Comunicato stampa

Ciulla, il grande malfattore: il nuovo libro di Dario Fo e Piero Sciotto dal 6 novembre in libreria

 

Domenica 16 novembre alle ore 20.30

Dario Fo e Piero Sciotto chiuderanno Bookcity Milano con un evento al Piccolo Teatro Studio Melato, dove metteranno in scena la storia di Paolo Ciulla, il grande malfattore.

Scandali finanziari, abusi edilizi, corruzione politica e una crisi economica che arricchisce i pochi e impoverisce le masse. È Roma nel 1884, quando ci arriva Paolo Ciulla, giovane omosessuale siciliano assai versato nel disegno. Vuole studiare architettura e diventare un artista: non ci riuscirà. In compenso anni dopo, in una Catania sconvolta dalla dura repressione degli scioperi agrari e del movimento dei Fasci siciliani, verrà a galla il suo vero genio: quello per la falsificazione di banconote. È solo l’inizio di una “carriera” che si dipanerà per laboratori e stamperie, banche e taverne, trasformandolo in un paladino dei poveri messi in ginocchio dalla crisi.

Paolo Ciulla, anarchico, criminale, benefattore, è un antieroe contemporaneo e la sua Italia è la nostra. Le sue avventure, raccontate con stile trascinante in questo romanzo dal vero, attraversano e illuminano un Novecento italiano che non è stato il secolo breve, ma il più lungo: iniziato nel 1861, non è ancora finito. L’interrogatorio di Ciulla, uno dei primi grandi processi mediatici del nostro Paese, ha il ritmo di una pièce teatrale: quasi cieco per le sperimentazioni con gli acidi, ma ironico e indomito, il principe dei falsari per giorni tiene testa a giudici e pubblici ministeri. Fino all’apoteosi finale, il più grande momento di gloria: il riconoscimento pubblico di un italianissimo genio.

Dario Fo nasce il 24 marzo 1926 a San Giano, provincia di Varese, dove suo padre era capostazione. Diplomato all’Accademia di Brera, frequenta il Politecnico, ma scopre in fretta la vocazione per il teatro e per la satira. Comincia a scrivere testi per la radio, poi debutta in scena con Franco Parenti e Giustino Durano. È l’inizio di una fortunata e lunga carriera che lo porterà, tra successi e censure, a venire rappresentato in tutto il mondo, con commedie politiche che attingono alla cultura popolare e alla cronaca di tutti i giorni. Nel 1997 riceve il premio Nobel per la letteratura. Guanda ha pubblicato: Il mondo secondo Fo. Conversazione con Giuseppina Manin, L’amore e lo sghignazzo, L’Apocalisse rimandata, Una vita all’improvvisa, scritto con Franca Rame, La Bibbia dei villani, L’osceno è sacro, Il Boccaccio riveduto e scorretto, Il Paese dei misteri buffi e Un clown vi seppellirà, gli ultimi due scritti con Giuseppina Manin.

Piero Sciotto ha lavorato fra teatro, musica e produzione con Dario Fo e Franca Rame per circa vent'anni, dalla Palazzina Liberty al Nobel. Prima e dopo per altri quindici con il Nuovo Canzoniere di Ganni Bosio, Eugenio Barba, Giovanna Marini, Franco Parenti, Atahualpa Yupanqui, Pep Bou, Jango Edwards, teatri, compagnie e istituzioni, e una rubrica su L'Unità per quattro anni. Ricordiamo i suoi due libri con Massimo Bucchi, Moriente e Uccidente (Bompiani 1999) e A mare il prossimo (Lupetti 2014).


CHI AMA LA LIBERTA’ ODIA IL RAZZISMO. STOP LEGA NORD! DARIO FO ADERISCE ALL'APPELLO:

