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E’ pericolosissimo staccare il Corpo dalla Testa! Come nelle favole, il corpo non si può distinguere … (Però revedi che litighino tra loro le nostre parti?) Guai Guai se non ci fosse una contrapposizione! È permesso anche l’insulto.
Presenta la tua mostra dal punto di vista psicoanalitico…
Beh, diciamo che rappresenta la mia vita da quando avevo 14 anni quando mi sono presentato all’Accademia di pittura di Brera e ci sono rimasto per 8 anni. lì ho ricevuto viatici incredibili, crisi, situazioni di gioia e anche una specie di confusione che mi ha messo in crisi…
il tuo primo ricordo
Prima di tutto ho avuto una grande fortuna che all’inizio si era manifestata in forma d’angoscia. Sono arrivato sul lago Maggiore e lì c’era una fonderia importante e anche una struttura, quella della vetreria. A lavorare c’era gente che proveniva da tutta Europa, sto parlando di quasi 70 anni fa. Questi maestri che soffiavano il vetro erano capi tribù: venivano da tutto il mondo… io sono andato fuori di Testa! Parlavano tutti lingue diverse… ma La cosa divertente è che la lingua comune non era l’italiano ma il dialetto del lago Maggiore che io non conoscevo… Conoscevo altri dialetti ma non quello… ho avuto un doppio trauma! poi però ho capito che era una gioia incredibile! Tutto questa buriana di termini, di linguaggi ti costringevano a inventare… Io ho inventato allora una forma di linguaggio onomatopeico che mi è stata utilissima per quando ho cominciato a fare teatro! Quelli lì facevano teatro ma non lo sapevano…
I maestri per me sono stati le persone, la nuova popolazione che incontravo. E loro sono stati un regalo della fortuna. Del resto I conflitti sono quelli che insegnano a svolgere in modo nuovo la nostra vita.
Quand’è che hai scoperto “io sono dario fo”?
… non lo so ancora! E’ importante non darsi mai dell’importanza oltre quella che ti danno le persone intelligenti.
Nemmeno il giorno del Nobel ti sei reso conto che..forse?
Beh, in quel momento ho vissuto una strana sensazione. Pensavo fosse una beffa. E poi ad un certo punto mi sono resa conto che era tutto vero. Me ne sono accorto dal commento successivo degli intellettuali veri, raffinati che dicevano “Com’è possibile che a un giullare… che a un comico… non si può!” C’è gente che si è ammalata, ha avuto delle crisi per colpa del mio successo. Lo so che me l’hanno raccontato degli amici, facendomi delle risate.
Oggi se diciamo Potere, che ti viene in mente?
Il Potere è sgomento, è pieno di paure. Sono saltate tantissime regole. La parte dominante del sistema sta avendo delle frane, una dopo l’altra. L’energia vera la vedo come sempre nei ragazzi, anche quando sbagliano, anche quando esagerano: c’è sempre un moto vivo, attivo.
Ma quando c’era Berlusconi non eri un po’ invidioso era quasi un giullare meglio di te?
E’ sempre stato di terza categoria!! E’ sempre stato banale, triviale. Si può anche essere provocatori: la sessualità, la violenza sessuale fanno parte della natura umana, del linguaggio, ma quando diventano banali, divenano l’offesa dei più deboli, allora veramente bisogna dire “No! stai andando fuori Chiave, fuori tempo”.
Dario ,Come sta tua moglie Franca Rame?
molto meglio.
Lei mi porta via tutto quello che è banale ,inutile… è lei che mi ha insegnato l’ironia, il grottesco. Bisogna fare in modo che le nostre diversità si competrino, che le nostre differenze non siano un fastidio ma un arricchimento. E’ importante andare avanti e rigenerarsi. E Se ci si scontra bene.
Ti accorgi che è la donna della tua vita quando non puoi stare senza. Se l’amore è dipendenza in questo modo… ben venga.
La sessualità è la forma più alta di tutto l’ingegno. Liberarsi dentro la sessualità e reinventarla è una chiave di volta straordinaria.
fonte: iochiaraeloscuro.blog.rai.it