Due giorni in piazza per dire basta ai privilegi della Casta, alla corruzione, al malaffare, ai condannati in Parlamento. Per dire che non vogliamo che a pagare i costi della crisi e del fallimento economico del governo siano i giovani e le famiglie mentre la classe politica si guarda bene dall’intervenire sugli enormi costi della politica. Da Dario Fo ad Antonio Tabucchi, da Margherita Hack a Paolo Flores D’Arcais la parte migliore del nostro Paese si mobilita e lancia un appello: torniamo in piazza a Roma il 10-11 settembre.
- 1897 miliardi euro Debito pubblico
- 79 miliardi di euro Manovra finanziara
- 17 miliardi all’anno Costo Province
- 8.000.000 Italiani in poverta’ assoluta
- 11.000 euro lo stipendio dei parlamentari
- La diminuizione del numero dei parlamentari
- Il dimezzamento delle indennitá dei parlamentari
- La revisione dei rimborsi elettorali ai partiti
- Una seria e severa legge anticorruzione
- L’abolizione delle province
- L’eliminazione dei vitalizi dei politici a tutti i livelli
- La cancellazione dei privilegi della politica: abuso di scorte ed auto blu, viaggi gratis non giustificati da impegni istituzionali, eccetera.
PRIMI FIRMATARI:
Oliviero Beha, Amedea di Somma, Paolo Flores d’Arcais, Dario Fo, Jacopo Fo, Francesca Fornario, Alessandro Gilioli, Giulia Innocenzi, Margherita Hack, Massimo Malerba, Franz Mannino, Gianfranco Mascia, Adele Palazzo, Marco Quaranta, Franca Rame, Valeria Rossini, Guido Scorza, Antonio Tabucchi, Emanuele Toscano.
fonte: letteraviola.it