Il 18 ottobre la lega nord farà a Milano un corteo razzista e xenofobo, che avrà come slogan "stop invasione". Hanno scelto come loro fortino Milano e la Lombardia, comodamente seduti sulla poltrona della presidenza della regione, finanziando scuole e sanità private invece di quelle pubbliche, spartendosi, assieme a tutti gli altri, la torta di Expo, svendendo case ed edifici pubblici a palazzinari e speculatori mentre le liste per l'assegnazione di case popolari si allungano sempre di più, e intanto il suo segretario sceglie di andare a braccetto con partiti e organizzazioni neofascite e neonaziste sia in Italia che in Europa. Dicono di essere contro la crisi, ma continuano ad alimentare le speculazioni e la guerra tra poveri: ci dicono che dobbiamo odiare e dare la colpa di tutto al diverso, al migrante, all'omosessuale...per nascondere i loro sporchi affari. Negli ultimi tempi, più volte, abbiamo visto scandali che hanno coinvolto personaggi legati istituzionalmente a enti guidati dalla Lega: basti pensare ad Expo, arrestati e indagini per corruzione e turbativa d'asta; o a come vengono gestiti enti pubblici come Aler, che oltre a non risolvere i bisogni abitativi è riuscita a fare un buco di bilancio di 400 milioni di euro. Odiano il migrante ma vanno a fare investimenti finanziari in Tanzania. Il loro obiettivo ci deve essere chiaro: alimentare la guerra tra poveri per spartirsi il bottino tra appalti e finanziamenti pubblici. Milano ama i diritti, Milano è meticcia, ibrida, soggetta a contaminazioni continue: studenti e precari, lavoratori occasionali/stagionali, migranti campani, pugliesi, siciliani, eritrei, marocchini, peruviani...siamo noi a produrre ed a garantire la sua economia, a costruire la sua cultura con il nostro ingegno, la nostra creatività, condividendo i nostri saperi, a rendere i suoi quartieri vivi, attraversati, ad animarli di relazioni. Facciamo appello a tutte le comunità e i migranti, quelli che ormai da anni sono protagoniste attive, dalle rivolte nei CIE, alla lotta per la casa e nei quartieri, alla battaglia contro le cooperative sfruttatrici e della logistica; le scuole di italiano e di lingue, il mondo del sindacalismo di base e dell’associazionismo, i centri sociali e i collettivi studenteschi, i comitati per il diritto all’abitare e quelli in difesa dei beni comuni, i precari e tutta la Milano che ama la libertà. Abbiamo imparato insieme a costruire reti solidali, a parlare le mille lingue della città meticcia, a riconoscerne i volti, a riprenderci insieme, dal basso, ciò che in nome della paura e della (loro) sicurezza ci tolgono ogni giorno. All'invasione delle camicie verdi e dei loro vecchi e nuovi amici dell'estrema destra di mezza Europa, diciamo chiaramente che gli unici ad essere stranieri qui, sono loro.

CORTEO PARADE Sabato 18 Ottobre alle ore 15 in Largo Cairoli. Milano Meticcia, Antirazzista e Antifascista altre info su cantiere.org

 

 


Disponibile in libreria UNA CALLAS DIMENTICATA di Dario Fo e Franca Rame

“Una Callas dimenticata”, il libro firmato da Dario Fo e Franca Rame. lI volume, edito da Franco Cosimo Panini e in questi giorni in libreria, è il testo teatrale di un lavoro cominciato da Fo e Rame, interrotto dopo la scomparsa dell’attrice, e ora ultimato dal premio Nobel. Il libro è illustrato dai quadri realizzati da Dario Fo, ispirati alla vita di Maria Callas.

 

Una Callas dimenticata di Dario Fo e Franca Rame

a Franca

Questo mio libro è dedicato a una delle cantanti più famose dell'ultimo secolo e che, a Verona, nello stupendo palcoscenico dell'Arena, per la prima volta nella sua vita ha debuttato in Italia. Si tratta di Maria Callas. Personalmente ho conosciuto questa eccezionale soprano quando avevo poco più di 20 anni. Lei ne aveva due o tre più di me. Frequentavo l'Accademia di Brera e tutti noi allievi spesso eravamo ingaggiati dalla Scala, nello spazio dedicato alla scenografia, per rinfrescare i fondali e i drappi di repertorio per i nuovi allestimenti. Naturalmente ci pagavano... poco, ma ci pagavano! Da un trabattello sul quale stavo lavorando ho notato una ragazza piuttosto avvenente che attraversava tranquillamente il palco, transitando come niente fosse tra le strutture sceniche e gli scorrevoli. Preoccupato le ho gridato: “Fermati, è pericoloso attraversare il palco adesso! Non vedi che dalla soffitta stanno calando centine e colonnati della scena? Dove stai andando? Vuoi finire schiacciata come una sfogliatella?” E lei: “Sto andando in proscenio, stiamo provando lì”. All'istante arrivò il responsabile del montaggio che disse: “Non si preoccupi signora Callas, ci penso io”; e così le fece strada prendendosela per mano e l'accompagnò passando da dietro le quinte. Poi la sentii cantare. Tutti noi ragazzi della scenografia ci bloccammo, scendemmo da scale e praticabili. Quindi, badando di non dare nell'occhio, ci avvicinammo al proscenio: di lì a poco eravamo tutti seduti sul pavimento dietro le quinte, ad ascoltare affascinati l'aria di Casta Diva. Alla fine, non abbiamo potuto trattenerci dall'applaudire, il direttore di scena ci cacciò dal palco come degli intrusi. “Peggio, dei guardoni musicali... non si ascolta di nascosto una soprano come questa!”

E poi parte lo spettacolo ... lo spettacolo immaginato da Dario e lo spettacolo a volte tragico della vita della grande diva Maria Callas.

DISPONIBILE IN LIBRERIA DAL 15 OTTOBRE 2014 http://www.commercioetico.it/libri/894/Dario-Fo-Franca-Rame/Una-Callas-d...

