Una notizia di quelle che danno un senso autentico alla vita democratica . Una candidatura non disposta dall'alto, filtrata dalle primarie dalla scelta degli elettori ossia dai cittadini milanesi. Le primarie hanno ridato fiato alla società civile. Forse Fo non ce la farà, o forse si?
Un premio Nobel, per quanto non sia un sostenitore di questo premio enfatizzato, è sempre un premio Nobel per la letteratura. Il mondo della cultura che si oppone al mondo della politica fine a se stessa. La Moratti è indubbiamente una signora, non ha carisma che al contrario ha Fo. E' stata delegittimata nel suo ruolo di ministro della pubblica istruzione da una permanente insurrezione popolare.Una donna troppo convinta di se stessa nell'imporre un suo modello nella convinzione che sia il migliore per organizzare la scuola e le università.Dario Fo è l'emblema di una vita sociale che vuole uscire dagli schemi imposti dall'alto . Rappresenta la variabile della politica che sa di provincia, che non sa innovare, che non sa creare e inventare.Le primarie a Milano segnano o possono segnare la riscossa della società civile milanese.
Renato Corsin
tratto da:
Corsera.it