"Atto vergognoso, si vieta di scherzare sui diktat del Pontefice"
"Di questo passo torniamo a Federico II: nel ‘200 fece una legge per dare facoltà di bastonare chi insultava le autorità"
ANNA BANDETTINI
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ROMA - «Di questo passo condanniamo anche Dante. Anche il sommo poeta, in fondo, aveva mandato un papa all´inferno. Bonifacio VIII, lo ricordate? L´aveva messo in un foro in mezzo a un grande fuoco. E che dire di Jacopone condannato e messo in una galera così tremenda da uscirne a pezzi per aver scritto "Ai, Bonifax kai jocato assai lo munno, ai Bonifax ke come putta hai trajto la ecclesia", per aver detto cioè che papa Bonifacio aveva sfottuto assai il mondo... I tempi non sono poi così cambiati».
Anche vista dal pulpito del Nobel, con lo sguardo della storia e della cultura, la faccenda non cambia. È un Dario Fo arrabbiato e scuro quello che commenta la notizia del procedimento giudiziario contro Sabina Guzzanti. Ripete: «È una vergogna. Peggio: è fascismo».