Fo Michelangelo: "Vado in scena col massimo" - La Repubblica - Firenze

Rassegna stampa:
La Repubblica - Firenze

Oggi e domani al Teatro Romano di Fiesole l´attesa prima nazionale della lezione spettacolo del Premio Nobel su vita e arte del genio

Fo Michelangelo: "Vado in scena col massimo"

Roberto Incerti

"Studio e amo la sua opera da quando ero ragazzo per cercare di capire la sua personalità"
"Dopo Caravaggio, Mantegna e Raffaello mi mancava solo lui il suo coraggio e la sua dignità"

Le sue parole sono immagini. Mostrano dipinti, colori, sculture, fanno vedere fanciulle descritte in una poesia. Gran giullare, meraviglioso attore, premio Nobel. Siamo stati al Teatro Romano di Fiesole a vedere la prova aperta della Lezione spettacolo sulla vita e sull´arte di Michelangelo Buonarroti. Lo spettacolo, in prima assoluta ed esclusiva per l´Italia, fa parte del programma dell´Estate fiorentina-Fi.Esta 2007 diretta dalla rockstar Piero Pelù (stasera e domani e ore 21.15 info 05559187, euro 25/20/15). Il recital è in collaborazione con l´Estate Fiesolana. Qualche biglietto ancora a disposizione.
Fo, camicia scura, pantaloni chiari è solo in scena, dietro di lui due megaschermi in cui compaiono circa 250 immagini: molti sono disegni dello stesso Nobel e rare opere di Michelangelo. La performance di Fo - oltre ad essere una creativa, atipica lezione di storia dell´arte - mette in luce, una volta di più, il talento affabulatorio dell´attore, la sua proverbiale capacità di essere allo stesso tempo colto e popolare, visionario e rigoroso, ironico e spietato.
Seduta in prima fila, quasi regista ombra dello spettacolo, c´è Franca Rame, a cui Fo si rivolge spesso per chiedere pareri, indicazioni. Buonarroti, la sua arte, la sua vita, le sue battaglie contro il potere diventano un gioco teatrale tragico e divertente. Fo sa farci vedere Michelangelo che quando s´arrabbiava faceva tremare.
Michelangelo e Fo hanno in comune la coerenza, la vocazione a schierarsi, quando occorre, contro il potere in tutte le sue forme. «Dopo avere dato vita a Caravaggio, Mantegna, Raffaello, ormai mi mancava solo Michelangelo, ovvero il massimo. Del Buonarroti non parlerò solo delle opere d´arte, ma descriverò episodi di vita. Paradossalmente infatti veniva considerato uno che dava i numeri. La sua ironia veniva fraintesa, presa per cattiveria. Il mio Michelangelo mostrerà un uomo che è stato il massimo del coraggio, della presa di posizione netta, decisa e coerente. La sua vita diventa una lezione di civiltà e di dimensione politica che altri forse non hanno avuto e non hanno. Lui ha rischiato la vita per essere coerente e presente nei momenti tragici della propria città. È stato perseguitato dal poter e più di altri. Ma è stato anche uno dei pochi che ha avuto il coraggio di piantare in asso il papa, di dialogare affinché non vincesse l´inciucio. Col suo comportamento ha dato una lezione ai governanti denunciando intrallazzi e mancanza di dignità».
Fo è un grande esperto di Michelangelo. «Questo spettacolo è il frutto del lavoro di una vita. Se non avessi fatto Architettura, se non avessi fatto studiato a Brera, se non fossi stato appassionato di storia dell´arte, non avrei mai potuto affrontare uno spettacolo su Michelangelo. Ormai mi mancava solo lui. Conosco dunque Michelangelo fin da quando ero ragazzo, ma ancora oggi lo studio, per cercare di capire in maniera più approfondita la sua personalità. Lo spettacolo si dovrebbe poter vedere anche in tv, su Raitre». Fo si entusiasma parlando del passato artistico di Firenze: «Per raccogliere quello che Firenze ha prodotto nel mondo dell´arte e della cultura nel ‘400 e nel ‘500, non basterebbe il museo più grande del mondo. Siamo di fronte ad un livello mai raggiunto in una civiltà. Con la mia lezione-spettacolo intendo rivolgere uno sguardo alla Storia, a quel grande passato senza il quale rischieremmo di perderci nella volgarità, nell´inutilità».
Con Fo non si può certo trascurare l´attualità, il momento politico attuale. Eco dunque un parere sul Veltroni e sul nuovo Partito Democratico: «Ho grande stima per Veltroni e sono sicuro che lui, se avrà un appoggio, come mi pare che sia, da parte della base riuscirà a far passare un concetto ed un atteggiamento alto della politica che non sono di questo momento. Mi auguro che Veltroni riesca a far passare un concetto ed un atteggiamento alto della politica. Andrò anche a votare alle primarie ma per adesso sono confuso».
(30 agosto 2007)