coloro che hanno una cosa da dire, un punto di vista da proporre. E poi, parallelamente a questo, sto lavorando con persone di grande competenza tecnica e scientifica – alcune di esse le hai viste sul palco - per cercare le soluzioni ai grandi problemi di Milano.
Tu sai perché mi sono candidato. Voglio dedicare gli ultimi anni di una vita piena, di grande lavoro, di grandi impegni anche politici e sociali e, senza modestia, di grandi successi, alla mia città: una città che vedo impoverita, senza anima, soffocata dalla speculazione e dallo smog, che non offre speranza ai giovani, che ha perso la capacità di essere punto di riferimento culturale e politico, nella quale bambini e anziani non hanno posto come se fossero un peso.
Questa città ha bisogno di un profondo, radicale cambiamento che però non può caderle addosso dall’alto - non credo alle ricette preconfezionate da una mente superiore - ma deve essere costruito dal basso, insieme, con un vero lavoro di analisi, di indagine, di inchiesta prima e poi di costruzione di proposte che siano il frutto di un lavoro comune, pensate ed elaborate con una partecipazione corale.
Un pezzo di questa partecipazione sta anche, ovviamente, nel lavoro che sta concludendo il Cantiere dell’Unione e che io voglio vedere prima possibile, per trovare le linee guida entro le quali svolgere l’approfondimento di un progetto che ci porti insieme a vincere le elezioni e ad aprire la fase di un vero e proprio “rinascimento”, uso apposta questo termine, della nostra città.
Questo è quello che voglio fare e che sto facendo con l’aiuto di tutti coloro che hanno qualcosa da dire su Milano e che mi insegnano qualcosa. E anche a te sono grato per le osservazioni che mi hai fatto e per quelle che mi vorrai fare.
Un caro saluto

Dario Fo.