Da Roma al Veneto, politiche illuminate nel Bel Paese

Conciliare un piano di sviluppo economico con un piano di sviluppo energetico, ovvero pensare al profitto senza danneggiare l’ambiente bensì attingendo alle risorse che la natura ci mette a disposizione gratuitamente.
E’ il nuovo modello di sviluppo realizzabile nell’immediato futuro attraverso una serie di interventi che creeranno nuovi posti di lavoro e che renderanno le città italiane più competitive dal punto di vista tecnologico ed economico.
Ne è convinto anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che dopo aver ospitato un workshop con esperti ed economisti di tutto il mondo, ha presentato alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Copenhagen un piano per attuare azioni concrete su energia e ambiente nella Capitale.
Roma si mette così alla testa di importanti progetti in materia di politiche energetiche e sostenibilità ambientale che anche altri amministratori potrebbero emulare trasformando i Comuni italiani in città a impatto zero.
L’amministrazione capitolina intende installare stazioni per la distribuzione di idrogeno e metano per autoveicoli usufruendo di finanziamenti della Comunità Europea ed estendere l’infrastruttura per la ricarica delle auto elettriche.
Un importante contributo all’attuazione di politiche più efficaci ed efficienti è rappresentato dalle nuove tecnologie di illuminazione pubblica basate sui Led. Questo tipo di tecnologia comporta minori costi di gestione, garantisce consumi ridotti e un’illuminazione più equilibrata e distribuita.
Attraverso i Led si ha un abbattimento fino all’80% dei consumi elettrici con notevole riduzione dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera. Inoltre, la luce prodotta è più gradevole e soprattutto pulita perché priva di raggi ultravioletti e di sostanze inquinanti come il mercurio. I lampioni a Led hanno una buona resistenza al freddo, alle variazioni di temperatura e alle vibrazioni causate dal passaggio di mezzi pesanti sulle strade. In più, hanno una maggiore durata, a prescindere dal numero di accensioni, e l’intensità della luce può essere ridotta nelle ore in cui ce n’è minore necessità.
Il Comune di Roma intende attivare 100.000 punti luce entro il 2020 e individuare forme di incentivo per migliorare l’efficienza energetica degli immobili privati.
Ma la Capitale non è la sola città italiana ad aver intuito gli straordinari vantaggi del passaggio alle nuove ecotecnologie. Grazie alla collaborazione con un gruppo di professionisti che fanno capo a EcoFiera.it, il Comune di Padova ha già tagliato un milione e mezzo di euro in costi per l’illuminazione pubblica e il riscaldamento senza spendere un soldo.
Sotto la guida dell’ing. Maurizio Fauri, Professore presso l’Università di Trento e presidente del Polo Tecnologico per l’Energia, Ecofiera ha già realizzato numerosi interventi presso pubbliche amministrazioni in tutto il Paese e contattato più di 8.000  tra sindaci ed amministratori comunali per evidenziare nel dettaglio i risparmi energetici ed economici che deriverebbero da interventi di miglioramento dell'efficienza dell'illuminazione stradale.
I lampioni a Led si stanno rivelando la soluzione migliore per illuminare le aree periferiche e tutti gli spazi urbani, aumentando anche la sicurezza nei quartieri. Strade, piazze, parcheggi, zone pedonali, piste ciclabili, parchi e cimiteri possono essere illuminati con minimo consumo e massima affidabilità grazie al fotovoltaico.
La tecnologia a Led rappresenta quindi una grande svolta nell’uso delle energie rinnovabili e un’opportunità da cogliere sia sul piano del risparmio energetico che sulla qualità della vita delle nostre città, che si avviano in tal modo a diventare sempre più ecosostenibili e a misura d’uomo.
 

Di Rosaria Guerra