 


STORIA DI QU di Dario Fo e Franca Rame" il 24 e 25 settembre 2014 al Piccolo Teatro a Milano

 

 

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Dario Fo partecipa al Festival delle 2 Rocche ospite di Dacia Maraini

 

 

“Ci sentiamo orgogliosi di proporre un festival internazionale di teatro e parola, che formi il pubblico ad una grande arte legata al sapere parlare, al sapere analizzare la realtà, al sapere approfondire la memoria, al sapere discutere sui grandi temi del sociale." così inizia il manifesto del Festival delle 2 Rocche che si tiene ad Arona, promosso da Dacia Maraini, al quale parteciperà anche il premio Nobel Dario Fo.

Piazza San Graziano e la Rocca Borromea sono lo scenario in cui si svolgono gli incontri con gli autori, momenti in cui Dacia Maraini si confronta su temi culturali e di attualità con ospiti prestigiosi. E così, giovedì 11 settembre 2014 alle ore 17.00, Dario Fo incontrerà il pubblico del Festival delle 2 Rocche - Incontri internazionali di teatro e parola, per presentare il suo ultimo libro: il romanzo "La figlia del Papa" che narra la storia di Lucrezia Borgia.

“In tutte le storie famose, come quella dei Borgia, si trovano sempre diverse versioni del dramma. Nella maggior parte dei casi, però, si scopre un intento deformante, soprattutto dal punto di vista storico. Personalmente non ho fatto altro che ricercare la verità.” Dario Fo

Per maggiori informazioni visita www.teatrosullacqua.it

 

RASSEGNA STAMPA:

Articoli usciti sul CORRIERE DI NOVARA il 13 settembre 2014, per visualizzare le immagini più grandi cliccaci sopra.

 

 


Dario Fo recita a Taormina: LU SANTO JULLARE FRANCESCO

TEATRO ANTICO TAORMINA

7 settembre 2014 – ore 21.30

DARIO FO

LU SANTO JULLÀRE FRANCESCO

scritto e interpretato da Dario Fo

assistente alla regia Fabrizio De Giovanni

con la collaborazione di Jessica Borroni, Michela Casiere, Chiara Porro, Luca Vittorio Toffolon

direttore di scena Maria Chiara Di Marco

macchinista Eliel Ferreira

produzione Compagnia Teatrale Fo Rame


organizzazione Itineraria Teatro

promoter Sicilia Francesco Amantia



 

Dario Fo debutta nell’incantevole Teatro Antico di Taormina, unica data del Sud Italia, con il suo Lu Santo Jullàre Françesco: il memorabile lavoro sulla vita del Santo d’Assisi, realizzato 15 anni fa e ora riscritto in un’inedita versione che non poteva mancare di riferimenti a Papa Francesco che del santo di Assisi non ha raccolto solo il nome, ma anche la funzione e lo spessore morale.

Dopo averlo proposto in prima serata su Raiuno, Dario Fo torna nel Sud Italia con una data unica, inserita nel prestigioso cartellone del Bellini Festival.

La storia medievale, i miti e le leggende si intrecciano all’attualità e alla storia contemporanea, grazie alla maestria giullaresca di uno straordinario Dario Fo:“Avevo pensato – spiega - di ristrutturare l’opera dopo la scoperta di testi scritti da seguaci di San Francesco che mettevano in luce che molto di quello che noi sappiamo di lui non è la verità. Francesco era un uomo del suo tempo, che viveva le situazioni, la rivolta della sua città, la lotta contro le prevaricazioni: tutto questo era sparito”.  Ma soprattutto, a modificare il suo punto di vista è stato l’arrivo al soglio pontificio di Papa Francesco: “Ho voluto raccontare anche questo grande personaggio, al quale anche i non cattolici guardano per la trasformazione del mondo”. I protagonisti de Lu Santu Jullàre Francesco sono i personaggi dell’Italia medievale: dai semplici ai Cardinali e addirittura ai Papi. La realtà storica e le leggende popolari si mescolano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita del santo umbro: la richiesta di approvazione della Regola a Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, la malattia agli occhi. Rileggendo leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi tre secoli Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Un eretico di fatto, la cui storia è tornata alla ribalta ai giorni nostri con la salita al soglio di Pietro del nuovo pontefice. Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava e di tutto “lo suo corpo fasea parola” come testimonia un cronista del suo tempo; nei suoi sermoni suscitava divertimento ma anche commozione fra i presenti che lo ascoltavano. Dario Fo

INFO E PRENOTAZIONI

LU SANTO JULLÀRE FRANCESCO

7 settembre 2014 – ore 21.30

TEATRO ANTICO – Via del Teatro Greco, 1 - Taormina

BIGLIETTERIA


I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Palazzo dei Congressi – 0942628730 - oppure online su www.boxol.it - oppure www.ctbox.it